La libera genesi di una favola
Ci siamo mai chiesti da dove arrivasse Peter Pan, quale percorso lo avesse portato a svolazzare di notte nella camera di Wendy, come avesse fatto a diventare il solitario ragazzino volante divenuto simbolo del rifiuto di crescere, del diventare adulti? E da dove fossero arrivati i suoi compagni di avventure dell'Isola che non c'è, il malvagio Capitan Uncino, la fatina Trilli, e tutti gli altri conosciuti nel romanzo ma soprattutto nelle molte trasposizioni (come film, fumetto, musical, cartone animato) che la storia ha avuto?
Se ci credi puoi farlo
Piacciono al cinema le biografie, le "storie realmente accadute", e gli schermi in questo periodo ne sono affollati (nella Notte degli Oscar fra i vari candidati a vari premi ne abbiamo ben sei). Arriva adesso l'ultima fatica di Angelina Jolie, già figlia d'arte, la più clamorosamente bella, madre e moglie fra le più invidiate, al lavoro finora come regista con In the Land of Blood and Honey, film rispettabile ma di budget contenuto, che forse ha voluto il suo "colossal", il suo film di guerra "da uomo", per mostrare che non solo Kathryn Bigelow ne è capace.
Abbiamo tutti quello che ci meritiamo
Se una canzone non è mai stata vecchia e non diventerà mai nuova, è folk. Bisognerebbe chiedersi come mai nei primi anni '60, ancora sotto l'ombra della fine della Seconda Guerra, oppressi dalla minaccia del Comunismo e del Nucleare, oltre che dell'asfissiante conformismo, almeno in campo musicale gli americani bianchi hanno avvertito la necessità di un ritorno alle radici, a quella musica popolare che già veniva cantata negli anni della grande depressione da personaggi come Woody Guthrie e i suoi epigoni poi (come Pete Seeger).
These boots are made for walkin'
"Dove andiamo?", "Non lo so, ma dobbiamo andare". Una strada sotto ai piedi, un'auto e scarpe per percorrerla, carta e matita per scriverne. E amici e amanti, e droghe e alcol. On the Road è il più celebre romanzo di Jack Kerouac, definito il manifesto della Beat Generation, pubblicato nel 1955 anche se terminato nel '51. Appesantito da troppe aspettative e da una troppo lunga gestazione, arriva adesso sugli schermi in una versione di 137 minuti, con la regia di Walter Salles e la sceneggiatura di Jose Rivera, già responsabile di un altro famoso road movie, I diari della motocicletta. Fra il 1947 e il 1951 Jack, nel film con il nome di Sal Paradise, compie quattro viaggi attraverso il grande paese, in compagnia di Dean Moriarty (in realtà Neal Cassidy), ponendo le basi di quello che sarebbe stato il romanzo che lo avrebbe consegnato alla posterità, Sulla strada.
Dalle foreste di Breaking Dawn alle strade polverose della provincia americana il passo è breve per Kristen Stewart, che da vampira per amore, diventa la compagna dello scrittore (nonché simbolo generazionale) Jack Kerouac in On the Road, un viaggio che si preannuncia interessante. Le foto diffuse oggi, insieme al trailer visto un po' di tempo fa, ci consentono di farci un'idea più chiara di cosa dovremo aspettarci.
Nella clip che segue vediamo, infatti, Sam Flynn (Garrett Hedlund) mentre viene ricevuto da colui che appare come una sorta di "dandy cibernetico" (Michael Sheen), padrone del locale. Il film di Joseph Kosinski racconta la storia di Sam Flynn, 27enne figlio di Kevin Flynn (Jeff Bridges), scienziato misteriosamente scomparso da anni. Intenzionato a ritrovare il padre, Sam indaga e si ritrova risucchiato a sua volta nell'universo virtuale di Tron. Con l'aiuto della bella Quorra (Olivia Wilde), i due uomini tenteranno di tornare nel mondo reale.
Come abbiamo più volte ricordato, il film di Joseph Kosinski racconta la storia di Sam Flynn, 27enne figlio di Kevin Flynn (Jeff Bridges), scienziato misteriosamente scomparso da anni. Intenzionato a ritrovare il padre, Sam indaga e si ritrova risucchiato a sua volta nell'universo virtuale di Tron. Con l'aiuto della bella Quorra (Olivia Wilde), i due uomini tenteranno di tornare nel mondo reale.
Il film, noto anche come Tron 2.0, è diretto da Joseph Kosinski ed interpretato da Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Beau Garrett, Jeff Bridgese Bruce Boxleitner. Nella clip che potete vedere qui sotto, vediamo proprio Bruce Boxleitner (nel ruolo di Alan Bradley) che va a trovare Sam Flynn e gli confida di aver ricevuto una strana chiamata sul cerca-persone: la chiamata, infatti, è arrivata dal vecchio ufficio del padre di Sam, ovvero da un numero di telefono inattivo da vent'anni. Bruce, preoccupato per Sam, gli racconta di come suo padre, la stessa notte in cui è scomparso, lo aveva chiamato informandolo di aver fatto una scoperta che avrebbe rivoluzionato ogni aspetto della vita scientifica finora conosciuta.
Ormai è diventata un'abitudine quella di rafforzare la campagna di marketing dei titoli più attesi (soprattutto a ridosso dell'uscita) con dettagliati video presi dal Making of. In realtà, non si capisce fino a che punto lo "svelare la finzione" possa giovare alla magia dell'attesa...ma la mossa sembra funzionare.
Godetevi, quindi, questa "gustosa anticipazione" presentata con la musica dei Daft Punk.
Il film, noto anche come Tron 2.0, è diretto da Joseph Kosinski ed interpretato da Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Beau Garrett, Jeff Bridges e Bruce Boxleitner. Nel trailer che potete vedere qui sotto sentiamo Kevin Flynn (Jeff Bridges) mentre spiega al figlio come l'universo da lui inventato si è, con il tempo, rivoltato contro di lui.