Il luogo delle ombre: Recensione

Di   |   23 Luglio 2015
Il luogo delle ombre: Recensione

Lo famo strano

Odd (Strano) Thomas è un ragazzo tranquillo. Figlio del Capo della Polizia di Pico Mundo, un paesino sperduto nella California del Sud, dalle parti del deserto del Mojave, lavora con entusiasmo in un accogliente ristorantino. Fin da piccolo fa coppia con la bella e saggia Stormy, cameriera in una gelateria del centro commerciale.


Fin qui una vita come tante. Il problema è che Odd ha ereditato dalla mamma (morta in manicomio) uno scomodo dono. Non solo vede i morti e riesce a comunicare con loro, ma riesce anche ad avere delle visioni del futuro, che gli permettono di porre rimedio ai tanti guai che gli umani combinano. Così fornisce spesso al padre la soluzione dei casi, che lui ottiene con metodi poco ortodossi. Soprattutto Odd riesce a vedere i Bodach, orride creature che sciamano come api sul nettare quando avvertono la presenza del Male. Quando un brutto giorno Odd si accorge che la città è letteralmente infestata dalle creature, comprende che qualcosa di particolarmente terribile si sta addensando sulle loro teste e che scoprire il bandolo della matassa sarà proprio questione di vita o di morte. Con un finale un po' diverso dal consueto, Odd Thomas, tratto dal primo di una serie di romanzi di Dean Koontz, un creatore seriale di libri scritti per diventare film, è un avventuroso fantasy per ragazzi, piacevole anche se la trama non è certo originale e molte sono le incongruenze logiche. Scrive la sceneggiatura e dirige Stephen – La Mummia- Sommers, che evidentemente ama inserire all'interno di strutture avventurose personaggi bizzarri (un po' "odd" insomma), che qui fa spesso parlare un po' troppo, anche in momenti topici. Interpretato dal ragazzo della porta accanto Anton Yelchin, dalla giustamente carina (ma non peccaminosamente come in Californication) Addison Timlin e da un sempre fascinoso Willem Dafoe (compare anche la bella figlia del regista, Ashley Sommers), Il luogo delle ombre si può catalogare come una commedia nera, un mix romantico/fantastico/horror che (se qualcosa ci deve ricordare), potrebbe farci riandare alla serie tv Pushing Daisies. Cameo spiritoso di Arnold Vosloo, che ricordiamo come Imhotep nella serie dei film che avevano dato gloria a Stephen Sommers, effimera pare, perché dopo gli insuccessi di Van Helsing e G. I. Joe, la sua carriera ha avuto una battuta d'arresto. Evidentemente il regista è anche sfortunato perché, pur se questo progetto non poteva farlo certo tornare alle ribalte mondiali, il film per pesanti problemi legali, relativi ai finanziamenti per la distribuzione, ha subito un ritardo nell'uscita, terminato nel 2013 esce infatti solo ora.

 

Giudizio

  • Per ragazzini
  • 6/10