La libera genesi di una favola
Baciato da poco successo in sala, arriva in Blu-ray Warner il film Pan e vale di sicuro un recupero. Nel BD l’immagine è perfetta, sempre nitida nella resa dettagliata delle scene, nella fusione impeccabile con le molte sequenze in CG. Anche la brillante fotografia originale è riprodotta alla perfezione. L’audio originale è in Dolby Atmos, eccelso, come potenza e fine dettaglio. Il DD 5.1 italiano resta inferiore ma rende con coinvolgente direzionalità e buona potenza.
La libera genesi di una favola
Ci siamo mai chiesti da dove arrivasse Peter Pan, quale percorso lo avesse portato a svolazzare di notte nella camera di Wendy, come avesse fatto a diventare il solitario ragazzino volante divenuto simbolo del rifiuto di crescere, del diventare adulti? E da dove fossero arrivati i suoi compagni di avventure dell'Isola che non c'è, il malvagio Capitan Uncino, la fatina Trilli, e tutti gli altri conosciuti nel romanzo ma soprattutto nelle molte trasposizioni (come film, fumetto, musical, cartone animato) che la storia ha avuto?
Amore e morte
Arriva su Blu-ray Universal Anna Karenina, originale trasposizione su grande schermo del celeberrimo romanzo di Tolstoj, opera di Joe Wrigh. L'immagine è sempre di buona definizione, nitida nella resa della morbida fotografia originale di Seamus McGarvey, dalle calde tonalità a esaltare le splendide scenografie e i ricchissimi costumi. Quanto all'audio, il DTS italiano è di buona qualità, ben distribuito su tutti i canali con precisa ricostruzione dell'ambiente e delle musiche di Dario Marianelli, molto efficace nelle scene di massa e in quelle con effetti sonori.
Amore e morte
Si dice spesso che la vita è un palcoscenico sul quale va in scena quella che è la nostra vita, che sia commedia, dramma o tragedia. Il regista Joe Wright, dopo Espiazione e Orgoglio e pregiudizio, trasporta sullo schermo Anna Karenina, celeberrimo romanzo di Lev Tolstoj, pubblicato nel 1877. Per farlo sceglie una formula originale, visto che la pedissequa riproposizione della tragica vicenda non avrebbe interessato molto, viste le numerose versioni cinematografiche e televisive che l'opera aveva già avuto. Per sottolineare l'artificiosità delle regole di vita imposte ai protagonisti tutti, l'azione si svolge su un palcoscenico ottocentesco, che riproduce diverse ambientazioni, mentre i personaggi entrano ed escono, si incrociano, si sfiorano, si incontrano, come ingranaggi di un preciso meccanismo regolato da un demiurgo supremo (dio o regista), mentre la macchina da presa tutto avvolge.
Hanna ha 13 anni e ha ricevuto dal padre un addestramento da far impallidire Nikita. È cresciuta nelle gelide, inospitali foreste della Finlandia, addestrata a tutte le specialità, temprata a ogni durezza, a ogni sacrificio. Perché la sua meta, il suo unico scopo è una vendetta, per la quale l’ha cresciuta il padre, ex super-agente CIA datosi alla latitanza (Eric Bana). Quando finalmente Hanna sarà pronta, come un’arma ben oliata, caricata e puntata, pronta a sparare, il padre lascia che la vita vera (quella che è stata la vita vera per lui) irrompa nel loro rifugio, mettendo a durissima prova il severo allenamento della ragazzina. Che inizia una fuga attraverso il Marocco prima e l’Europa poi, inseguita da una perfida agente CIA (la glaciale Cate Blanchett), donna dai misteriosi e complessi rapporti col padre, e dai suoi psicopatici scagnozzi. Ignora la durissima ragazzina dall’aspetto indifeso, che la sua esistenza nuocerà gravemente a tutti coloro che avranno la sventura di incontrarla. Mentre fugge e insegue, Hanna scopre il Mondo, come una piccola, feroce “selvaggia”, che nulla sa della vita e che ha sempre pensato che il suo fosse l’unico mondo possibile. Mentre la ragazzina prosegue nel suo doloroso cammino, durante il quale dovrà fare i conti con sconcertanti rivelazioni sulla propria vita, anche gli adulti si fronteggiano, nella loro follia omicida. Alla fine dei titoli di coda, una voce sussurra criptica “continua a dormire”.
Dopo le nomination all'Oscar ottenute per Orgoglio e pregiudizio e Espiazione, Joe Wright si accinge a dirigere Hanna, un teen-thriller dai connotati fortemente action.
Qualche giorno fa le cronache dalla Mecca del cinema annunciavano la concreta possibilità che Keira Knightley e Joe Wright potessero lavorare di nuovo insieme nel remake di My fair lady.
Oggi arriva la smentita del regista, dai toni piuttosto risentiti…
“È tutto falso! Non farò quel film!” ha tuonato. “Ci ho pensato per un paio di minuti – continua – ma poi ho deciso di non realizzarlo e, immediatamente dopo, sui giornali è uscita la notizia che l’avrei diretto”.
Sulle motivazioni del suo rifiuto, Wright ha spiegato che “non ce ne sono. Un regista riceve tantissime sceneggiature, le legge e poi…” ha concluso.
Vera protagonista del buon film di Joe Wright, non è né la splendida, seppur scheletrica, Keira Knighley, né la talentuosa esordiente Saoirse Ronan: è, piuttosto, la macchina da scrivere. Lo si intuisce fin dai titoli di testa, permeati dal rumore frenetico dei tasti di una “Corona” che lavora a ritmi forsennati.