Animali fantastici e dove trovarli: Recensione

Di   |   17 Novembre 2016
Animali fantastici e dove trovarli: Recensione

 

An Englishman in New York

Gioiscano gli orfani del ragazzino Harry Potter e dei suoi amichetti, si consolino i nostalgici del fantasy con maghi e bacchette magiche, pozioni e incantesimi e quelli che preferiscono vedere New York distrutta da un’oscura forza del Male, piuttosto che dalle mazzate di qualche super eroe, difesa da lampi di potentissima luce emessi da sottili bastoncini. Torna insomma J. K. Rowling, che qui esordisce alla sceneggiatura mettendo mano al suo libro scritto nel 2001/02, si afferma “per beneficienza”, libro che sarà attribuito al protagonista del film, Newt Scamander, allievo di Albus Silente, e diventerà testo di studio per gli aspiranti maghi di Hogwarts.


Dopo sette best-seller e otto film di successo a partire dal 1997, non si poteva certo lasciar cadere nel dimenticatoio tutto il complesso mondo che tanto ha fruttato a lei e alla Warner, che infatti si è affrettata a produrre il film, in vista di numerosi sequel. E dove saranno mai tutti questi meravigliosissimi, divertenti, assurdi animali fantastici? Molti sono nella valigia di Newt Scamander, “magizoologo” molto british che approda come un qualunque emigrante nella New York del 1926. Il nuovo personaggio è affidato con astuzia al lanciatissimo Eddie Redmayne, che bene si adatta ad un personaggio tenero ma deciso, timido, quasi sfuggente ma coraggioso, con un suo costante understatement che non gli impedisce però eroici e decisivi interventi. Scamander è mosso dall’amore per le bizzarre creature che ha collezionato nel suo lontano rifugio (e che con uguale amore lo ricambiano) e gira il mondo per recuperarle e sottrarle alle reazioni scomposte degli umani. Vuole anche scrivere un bestiario che poi sarà oggetto di studio in quella che era stata la sua scuola e dalla quale (non sappiamo ancora bene perché) è stato scacciato. Ma a New York le cose vanno di male in peggio. Là i maghi devono tenere un profilo bassissimo (stile X Men) per non irritare gli umani (chiamati Nomag e non babbani come in Inghilterra), soggetti al severo controllo del MACUSA, l’organo di governo americano del mondo dei maghi, che si assicura che i due mondi non collidano mai. Ma misteriosi fenomeni iniziano a verificarsi e a scuotere l’opinione pubblica. Viene colpevolizzato il gentile Newt, che nel frattempo si sta scapicollando per recuperare gli animali che in effetti gli sono scappati dalla magicissima valigia. Ad affiancarlo c’è un gruppetto di improbabili eroi, specie di ghostbuster improvvisati, fra cui si segnala il Nomag Jacob (Dan Fogler), un simpatico pasticcere polacco e cicciotto, che incappa nell’incredibile avventura per puro caso, diventandone protagonista a pieno titolo a fianco del vero mago Newt. Insieme a loro ci sono le due sorelle Goldstein, Porpentina (la piuttosto incolore Katherine Waterston), ex “poliziotta” dell’autorità, retrocessa a umili mansioni ma decisa a recuperare credito, e la sua deliziosa sorellina Queenie (Alison Sudol), maga pure lei, svampita e adorabile. Come avversari più pericolosi si trovano contro Graves, il Direttore della Sicurezza del Mondo Magico (un fascinoso Colin Farrell), che sotto la sua apparenza di mediatore nasconde ben altre mire, e l’organizzazione dei Secondi Salemiani (il cui nome dice già tutto), capitanata dalla spietata Mary Lou (Samantha Morton). La donna, che odia la magia, sarà responsabile dell’implosione del disgraziato ragazzo Credence (Ezra Miller). Il Male non nasce mai da solo, sembra dirci la storia, ma è frutto della cattiveria altrui. Compare in un cameo Johnny Depp, nel ruolo del potente e malvagio mago Gellert Grindelwald, a suo tempo modello di Voldemort, il cui “vissuto” con Silente sarà narrato in futuri film. Libero dal peso dell’impegno alla fedeltà nei confronti di un bestseller alle spalle, che qui non c’è, libero di espandersi fuori dalle mura scolastiche, il mondo magico della Rowling dilaga in altre dimensioni, tutte coinvolgenti e spettacolari. Fin dai titoli di testa e poi disseminati lungo la narrazione si affollano tutte le meravigliose trovate visive, spiritose e surreali, che hanno sempre fatto la fortuna di questa saga, gli elementi più giocosi, con gli assurdi e fantasiosi oggetti di uso quotidiano, e le incredibili creature di ogni forma e dimensione che popolano questo modo irreale (noi amiamo l’Asticello, una specie di delizioso micro-Groot). Trucco e parrucco, costumi, scenografie, musiche, effetti speciali tutto è al massimo livello, per la saga non si sta certo a lesinare il dollaro. Anche il 3D è clamoroso, con una profondità e un’immersione nella scena davvero coinvolgenti (il film è disponibile anche in Imax). Divertente, spiritoso, immaginoso, ricco d’azione, Animali fantastici, diretto da Peter Yates, dopo quattro film su Harry Potter, diventa più cupo nel drammatico sotto-finale, per riprendersi all’ultimo in una deliziosa conclusione, che vede protagonisti due personaggi laterali, ma così ben scritti che restano impressi più di altri. Piacerà moltissimo ai bambini, manderà a casa contenti i genitori.

 

 

Giudizio

  • anche per non potteriani
  • 7/10