Audio originale in un DTS HD Master Audio 7.1 da lite con i vicini di casa, di potenza devastante, di minuziosa resa di ogni minimo effetto, con direzionalità precisa al millimetro. Nel confronto (come sempre ahimè) poco può fare il DTS 5.1 della traccia doppiata. Per chi si accontenta o guarda solo con gli speaker dello schermo, è anche accettabile, con una resa di ambiente ed effetti discreta. Ma è meglio non provare a fare il confronto diretto. Extra ricchissimi, divertenti e interessanti: due commenti audio (Tim Miller e Rob Liefeld, regista e co-creatore del personaggio, e Ryan Reynolds, Rhett Reese e Paul Warnick, interprete e produttori); quasi venti minuti di scene tagliate ed estese; le gag sul set (6’); lo speciale “Il divertimento ha nome Deadpool”, 24 minuti con video sul marketing del film; alcune gallery su costumi e storyboard, e ancora previsualizzazioni e stunt. Ma il pezzo forte è un documentario di 80 minuti, un esaurientissimo making off, suddiviso in 5 capitoli, che copre ogni aspetto della produzione, con in testa i soliti problemi per il passaggio dalla carta allo schermo; poi si parla del design, dei costumi, delle audizioni, del divieto ai minori e degli effetti speciali. Deadpool è un “eroe/anti-eroe” contiguo all’universo X-Men (già comparso in X-Men Le origini – Wolverine, ma dimenticatevelo), munito di un irriverente sense of humor, condito di battutacce e rimandi al suo (nostro) immaginario pop, ricco di un sarcasmo più appuntito di quanto comunemente si usi. La storia prende Wade Wilson, un tizio senza filtri che in passato è stato nelle Forze Speciali e adesso campa come gorilla/mercenario, gli fa incontrare l’amore della sua vita, la bellissima, tostissima Vanessa (una splendida Morena Baccarin), e sul più bello lo fa crudelmente ammalare di cancro. Per guarire finisce in balia di un progetto che mirerebbe a creare altri Wolverine o, in mancanza di successo, dei feroci automi-schiavi da usare in combattimento. Sottoposto a inumane sofferenze, il povero Wade esce devastato fisicamente (reso mostruoso con una pelle da grande ustionato), ma con il corpo in grado di rigenerarsi totalmente. La narrazione ci mette al corrente della sua storia con una serie di flashback che ritmano una spettacolare sequenza d’azione (nota di merito al montaggio, che si impone all’attenzione). Poi si concentra sulla caccia all’uomo che Deadpool compie per vendicarsi, aiutato da due X-Men minori, Colosso e Testata Mutante Nagasonica. Il film è un susseguirsi frenetico di scene d’azione arricchite da una quantità di battute, di riferimenti, di prese in giro che strappano in continuazione la risata, anche nelle rare parentesi romantiche con l’adorata Vanessa, mentre il protagonista, come nel fumetto, si rivolge sistematicamente al pubblico. Da non perdere assolutamente le due scene alla fine dei titoli di coda, anch’esse in linea con il tono folle di tutto il film. Potete leggere qui la nostra recensione completa di Deadpool del 18/02/2016.