Eroi per niente
Mai stanchi di personaggi estremi, bizzarri, fuori dall’ordinario, abbiamo atteso con impazienza la Squadra che le infinite anticipazioni, centellinate da mesi sul web dall’astuto (ma autolesionista) marketing, ci avevano reso assai attraente. A Gotham è rimasto solo Batman, l’Uomo Volante se ne è andato, i mostri per le strade aumentano. Per tenere loro testa non resta che reclutare il peggio del peggio, a formare un Team di vigilanti (la Task Force X).
Pretty in Pink
Esiste una credenza popolare per cui i soldi non portano sempre la felicità, forse certe volte troppi soldi costituiscono un impegno difficile da gestire. Figurarsi se parliamo di casati reali, dove potere e ricchezza si associano a doveri di rappresentanza tali da strangolare la vita. Esemplare caso di questa categoria è universalmente Lady Diana, la principessa triste per antonomasia (chiaro che a fare questo discorso a una commessa che campa a stento con 800 euro al mese si rischia l’insulto).
Un campo di concentramento è per sempre
Come si esce da un conflitto che ha devastato un paese, dividendo i buoni dai cattivi, le vittime dai carnefici? Come ci si riabilita nei confronti del mondo, come si fa giustizia, come si fa vendetta? Soprattutto, come si evita che accada ancora? Il labirinto del silenzio, diretto da Giulio Ricciarelli, nato a Milano ma cresciuto in Germania, che con questo film è arrivato a essere candidato ufficiale tedesco agli Oscar, racconta una storia vera, mescolando personaggi realmente esistiti ad altri di finzione.
These boots are made for walkin'
"Dove andiamo?", "Non lo so, ma dobbiamo andare". Una strada sotto ai piedi, un'auto e scarpe per percorrerla, carta e matita per scriverne. E amici e amanti, e droghe e alcol. On the Road è il più celebre romanzo di Jack Kerouac, definito il manifesto della Beat Generation, pubblicato nel 1955 anche se terminato nel '51. Appesantito da troppe aspettative e da una troppo lunga gestazione, arriva adesso sugli schermi in una versione di 137 minuti, con la regia di Walter Salles e la sceneggiatura di Jose Rivera, già responsabile di un altro famoso road movie, I diari della motocicletta. Fra il 1947 e il 1951 Jack, nel film con il nome di Sal Paradise, compie quattro viaggi attraverso il grande paese, in compagnia di Dean Moriarty (in realtà Neal Cassidy), ponendo le basi di quello che sarebbe stato il romanzo che lo avrebbe consegnato alla posterità, Sulla strada.
E allora mambo!
Ottima edizione su Blu-ray Warner per la seconda puntata delle avventure del simpatico pinguino Mambo, Happy Feet 2. L'immagine in alta definizione è davvero splendida, per dettaglio, contrasto, luminosità, pulizia, dai primi piani ai campi lunghi sempre perfettamente nitidi. Ottimamente rese anche tutte le sequenze "acquatiche" e vivacissimi i colori come da fotografia originale. Audio di grande potenza e preciso dettaglio, nella resa di dialoghi, effetti sonori, ambiente e musiche, sempre perfettamente posizionati per aumentare il coinvolgimento della visione.
Poveri ignoti alla riscossa
Bella edizione su Blu-ray Universal per Tower Heist, una spiritosa commedia con la sua giusta dose d'azione, che aggiorna il tema di Robin Hood all'attuale crisi economica, con riferimenti precisi alla Merryl Lynch e ai finanzieri ladroni stile Bernie Madoff. Abbondanti e interessanti gli extra. Oltre a vari commenti tutti sottotitolati, troviamo il Video diario del regista Brett Ratner (23'), che ripercorre la lavorazione del film; nove minuti di scene eliminate con due finali alternativi e le papere sul set (4'). Il pezzo forte è però un "dietro le quinte" di 45 minuti suddiviso in sette capitoli, a rappresentare un quadro completo di ogni aspetto della lavorazione, che ha implicato problemi logistici e molti effetti in CG.
Noi non siamo soli, non lo siamo mai stati, nemmeno ai tempi della Frontiera, come ci mostra Cowboys & Aliens, anomalo fanta-western. Oggetto cinematografico non identificato, Cowboys & Aliens come film può provocare giudizi diversi, del tutto univoco è invece il giudizio sul Blu-ray Universal, un'edizione davvero di riferimento. L'immagine è di spettacolare definizione, con contorni precisi e dettagliatissimi anche negli sfondi, nella resa fedele della luminosa fotografia del blasonato Matthew Libatique, dai colori vivaci ma naturali, che vela di una leggera grana le sequenze in flashback. Spettacolare l'audio, il DTS HD Master Audio originale esplode in ogni minimo dettaglio, nella costante resa panoramica della scena. Si difende bene però anche la traccia italiana, in DD 5.1, perché l'audio è un elemento indispensabile per un film che vive di effetti, nelle sue numerosissime scene d'azione, fra sparatorie umane e aliene, cavalcate, esplosioni, senza mai togliere nitidezza ai dialoghi.
Agathe è un'alto borghese glaciale che come una principessa delle nevi ammanta di gelo tutta la sua vita, pubblica e privata. Direttrice di galleria d'arte con amicizie intellettuali, casa elegantissima, look minimal-chic, raggela marito, figlio, collaboratori, fornitori e chiunque insomma entri nel suo supponente raggio d'azione. Niente le può risultare più estraneo e sgradevole del plebeo Patrick, un arruffone invadente, trasandato e chiassoso, uno spiantato dotato di un ego strabordante, con quale cerca di camuffare il fallimento della sua vita. L'uomo comincia a gravitare intorno alla famiglia di Agathe, in quanto padre dello sveglio ragazzino che è diventato il migliore amico del suo invece imbranato erede. La sua presenza farà crollare tutti gli incrinati pilastri su cui si reggevano le ipocrite esistenze dei personaggi, compresi i suoi.
Lech Majewski, artista poliedrico, sceneggiatore di Basquiat e regista di The Garden of Early Delights, sul quadro di Bosch, oltre che di lavori di video arte, conduce lo spettatore in un viaggio dentro al famoso quadro La salita del calvario di Pieter Bruegel il Vecchio, del 1564. Il dipinto riproduce la Passione di Cristo trasportando l'azione nelle Fiandre del 1500, in un periodo in cui il paese era devastato dalla crudele e spietata occupazione spagnola di Filippo II, mostrando come le pene dell'umanità assoggettata a qualunque potere assoluto siano sempre le stesse nei secoli dei secoli. Protagonista della narrazione è il pittore (interpretato da Rutger Hauer), che osserva le vite dei singoli personaggi del suo paese, mentre lentamente si mettono in movimento incontro ai loro destini, andando così a formare loro stessi poco alla volta il grande quadro complessivo che Bruegel alla fine catturerà nella sua tela (che contiene 500 personaggi).
Campovolo, il film, è la registrazione dello storico evento del 16 luglio 2011, che ha coinvolto 120.000 spettatori, alcuni rimasti accampati nell'area anche per una decina di giorni. Che piacciano o meno le sue canzoni, che si apprezzi o no il personaggio, Ligabue muove grandi cifre, come vendite, incassi, pubblico, perché sulla sua energia e onestà intellettuale ha saputo costruire in vent'anni una carriera sempre coerente. Lecito quindi azzardare una simile operazione, che al cinema ha goduto anche di un ottimo 3D. Esce adesso la versione di Medusa per l'homevideo.








