Meglio stare dentro
Quattro personaggi vengono rilasciati dal carcere per un permesso premio di due giorni. Tutti devono scontare ancora altri anni di pena, ma per quei due giorni potranno tornare alle loro vecchie vite, alla normalità, forse. Forse perché per personaggi così la normalità non esiste.
La coerenza innanzi tutto
Torna il killer più letale, l’assassino temuto da tutti gli assassini, l’hitman che non sbaglia bersaglio, insomma il boogeyman dei criminali, di cui forse avrebbe paura anche il vero boogeyman: John Wick. Che era però riuscito a “ritirarsi” per amore, per crudele destino il suo sogno di felicità si era infranto, per puro caso si era ritrovato in mezzo ai “cattivi” e per vedetta pura aveva dovuto riaffacciarsi a quell’ambiente che gli era stato concesso di abbandonare.
La vita come sofferenza
Siamo negli anni '20, in una sperduta cittadina sulla cosa sud-ovest dell'Australia arriva Tom, reduce dalla Prima Grande Guerra, anni a sopravvivere nelle trincee, a vedere morire tutti atrocemente intorno a lui. Tom è un uomo segnato, che non crede più nell'umanità intesa come insieme dei suoi simili e come sentimento, cerca solo un lavoro e accetta quello di guardiano del lontano faro, nell'isoletta di Janus Rock che solo una volta all'anno è raggiunta dalla barca per le provviste, luogo per lui ideale per isolarsi definitivamente.
Io ti proteggerò
Desmond Doss è esistito per davvero, è morto anche di recente, 10 anni da, dopo una vita lunga e felice. Perché è degno che su di lui si faccia un film? Perché è stato non solo il primo obiettore di coscienza americano, ma ha meritato una medaglia al valore, massima onorificenza, durante la Seconda Guerra Mondiale sul campo di Okinawa, davanti all’equivalente di una delle tante Hamburger Hill della storia, una parete a strapiombo da scalare prima di trovarsi faccia a faccia col nemico.
La verità vi prego sulla vita
Quanto ci interroghiamo noi umani, sul senso della vita, sul perché di tutta questa complicata e faticosa faccenda, e sulla sua fine soprattutto, che tanto ci angustia. Pensiamo di essere i soli a preoccuparcene, unici e speciali fra tutte le creature viventi della Terra. E invece, cosa ne sappiamo. Dovremmo prendere esempio dai cani, i meravigliosi compagni per tanti di noi, che per ovvi motivi non possono starci accanto per sempre.
La ricerca del tempo perduto
Lion è un film che racconta una storia vista molte volte, quello che la distingue dalle altre è che sia realmente avvenuta. Perché di vite partite male, nella miseria estrema e con il rischio dell’abuso, è purtroppo pieno il mondo, e non solo il cosiddetto Terzo. Quello che tendiamo a contemplare con scetticismo è la sopravvivenza a tutto questo e il comunemente definito “happy end”.
Meccanismi infernali
Dopo Jack Reacher, torna sugli schermi un altro eroe solitario, ancora più politicamente scorretto però, perché non ex militare e in fondo patriota, ma semplice ex killer a pagamento. Ma come ben sappiamo, potrà mai essere pacifico il retirement di uno hitman? Mechanic Resurrection, diretto da Dennis Gansel (regista tedesco portato alla ribalta dall’interessante L’onda del 2008) è il sequel del film del 2011, in Italia distribuito come Professione assassino, in originale The Mechanic, che a sua volta era remake del film del 1972, che vedeva come protagonista un Charles Bronson granitico e poco loquace quanto l’attuale Jason Statham.
Stay Simple
Un genio, per definizione, è una persona dotata di ingegno superiore. Ma il genio può essere anche un essere immaginario con la capacità di influenzare eventi della vita, una specie di spirito superiore, buono o cattivo, che guida gli esseri umani. Il film Genius ha due protagonisti e queste due diverse definizioni si possono attribuire a entrambi e non solo ad uno di essi, come si potrebbe superficialmente pensare. A New York sulla fine degli ancora ruggenti anni ’20, in mezzo a grandi differenze di classe e prossimi alla Grande Depressione, il celeberrimo editor della Scribner’s Son era un personaggio molto particolare.
Il bravo selvaggio
Esce su DVD Eagle il film del 2015 L’uomo che vide l’infinito, storia del genio matematico Srinivas Ramanujan, sconosciuta ai più. Fra tutte le categorie dei personaggi geniali in vari settori, sembra che quelli più sofferenti e in difficoltà nei rapporti umani siano i matematici. Categoria che anche allo spettatore medio sembra avvolta di magia, perché discettano di cose di cui la maggior parte di noi non capisce assolutamente nulla, perdendosi un poco la grandezza del personaggio e dei tormenti cui assiste.
I sogni muoiono all’alba
Seymour Levov (Ewan McGregor) ha vissuto nel Sogno americano. Detto lo “Svedese” ai tempi del college, era un eroe sportivo per la sua scuola e come da repertorio ha sposato la reginetta del reame, della scuola, dello stato, la splendida Dawn (Jennifer Connelly). Di ricca e laboriosa famiglia, Seymour è subentrato con successo al padre nella conduzione della fabbrica di guanti. Siamo negli anni 50/60, gli anni della felicità, dell’espansione del dopoguerra e del boom economico, che però si sono presto rattrappiti nella contestazione, nella guerra del Vietnam, nella caduta di molti ideali.