Il Drago invisibile Blu-ray: Recensione

Di   |   12 Dicembre 2016
Il Drago invisibile Blu-ray: Recensione

 Credere nei Draghi Verdi

Bella edizione su Blu-ray Disney per Il Drago Invisibile, film davvero natalizio, distribuito invece in pieno agosto, qualche mese fa. Nel BD l’immagine è sempre nitida e di buona definizione, mai particolarmente tagliente, ma sono anche scelte della fotografia originale. L’audio originale è in uno spettacolare DTSHD Master Audio 7.1, ma se la cava con onore anche la traccia doppiata in DTS 5.1, con una coinvolgente resa di ambiente ed effetti sonori.


Più che soddisfacenti gli extra, troviamo “Note di regia”, un filmato di 7 minuti sui pensieri del regista; “Momenti magici” (2’) riguarda la creazione dell’incredibile drago peloso; in “Momenti scomparsi” (9’) si sono scene tagliare ed errori sul set; “Benvenuti in Nuova Zelanda” illustra brevemente le location del film (che invece dichiara un’ambientazione in un verdissimo Nord-Ovest americano). Per chiudere, due clip musicali. Con il suo solito stile, squisitamente sentimentale, la Walt Disney Pictures, “ditta” sempre attenta ai sentimenti tanto quanto Steven Spielberg, torna a raccontarci la storia del drago invisibile Elliott e del suo amico, il bambino Pete. Scordatevi completamente il film del 1977, in “piatta” animazione e live action, che raccontava con l’ausilio di molte canzoncine una storia completamente diversa. Il piccolo Pete, 5 anni, resta drammaticamente orfano, sperduto in una buia foresta minacciosa. In suo soccorso compare l’enorme drago, verde e peloso che, intenerito e forse anche lui stanco della solitudine, lo adotta. Pete cresce libero e selvaggio con il miglior amico che si possa avere, finché nella foresta non arriva la solita Company a rastrellare più legname possibile, distruggendo ogni cosa al suo passaggio. Il drago invisibile è un bel film, fiabesco e avventuroso, che emoziona il piccino facendo sorridere teneramente l’adulto, dal cuore non troppo indurito. Perché ci sarà sempre un Drago verde e peloso (o un alieno piccolo e rugoso o un popolo di giganti azzurri, o qualunque altra magica e simbolica creatura che la nostra fantasia possa produrre) da salvare dall’ottusa brutalità dell’essere umano, che invece vuole sempre nuove foreste da desertificare e alberi secolari da abbattere e creature sconosciute da studiare, da strumentalizzare. Il film è in live action e CG affidata alla mitica Weta e non c’è altro da aggiungere. Elliott essendo peloso, somiglia a tratti a un enorme, affettuoso San Bernardo che si esprime con vocalizzi stile Chewbecca. Infarcito di tanti riferimenti da fare la felicità di ogni spettatore provvisto di un bagaglio medio di cinema fantastico e anche no, il film sfiora/ cita/ ricorda Il libro della giungla e Tarzan, La storia infinita e Avatar, un po’ King Kong, inevitabilmente lo Spielberg di E. T. e anche un tocco di Incontri ravvicinati (e pure Sugarland Express), per cui ci sentiamo di annoverare Il Drago invisibile fra i film che faranno “effetto nostalgia” come Super 8 o la nuova serie tv Stranger Things. Potete leggere qui la nostra recensione completa de Il Drago Invisibile del 09/08/2016.

 

 

 

 

Giudizio

  • Mogwli dei Draghi
  • 8/10