Di Giuliana Molteni   |   15 Aprile 2017
Lasciati andare: Recensione

 Lasciarsi per ripigliarsi

E’ tutta questione di prospettive, che ci si trovi sdraiati sul lettino di uno psicanalista o sul tappetino di una palestra, la visione della vita è ben diversa. Elia è un ricco psicanalista ebreo, avaro negli affetti come nelle questioni finanziarie, afflitto da abbondante dose di spleen, che passa la vita accoccolato sulla sua poltrona abbuffandosi di dolci mentre finge di ascoltare i suoi pazienti, che è incapace di curare.

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Di Giuliana Molteni   |   25 Febbraio 2016
 Lo chiamavano Jeeg Robot: Recensione

 

Corri ragazzo laggiù…

Lo chiamavano Jeeg Robot è un film che sta a dimostrare che si può. Si può fare in Italia un film che parli in modo originale di super eroi (molto meglio del Ragazzo invisibile di Salvatores); si può contaminare un tema usurato come quello dei superpoteri immergendolo in un’ambientazione anomala, quella della più spietata malavita romana, fra Romanzo Popolare e Suburra/Gomorra (meglio che gli zombie vittoriani di PPZ); che si possono trovare fra i nostri attori un “buono” e un “cattivo” credibilissimi; che si può inserire una trama sentimentale, originale anch’essa, perché ben scritta; che si possono simulare effetti speciali senza dover spendere miliardi.

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Di Giuliana Molteni   |   10 Ottobre 2012

Questo piccolo grande amore
Guido e Antonia sono una coppia normale. Forse però a essere normali, per gli standard odierni, sono i loro vicini di casa, una coppia con figli e vasto parentado, dei romani chiassosi e volgari, palestrati, tatuati, siliconati, o magari gli aggressivi frequentatori dei locali della città meno turistica. O forse ancora bisognerebbe ridefinire il concetto di normalità. Infatti Guido per i canoni attuali è uno strambo, un eccentrico, laureato in letteratura latina tardo-antica, uno che ama le parole e le sceglie con cura, esprimendosi con una ricchezza lessicale che lo fa percepire immediatamente come diverso. Per amore di Antonia è rimasto a fare il portiere di notte in un albergo, mentre avrebbe potuto avere una brillante carriera all'estero. Antonia, che per portare a casa uno stipendio lavora al banco di un autonoleggio, è una che per amore ha messo la testa a posto. Era infatti una cantautrice punk/rock, che passava di locale in locale per le sue esibizioni, con una vita turbolenta e disordinata.

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Di Giuliana Molteni   |   09 Settembre 2011

Gli extraterrestri stanno arrivando. Non è più un timore, una speranza, un’ipotesi, è realtà. Solo non si sa quando, né cosa ciò significherà per la razza umana. L’evento viene atteso da alcuni con ansia, con preoccupazione, col dubbio sulla propria sorte, ma dai più con quell’indifferenza che ha contagiato, assopito la popolazione. E ci sono i soliti furboni che ci speculano sopra. Ma, visto qual è la vita dei protagonisti del film, qualunque cambiamento sarebbe positivo.

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