Corri ragazzo laggiù…
Lo chiamavano Jeeg Robot è un film che sta a dimostrare che si può. Si può fare in Italia un film che parli in modo originale di super eroi (molto meglio del Ragazzo invisibile di Salvatores); si può contaminare un tema usurato come quello dei superpoteri immergendolo in un’ambientazione anomala, quella della più spietata malavita romana, fra Romanzo Popolare e Suburra/Gomorra (meglio che gli zombie vittoriani di PPZ); che si possono trovare fra i nostri attori un “buono” e un “cattivo” credibilissimi; che si può inserire una trama sentimentale, originale anch’essa, perché ben scritta; che si possono simulare effetti speciali senza dover spendere miliardi.
SBANG SMACK GULP WTF BOOM WOW LOL
Miracolo: si può ancora fare un film sui super-eroi originale, divertente (estremamente divertente), spettacolare e pieno di scene d’azione iperboliche, sparatorie e fendenti di Katana e combattimenti con mazzate devastanti, per chi non potesse farne a meno. Il merito va al regista Tim Miller (all’esordio in un film dopo una carriera nell’animazione e negli effetti visuali) e agli sceneggiatori Paul Wernick e Rhett Reese (Zombieland e G. J. Joe).
La pagina prende vita
Nella cittadina del Delaware dove la mamma, rimasta da poco vedova, ha trovato un nuovo lavoro come vicepreside di un liceo, l'adolescente Zach scopre di avere una deliziosa vicina di casa, oppressa però da un padre misteriosamente protettivo (Jack Black). L'uomo si rivela essere R. L. Stine, notissimo autore di una collana di libri di grandissimo successo, chiamata Piccoli brividi (in originale Goosebumps, pelle d'oca). I volumi originali, che custodisce sotto chiave in casa, hanno però una caratteristica inquietante: se aperti lasciano sfuggire i personaggi che contengono.
Alla ricerca dello Skywalker perduto
(Premettiamo doverosamente: non spoileriamo). Tanto hype, fin troppo marketing, troppa roba esposta in ogni ordine di negozi (fino all'ultimo ferramenta). Mesi (anzi anni) di spasmodica attesa, e di anticipazioni, preview, teaser, trailer, foto, gossip, speculazioni, supposizioni. E ripassi e dubbi dilanianti (in quale ordine rivedere la saga per essere davvero pronti). Questo per il semplice spettatore più appassionato. Per chi ne deve scrivere avrebbero dovuto istituire dei corsi appositi, forse ne dovrebbe scrivere solo gente munita di speciale patentino che attesti l'assoluta competenza.
Vin va sempre veloce
In un cupo universo di miseria, ignoranza, malattie e superstizioni (il solito allegro Medioevo), si identifica il Male con le Streghe, considerate capaci di crudeli sortilegi, di malefici invincibili. Il guerriero Kaulder sopravvive alla strage che devasta il suo gruppo di guerrieri dell'Ordine dell'Ascia e della Croce e ne esce afflitto da una maledizione, condannato a immortalità e solitudine. Comprensibilmente ostile al mondo delle streghe, che nello scorrere dei secoli pensano solo a vendicarsi dell'Umanità crudele, ne diventa il più feroce cacciatore, detto L'Arma.
La libera genesi di una favola
Ci siamo mai chiesti da dove arrivasse Peter Pan, quale percorso lo avesse portato a svolazzare di notte nella camera di Wendy, come avesse fatto a diventare il solitario ragazzino volante divenuto simbolo del rifiuto di crescere, del diventare adulti? E da dove fossero arrivati i suoi compagni di avventure dell'Isola che non c'è, il malvagio Capitan Uncino, la fatina Trilli, e tutti gli altri conosciuti nel romanzo ma soprattutto nelle molte trasposizioni (come film, fumetto, musical, cartone animato) che la storia ha avuto?
In the Court of the Crimson Peak
Edith (Wasikowska) crede nei fantasmi, da quando ha visto quello della sua mamma, morta di colera quando era piccina. Quindici anni dopo la ritroviamo signorina, figlia di ricco e protettivo padre, con ambizioni di scrittrice e tante fantasie per la testa. Una è quella dell'amore romantico, che la spinge a ignorare il solido e affidabile medico Alan (Hunnam) e perdere la testa per i bellissimi occhi e il tratto gentile di Thomas (Hiddleston), baronetto inglese decaduto approdato negli States in cerca di fondi per finanziare una miniera di rossa argilla, unica risorsa della sua fatiscente proprietà.
Una radicale chirurgia estetica
Il cancro è la livella suprema. Quando ti becca puoi avere tutti i miliardi che vuoi, ma hai chiuso. Non si rassegna il magnate Damian (Ben Kingsely), una vita a lavorare e accumulare capitali, insieme a Martin (Victor Gaber), amico e socio di sempre. Ha sei mesi da vivere se va tutto bene, ma non lo accetta. Ha sentito parlare dello shedding, una rivoluzionaria anche se misteriosa procedura che consente di recuperare un corpo nuovo mantenendo la propria natura, la propria "anima".
Lo famo strano
Odd (Strano) Thomas è un ragazzo tranquillo. Figlio del Capo della Polizia di Pico Mundo, un paesino sperduto nella California del Sud, dalle parti del deserto del Mojave, lavora con entusiasmo in un accogliente ristorantino. Fin da piccolo fa coppia con la bella e saggia Stormy, cameriera in una gelateria del centro commerciale.
If we burn, you burn with us
Universal ha pubblicato il Blu-ray del penultimo capitolo della saga di Hunger Games, Hunger Games - Il canto della rivolta: parte 1, una delle migliori fra quelle indirizzate alla cosiddetta fascia degli young adult, già modello di riferimento per altri prodotti successivi. L'immagine mostra qualche leggera flessione, dovuta forse alla scelta di comprimere tanto materiale su un disco solo (siamo in presenza di più di tre ore di contenuti speciali). Il video restituisce le scelte della fotografia originale, sempre morbida e con tonalità tendenti al marrone, sempre molto pulito e ben dettagliato, specie nelle scene negli esterni ben illuminati.