Di Giuliana Molteni   |   10 Ottobre 2016
Warcraft: L’inizio Blu-ray: Recensione

 Fiabe…what else?

Ben cinque edizioni ha rilasciato Universal per Warcraft – L’inizio, primo film della nota saga tratta dall’universo creato da Blizzard nel 1994 con Warcraft: Orcs and Humans, che si è sviluppato via via fino a diventare nel 2004 il MMORPG noto a tutti, anche ai non giocatori. Dopo anni di progetti presi e abbandonati, il trattamento è stato affidato a Duncan Jones (Moon, Source Code), nella difficile, penalizzante impresa di soddisfare i videogamer e il pubblico puramente cinematografico, appassionato di fantasy cruenti.

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Di Giuliana Molteni   |   26 Settembre 2016
Mr. Nobody: Recensione

 Nowhere Man

Forse solo il discusso Joker di Suicide Squad più ancora dell’Oscar per Dallas Buyers Club ha convinto a distribuire, anche se solo su Sky, il film Mr. Nobody che risale al 2009. Il protagonista infatti è quel Jared Leto che forse per le masse era più noto come cantante dei 30 Seconds to Mars e quindi ritenuto, qui nella nostra provincia, poco attrattivo per una platea cinematografica. Non abbiamo che una vita.  E sappiamo che ogni singolo gesto l’ha portata ad essere quello che è stata.

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Di Giuliana Molteni   |   06 Settembre 2016
Il cacciatore e la Regina di Ghiaccio Blu-ray: Recensione

 

Cold Cold Heart

Arriva su Blu-ray Universal il secondo film dedicato alla Regina “cattiva” di Biancaneve, nel nuovo filone che vede i malvagi più interessanti dei buoni (Maleficent docet, non per nulla ai due film ha lavorato lo stesso team di produttori). L’immagine è sempre limpidissima nella resa della patinata fotografia originale, dalle tonalità più desaturate per la Regina di ghiaccio mentre più calde sono le dominanti per Ravenna.

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Di Giuliana Molteni   |   09 Agosto 2016
Il Drago invisibile: Recensione

 

Credere nei Draghi Verdi

Con il suo solito stile, squisitamente sentimentale, la Walt Disney Pictures, “ditta” sempre attenta ai sentimenti tanto quanto Steven Spielberg, torna a raccontarci la storia del drago invisibile Elliott e del suo amico, il bambino Pete. Scordatevi completamente il film del 1977, in “piatta” animazione e live action, che raccontava con l’ausilio di molte canzoncine una storia completamente diversa. Qui la sceneggiatura dello stesso regista David Lowery, di estrazione artistica indie (Senza santi in Paradiso), al suo primo lavoro per una major, scritta insieme a Toby Halbrooks, della storia originale riprende solo il tema del drago che riesce a rendersi invisibile grazie alle sue capacità mimetiche, ma l’avventura è ben diversa.  Il piccolo Pete, 5 anni, resta drammaticamente orfano, sperduto in una buia foresta minacciosa. In suo soccorso compare l’enorme drago, verde e peloso che, intenerito e forse anche lui stanco della solitudine, lo adotta. Pete cresce libero e selvaggio con il miglior amico che si possa avere, finché nella foresta non arriva la solita Company a rastrellare più legname possibile. Pete si fa vedere da una ragazzina e, forzosamente “adottato”, si ritrova a vivere con gli umani. Ma Elliott non può lasciarlo andare e Pete non può abbandonare il suo più grande amico. La piccola comunità però non può accettare la presenza di un vero drago, mitica creatura di cui parlano tante leggende, senza che nessuno ne abbia mai visto uno. E si sa che quando l’essere umano si attrezza per fare del male, ha i mezzi per riuscirci. Il drago invisibile è un bel film, fiabesco e avventuroso, che emoziona il piccino facendo sorridere teneramente l’adulto, dal cuore non troppo indurito. Perché ci sarà sempre un Drago verde e peloso (o un alieno piccolo e rugoso o un popolo di giganti azzurri, o qualunque altra magica e simbolica creatura che la nostra fantasia possa produrre) da salvare dalla ottusa brutalità dell’essere umano, che invece vuole sempre nuove foreste da desertificare e alberi secolari da abbattere e creature sconosciute da studiare, da strumentalizzare. Che vuole insomma tutto dominare e catalogare. Dovremo salvarlo e farlo volare via libero, quel drago, perché insieme a lui si salverà la nostra capacità di emozionarci, di entusiasmarci, di credere insomma in qualcosa che trascende le nostre capacità. Come le foreste anche le nostre anime dovrebbero avere una zona selvaggia, intatta e intoccabile, dove lasciar crescere le meraviglie che la ragione non permette, dove credere in ciò che non si può vedere. Il film è in live action e CG affidata alla mitica Weta e non c’è altro da aggiungere. Elliott essendo peloso, somiglia a tratti a un enorme, affettuoso San Bernardo che si esprime con vocalizzi stile Chewbecca, ben diverso da ogni drago visto in questi anni (ricordiamo Dragonheart, Eragon, Il regno del fuoco, Game of Thrones e lo Smaug dello Hobbit). Agli umani sono affidati personaggi elementari ma piacevoli, specie il vecchio, sgarduffato Robert Redford, che è il nonno che tutti i bambini si meriterebbero, padre di Bryce Dallas Howard, che con un papà così non poteva che finire a fare la guardia forestale. Il tenerissimo piccino Pete, che da grande è il “Ragazzo selvaggio” Oakes Fegley, è interpretato meravigliosamente da Levi Alexander, tenero frugolo sperduto nel minaccioso bosco di mille favole nere, mentre il radiatore di una macchina distrutta emette sbuffi di vapore, autorizzando una toccante lettura metaforica di tutta la bella fiaba. Anche se il film è ambientato nel verdissimo Nord-Ovest americano, è stato girano nelle stupende, impenetrabili foreste della Nuova Zelanda, alberi fittissimi alti come cattedrali. Bella colonna sonora di Daniel Hart, che enfatizza le emozioni. Infarcito di tanti riferimenti da fare la felicità di ogni spettatore provvisto di un bagaglio medio di cinema fantastico e anche no, il film sfiora/ cita/ ricorda Il libro della giungla e Tarzan, La storia infinita e Avatar, un po’ King Kong, inevitabilmente lo Spielberg di E. T. e anche un tocco di Incontri ravvicinati (e pure Sugarland Express), per cui ci sentiamo di annoverare Il Drago invisibile fra i film che faranno “effetto nostalgia” come Super 8 o la nuova serie tv Stranger Things.

