La costruzione di un eroe
Solo uniti si vince! Motto sempiterno, che trova la sua più intuitiva applicazione proprio nei mitici mattoncini Lego. In questo divertente spin off del film The Lego Movie del 2014, incontriamo Batman, eroe solitario perché totalmente ego-riferito, perché intimamente convinto di essere solo lui all’altezza, che nella caccia ai malvagi trova l’unico momento di gratificazione in un’arida esistenza.
Libertà o sottomissione?
Libero arbitrio, concetto affascinante, esiste o tutto è sulle ginocchia degli dei, lo abbiamo posseduto e poi perso, per colpa nostra o del Potere? Per il libero arbitrio, che si è concretizzato nella mela di Eva, siamo stati cacciati dall’Eden. Può interessare ancora oggi? Può, perché il libero arbitrio, se ben alimentato, ben gestito, farebbe di noi degli esseri veramente liberi, capaci di sconfiggere condizionamenti e inganni. Se lo perdessimo del tutto, saremmo povere marionette manovrabili da chi ha l’interesse per farlo.
Gigante pensaci tu
La piccola Sophie, dieci anni, ospite di un orfanatrofio, passa le notti a scrutare le strade deserte del suo sobborgo di Londra. Una notte però la sua imprudenza le costa cara. Vede infatti una strana, enorme creatura, un gigante, che la rapisce e la porta con sé nel suo paese, molto molto lontano. Là Sophie scopre che la strana creatura è mite e amichevole e per questo motivo viene chiamato BFG (nel doppiaggio diventa GGG cioè da Big Frendly Giant a Grande Gigante Gentile), del tutto diverso dagli altri giganti che popolano la landa desolata.
Eroi per niente
Ottima edizione su Blu-ray per Suicide Squad, che Warner ha pubblicato in varie versioni: 4K Ultra HD, in BD in 3D e in 2D, nell’ormai sorpassato DVD e anche un’Extended Cut che ci mostra 13 minuti inediti, otto sequenze doppiate e integrate nel film, che approfondiscono alcuni personaggi (Killer Corc, Deadshot, Joker e la sua Harley) e anche in edizioni da collezione, in Steelbook, Digibook, arricchite dalla Graphic Novel e dalle “figure” di Harley Quinn e Deadshot.
Rebels with a Cause
Cosa si nasconde dietro la riga di testo del primo film del 1977, che sfumava verso l’infinito (“i piani sono stati rubati”)? Da chi, come? E come erano finiti dentro R2-D2? Rogue One, primo degli spin-off derivanti dall’universo di Star Wars (in realtà un perfetto prequel situato fra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza), ce lo racconta, primo di una saga che ruota intorno al moltiplicabile mondo inventato da George Lucas in quegli anni lontani lontani.
Speciale è bello?
Il ragazzino Jake è stato cresciuto dall’adorato nonno Abe con i racconti fantasiosi di un passato così avventuroso da sembrare partorito dalla mente di un mitomane. Il metodo educativo di Abe non ha funzionato con Franklin, il padre di Jake, che è un genitore distratto e anaffettivo e osserva con distacco lo stretto rapporto fra il figlio e il padre. Del resto Franklin è uno come tanti, non ha ereditato la “peculiarità” del padre che invece è passata a Jake.
Credere nei Draghi Verdi
Bella edizione su Blu-ray Disney per Il Drago Invisibile, film davvero natalizio, distribuito invece in pieno agosto, qualche mese fa. Nel BD l’immagine è sempre nitida e di buona definizione, mai particolarmente tagliente, ma sono anche scelte della fotografia originale. L’audio originale è in uno spettacolare DTSHD Master Audio 7.1, ma se la cava con onore anche la traccia doppiata in DTS 5.1, con una coinvolgente resa di ambiente ed effetti sonori.
Nove vite bastano?
Tom Brand è il solito odioso tycoon multimilionario (ormai viene sempre in mente Trump, è inevitabile), la testa solo per gli affari e non per la famiglia. Che è di quella allargate, con un’amorevole ma esasperata seconda moglie, con figlioletta trascurata, e una ex prima consorte, inacidita nonostante i ricchi alimenti, con un figlio maschio ventottenne che lavora per lui, ingiustamente vessato dallo spietato genitore.
An Englishman in New York
Gioiscano gli orfani del ragazzino Harry Potter e dei suoi amichetti, si consolino i nostalgici del fantasy con maghi e bacchette magiche, pozioni e incantesimi e quelli che preferiscono vedere New York distrutta da un’oscura forza del Male, piuttosto che dalle mazzate di qualche super eroe, difesa da lampi di potentissima luce emessi da sottili bastoncini. Torna insomma J. K. Rowling, che qui esordisce alla sceneggiatura mettendo mano al suo libro scritto nel 2001/02, si afferma “per beneficienza”, libro che sarà attribuito al protagonista del film, Newt Scamander, allievo di Albus Silente, e diventerà testo di studio per gli aspiranti maghi di Hogwarts.
La magia è una roba seria
Ovvero: quando il barile è di qualità, anche a raschiarlo se ne ricava roba buona. Questa volta incontriamo un altro personaggio della bella famiglia Marvel (quanto continua a divertirsi Stan Lee con i suoi innumerevoli camei), creato da Steve Ditko negli anni ‘60. Doctor Strange è Steven Strange, ambizioso neurochirurgo, mani d’oro, imperiale loft sulle luci di New York, guardaroba e accessori all’altezza, Lamborghini pronta in garage. Ma è proprio nel suo amato bolide che si infrangono tutti i suoi sogni di gloria.