Partiamo da qui per parlare di Assassin’s Creed il film, perché poco ci interessa la sua (in)fedeltà al notissimo videogioco, infedeltà perseguita con intenzione dal regista Justin Kurzel e da Michael Fassbender, che nel film è intervenuto anche in veste di produttore, sotto il ferreo controllo di Ubi Soft però. Ma un film è un film è un film (direbbe Gertrud Stein) e questo ci interessa. Si racconta della centenaria rivalità fra Templari e Assassini, i primi intenzionati a esercitare il loro feroce controllo sull’umanità, i secondi impegnati a difendere la Mela, antichissimo artefatto, grazie al quale salvare quell’umanità dall’asservimento ideologico. Cal Lynch, lontano discendente degli Assassini, condannato a morte dopo una vita sciagurata, viene sottratto all’esecuzione, portato nella sede della multinazionale Abstergo e costretto, collegato a un macchinario chiamato Animus, a rivivere le imprese dell’antenato Aguilar, attraverso la “memoria genetica”. Cal si ritrova immerso in prima persona nella strenua lotta contro l’inquisizione spagnola del 1400 (il nome Torquemada dice qualcosa a tutti), nei panni dell’avo, unico a sapere dove si trovi l'oggetto così prezioso per l’umanità. Ma chi merita di possederlo, chi ne saprebbe fare l’uso più virtuoso? Quando Cal comprenderà il disegno della Abstergo nella sua interezza, dovrà decidere come schierarsi, una scelta ardua per uno che nella sua vita devastata da un destino già scritto non ha mai creduto in nulla, mentre il suo antenato, in nome di un Credo potente, ha sofferto e pagato un alto prezzo. Toni cupissimi e angoscianti, suddivisi equamente fra la sinistra atmosfera della fortezza della Abstergo, nel presente in cui agisce Cal, e il passato in cui il suo antenato lotta contro il sadico strapotere della Santa Inquisizione, in cui però si dispiegano gli spettacolari inseguimenti e combattimenti, quelli sì nello stile del gioco originale, che vivacizzano la narrazione con molti stunt reali (si avverte l’influenza dei produttori Frank Marshall e Patrick Crowley, insieme già responsabili sia della serie Bourne). Volendo scegliere la chiave dell’attualizzazione del problema, possiamo quasi dire che la “politicizzazione” del soggetto si poteva accentuare con esiti positivi. Gli Hashashins di Nizari islamici sono esistiti per davvero e così i noti e discussi Cavalieri Templari, il cui ordine è sparito misteriosamente nel 1312. Assassin's Creed film resta in bilico incerto fra il fantasy puro, con la solita oligarchia di vecchi malvagi che il potere ce l’hanno e vogliono continuare ad averlo sottomettendo il mondo ai loro giochi, protetti dalla solita multinazionale di facciata, e una storia di ribellione alla Anonymous, in cui quelli che sembrano cattivi in realtà sono i liberatori da una forma di tirannia strisciante e ipocrita, soli a combattere una società che sul sangue ha edificato il proprio potere e quel sangue lo rinfaccia agli oppositori. Molto attuale come tema.Cast da grandi occasioni, Fassbender è ambiguo e indurito come si deve e il suo fascino indiscutibile farà contenti i suoi devoti. Marion Cotillard, di nuovo con Kurzel e Fassbender dopo lo splendido Macbeth dell’anno scorso, è Sofia Rikkin, la scienziata dell’Abstergo che ha inventato l’Animus, avendo come mira l’eliminazione della violenza dal DNA umano. In realtà è pedina usata spregiudicatamente dal padre (un ottimo Jeremy Irons), che la inganna senza scrupoli, così come tutte le vecchie generazioni ingannano quelle successive (così almeno a sentire certe storie). Di alto livello il resto del cast, avremmo visto impiegata meglio (magari in più scene) l'affascinante Ariane Labed, che è Maria, amore di Aguilar.Girato fra Spagna, Malta e i Pinewood Studios, il film è illuminato dalla splendida fotografia di Adam Arkapaw, che accentua con le sue diverse dominanti cromatiche lo stacco fra passato e presente, e accompagnato dalla fascinosa colonna sonora di Jed Kurzel, fratello del regista (e il film si apre sulle note della canzone Entrance Song dei Black Angels). Entrambi erano con Kurezl in Macbeth. Assassin's Creed è un film che attirerà diverse categorie di spettatori: gli appassionati del videogame, gli amanti del fantasy, i semplici curiosi dopo le molte polemiche e i tanti annunci e i fan di Michael Fassbender, che pochi non sono. Qualcuno sarà più soddisfatto, qualcuno meno. Perché qualcosa sfugge, qualcosa manca. Alla fine di tutte le riflessioni, anche se nessun singolo elemento merita un giudizio negativo, la somma non riesce a formare un voto entusiasmante. Razionalmente un 7, emotivamente un 6.