 

 

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Di Giuliana Molteni   |   09 Agosto 2016
Suicide Squad: Recensione

 

Eroi per niente

Mai stanchi di personaggi estremi, bizzarri, fuori dall’ordinario, abbiamo atteso con impazienza la Squadra che le infinite anticipazioni, centellinate da mesi sul web dall’astuto (ma autolesionista) marketing, ci avevano reso assai attraente. A Gotham è rimasto solo Batman, l’Uomo Volante se ne è andato, i mostri per le strade aumentano. Per tenere loro testa non resta che reclutare il peggio del peggio, a formare un Team di vigilanti (la Task Force X).

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Di Giuliana Molteni   |   29 Luglio 2016
Ghostbusters: Recensione

 

Molto rumore per poco

Premessa: totalmente al netto dalle noiosissime polemiche dei mesi precedenti, con le tasche piene degli “indignati del web” (che se va avanti così è meglio tornare all’era della pietra), ci accingiamo a scrivere di questo nuovo Ghostbusters, diretto dal simpatico Paul Feig (lo definiamo tale dopo averlo visto in alcune interviste), affidato a un cast interamente femminile che vede alcuni dei nomi più gettonati nell’ambito della commedia americana di oggi, Kristen Wiig, Melissa McCarthy.

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Di Giuliana Molteni   |   21 Luglio 2016
Barman v Superman: Dawn of Justice Blu-ray: Recensione

 

Do You Bleed? You Will….

È uscito su Blu-ray Warner Batman v Superman: Dawn of Justice, chiara e dichiarata risposta DC Comics al progetto Marvel degli Avengers. Batman v Superman è la giusta introduzione a una futura serialità che vedrà confluire nelle narrazioni altri eroi. Warner ha realizzato anche un’edizione Ultimate, che contiene 30 minuti in più di film rispetto alla versione vista in sala, interamente doppiati, ampliando la durata a 3 ore e due minuti, dove trova più spazio il processo a Superman e soprattutto la figura di Luthor viene maggiormente arricchita, arricchendo e migliorando la narrazione.

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Di Giuliana Molteni   |   14 Luglio 2016
Cell: recensione

 

Il Wi Fi ci uccide?

Come molto artisti in vari campi, anche Stephen King ha avuto il suo momento d’oro ma da anni non raggiunge più i livelli di quei tempi felici (per lui, per noi). Arriva adesso sugli schermi l’ennesima trasposizione di un suo romanzo più recente, Cell del 2006.

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Di Giuliana Molteni   |   11 Luglio 2016
Deadpool Blu-ray: Recensione

 

SBANG SMACK GULP WTF BOOM WOW LOL

Da non perdere l’edizione su Blu-ray Fox della sorpresa Deadpool, uno dei film più divertenti, originali e spettacolari della scorsa stagione. Il Blu-ray presenta un video dal dettaglio altissimo (il film è girato in digitale) che in qualunque circostanza restituisce una scena nitidissima, nei minimi dettagli, sempre fedele alla tavolozza dei colori originali.

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Di Giuliana Molteni   |   07 Luglio 2016
The Zero Theorem: Recensione

 

La verità, vi prego, sulla vita

Gli universi di Terry Gilliam sono così caratterizzati visivamente da risultare riconoscibili al primo sguardo, come un musicista che riporta in ogni suo opera temi e note di quelle precedenti. Esce finalmente sugli schermi The Zero Theorem, film presentato a Venezia nel 2013 e rimasto poi senza distribuzione.

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