Hunger Games - Il canto della rivolta: parte 1 Blu-ray: Recensione

Di   |   03 Giugno 2015
Hunger Games - Il canto della rivolta: parte 1 Blu-ray: Recensione

If we burn, you burn with us

Universal ha pubblicato il Blu-ray del penultimo capitolo della saga di Hunger Games, Hunger Games - Il canto della rivolta: parte 1, una delle migliori fra quelle indirizzate alla cosiddetta fascia degli young adult, già modello di riferimento per altri prodotti successivi. L'immagine mostra qualche leggera flessione, dovuta forse alla scelta di comprimere tanto materiale su un disco solo (siamo in presenza di più di tre ore di contenuti speciali). Il video restituisce le scelte della fotografia originale, sempre morbida e con tonalità tendenti al marrone, sempre molto pulito e ben dettagliato, specie nelle scene negli esterni ben illuminati.


Quanto all'audio, lode a Universal per aver realizzato una traccia italiana in DTS HD Master Audio 7.1 finalmente alla pari con quella originale. L'ambiente e gli effetti speciali, numerosissimi, sparatorie, esplosioni, sono resi con potenza entusiasmante e fine dettaglio, con una direzionalità che catapulta nella scena, con dialoghi brillanti e una colonna sonora avvolgente. Eccezionali gli extra, quasi tre ore di materiale. Oltre al classico commento del regista e della produttrice Nina Jacobson e a 11 minuti di scene eliminate, troviamo un ottimo, esauriente Making of, "Ghiandaia imitatrice vive: il Making of de Il canto della rivolta" suddiviso in otto capitoli, della durata complessiva di 134 minuti, che, attraverso una serie di interviste, copre ogni aspetto della produzione, costumi e scenografie, location esterne, effetti speciali, stunt, per arrivare alla post-produzione. Segue "Dal profondo del cuore: Tributo a Philip Seymour Hofmann", omaggio al grande attore scomparso poco dopo il suo ingresso nella saga (11'), e poi uno speciale dedicato alla colonna sonora e al contributo della cantante Lorde (8') insieme al video musicale della sua canzone Yellow Flicker Beat (4'). Katniss non è più nell'Arena, è fuori, nel sopravvissuto Distretto 13, a guidare la rivolta degli oppressi contro il feroce dittatore Snow. Ma Peeta, forse davvero amato, sottoposto a una specie di lavaggio del cervello è rimasto nelle mani del Governo, che lo usa come strumento di propaganda per il Sistema e di pressione sulla ragazza. Intanto però, anche a prezzo di stragi crudeli, le masse si rivoltano conto i loro aguzzini, nel nome della loro eroina, ribattezzata Mockinjay (in italiano tradotto ghiandaia imitatrice). Basta scannarsi fra miserabili, per sollazzare i potenti e intrattenere i propri simili abbrutiti da paura e privazioni, illusi che essere spettatori li salvi dalla complicità. Chi non si ribella è sempre complice. Ma la strada sarà lunga e costellata di sofferenze. Questa volta niente scene di caccia, inseguimenti, trappole, tattiche di combattimento, e fastose scenografie e gli eccentrici costumi a Capitol City. Non più giochi per poche vittime predestinate ma guerra civile accuratamente fomentata a colpi di video di propaganda, perché è sulla comunicazione, sul plagio delle menti che si fondano i poteri assoluti.  Si sviluppa, il discorso che sta a cuore dell'autrice dei libri, Suzanne Collins, sul potere della comunicazione che può essere distorta per scopi malvagi, perché anche un'idea buona deve sapersi vendere e se non si vende bene viene sconfitta. Con questo riuscito terzo capitolo, molto adult e poco young, la serie si avvia verso la sua conclusione a diventare sempre più metafora in chiave di tragica fantasy della nostra situazione attuale: un mondo di oppressi ferocemente imbrogliati e vessati da una spietata oligarchia. Avremmo tutti bisogno della nostra Katinss.  Potete leggere qui la nostra recensione completa di  Hunger Games - Il canto della rivolta  del 20/11/2014

 

 

 

Giudizio

  • Bella edizione, ricchissima di extra
  • 9/10