Stregati dalla luna
Perfetti sconosciuti è stato la sorpresa del cinema italiano della appena conclusa stagione, 17 milioni di incasso in sala e due David di Donatello come miglior film e migliore sceneggiatura. Arriva adesso la versione per l’homevideo, qui parliamo dell’edizione su DVD Warner, che mostra un video sempre pulito e nitido, con la resa della calda fotografia originale sempre con luci artificiali (il film si svolge tutto in un interno, con poche escursioni nella notte esterna).
I Copperfield giustizieri
Dopo il sorprendente successo del primo episodio, a tre anni di distanza tornano sugli schermi i quattro maghi/illusionisti/ prestigiatori/mentalisti/ truffatori/imbroglioni, sempre amatissimi dalle folle (nel film) perché visti come dei Robin Hood, come degli Anonymous, capaci di castigare ricchi e potenti e risarcire le masse da loro sfruttate.
Madness is in the Air
Chi è Marco Mazzoli e perché si parla di lui? Chi è per avere meritato, a soli 43 anni, un film su di lui, personaggio del quale non sappiamo quale sarà l’evoluzione e quindi il reale “peso storico”? Mazzoli è l’intrattenitore radiofonico, il DJ insomma, che nel 1999 si è inventato lo Zoo di 105, programma di culto per molti, aborrito da altrettanti, in cui, affiancato da vari altri personaggi cresciuti alla sua ombra, si è divertito a scandalizzare i benpensanti (che non si capisce perché lo ascoltassero), deliziando quanti si sentivano partecipi di una trasgressiva rottura delle regole, accontentandosi di un po’ di scorrettezza politica.
Moi je m'appelle Lolita
Due grandi amiconi, Laurent (Vincent Cassel), e Antoine (François Cluzet), divorziato il primo, il secondo con moglie sull’orlo dell’abbandono, entrambi con figlie adolescenti che li trattano come fossero decrepiti (negli anni ’60 usava dire “matusa”), approdano nella bella e soleggiata Corsica per una vacanza nella vecchia casa di famiglia di Antoine.
Tic tac tic tac
Ci lamentiamo spesso di come la commedia italiana sia intasata di storie di giovani che non vogliono crescere mentalmente né invecchiare fisicamente. Naturale quindi che, specularmente, arrivino sugli schermi storie di gente "matura" se non proprio anziana, che rifiuta di accettare una fase diversa della vita, mantenendo strenuamente abitudini, hobby e look di quando avevano max 40 anni (e chissà come erano già disperati allora).
Meglio spiantato che ….
Antonio è tanto una brava persona. Di mestiere fa il rappresentante di materiale sanitario, ma senza successo, perché è troppo mite e onesto. Non si capisce bene come, ha sposato l’assai bella e chic Aurora (Vittoria Puccini), donna in gamba, colta e preparata, che causa crisi fa la casalinga ma col sorriso sulle labbra. Anzi si consola confezionando squisiti tiramisù. Aurora ha un fratello detestabile, un cinico donnaiolo che però fa affari alla grande con il suo show room di alta moda.
Stregati dalla luna
Ci si conosce alle superiori, ci si frequenta poi anche in seguito, si passano insieme gli anni della giovinezza, ci si avvia insieme verso la maturità, un gruppo saldo di amici cui si aggiungono i rispettivi partner, accettati dopo faticose ammissioni. Che ogni tanto cambiano, mentre il nucleo storico resiste saldo, scoglio al quale aggrapparsi, spiaggia su cui approdare, fuoco al quale riscaldarsi (perché, come diceva Kasdan, fuori il mondo è così freddo).
Pillole o supposte?
La commedia italiana ha per anni parlato soprattutto di adulti che non volevano invecchiare, perché invece i ragazzi in fondo solo a quello ambivano, a crescere. Oggi invece usa molto parlare di ragazzi che non vogliono diventare adulti, sia in campo sentimentale sia in quello lavorativo. Nessuno sa cosa farà da grande, nessuno è sicuro di volersi sposare, figurarsi fare figli. La società non si cambia, si cerca solo di schivarla. Con varianti dal sentimentale (Muccino) al comico o al grottesco (la maggior parte dei trattamenti cinematografici va in questa direzione) si prosegue così nel propagare le gesta dei cosiddetti bamboccioni, più o meno teneri, più o meno simpatici.
La Prima Repubblica non si scorda mai
Dove vado? Questa deve essere più o meno la domanda che si è fatto Checco Zalone, dopo il'impressionante successo di Sole a catinelle, che seguiva il già fortunato Che bella giornata, passando dai 14 milioni di incasso del primo Cado dalle nubi del 2009 ai 52 dell'ultimo (considerato il più alto incasso della storia per un film italiano). E non dubitiamo che la pressione, in vista di questo quarto prodotto che sarà distribuito nella cifra astronomica di più di 1300 copie su territorio italiano (Star Wars 7 ne ha avute 850) avrebbe messo ansia a chiunque.
I secondi saranno gli ultimi
Stanco dei propri parassitari e inutili tre figli, velleitarie zecche attaccate al grande corpo del padre (che non a caso è affidato al solito "grande" Abatantuono), Vincenzo, affermato uomo d'affari, per salvarli da se stessi si inventa una balla colossale. Causa bancarotta fraudolenta è costretto alla fuga con tutta la famiglia, per schivare l'arresto.