Cortesie per gli ospiti
Il mite Professore di poetica Perry ha qualche peccatuccio da farsi perdonare dalla volitiva moglie Gail, avvocato di successo, e la porta in vacanza in un lussuoso hotel in Marocco. Là, parcheggiato al bar in una mesta serata di post-lite coniugale, accetta l’invito di Dima, un inquietante omone russo, di plateale ricchezza, che se lo porta nella sua villa per un party da favola.
Quando c’era Lui, caro Lei
Per qualche misterioso fenomeno astrale, in una zona periferica di Berlino, dal folto di alcuni cespugli spelacchiati, si materializza Adolf Hitler, con un forte mal di testa e i ricordi poco chiari. Vaga per le strade in stato confusionale, alla porta di Brandeburgo si mischia ai turisti che lo scambiano per un figurante e si fanno foto con lui.
C’è sempre un muro da abbattere
New York 1969, sull’onda della rivoluzione sessuale i gay d’America sciamano dalle bigotte province al Greenwich Village, per vivere la propria esistenza alla luce del sole. Ma la loro libertà si riduce a esibire una folkloristica diversità, perché la società continua a respingerli, licenziarli, sfruttarli sessualmente, emarginarli insomma nel loro ghetto.
Il senso del negoziatore per la pace
A chi si fosse perso in sala l’ultimo bel film di Steven Spielberg, Il ponte delle spie, consigliamo un recupero grazie alla bella edizione su Blu-ray Fox da poco pubblicata. L’immagine riproduce alla perfezione la splendida fotografia originale del pluri-premiato Janusz Kaminski, fedelissimo di Spielberg.
8 miglia dal successo
Nella periferia extraurbana di una irriconoscibile Roma, vive Alex, ragazzo scontento che rappa per consolarsi di una situazione famigliare in cui non si trova a suo agio, di un lavoro che non ama nella pescheria del padre. Ha un fidato amico, Marco, che mette insieme le basi su cui raccontare le sue strofe, ed è segretamente attratto dalla bella Gaia, fidanzata dell’amico: tre ragazzi che vogliono abbandonare la strada e la periferia per evitare di finire a fare lavori umili e sottopagati hanno una sola speranza: il rap.
Gli ultimi resteranno fuori
Il luogo dove si svolge l’azione del film Benvenuti ma non troppo è un elegante condominio parigino, quelle belle, antiche magioni signorili che resistono all’usura del tempo, mentre all’interno le generazioni dei proprietari si susseguono, in un progressivo decadimento. Al centro dell’azione troviamo due coppie, i Dubreuil (Karin Viard e Didier Bourdon), classici borghesi benestanti e autoriferiti, lei bon chic bon genre, lui indaffarato imprenditore, un matrimonio in crisi da tempo, con la loro figlia contestatrice a fare da Grillo parlante.
La morte è un sogno
Esiste in Giappone, ai piedi del vulcano spento Fuji, l’immensa foresta di Aokigahara, un vero mare d’alberi (il titolo originale è infatti The Sea of Trees), altissimi e impenetrabili, a formare un’isola selvaggia e inaccessibile, luogo deputato ai suicidi (provare su Google per credere). In questa foresta decide di perdersi Arthur, insegnante e ricercatore universitario, munito solo dell’occorrente per farla finita, devastato dalla prematura fine del suo rapporto con la moglie.
Is There Anybody Out There?
Michelle è una giovane donna in fuga dalla casa dove viveva con il fidanzato, per una lite di cui non sappiamo (non importa) il motivo. Mentre guida a rotta di collo nella notte, lungo una provinciale fuori mano, viene colpita da qualcosa di imprecisato e finisce fuori strada. Quando si risveglia ha una flebo al braccio e una catena alla gamba. Si trova in un bunker sotterraneo e a tenerla prigioniera è Howard, un omaccione inquietante, che per calmarla le spiega che il mondo esterno non esiste più, spazzato via da un attacco di forze sconosciute, forse aliene, e che solo nel suo rifugio sotterraneo c’è la salvezza.
L’abito fa il monaco
La piccina Tilly, figlia illegittima di povera madre, ghettizzata dai cittadini “perbene” della misera Dungatar, profonda Australia, era stata cacciata perché ritenuta colpevole della morte del bulletto di buona famiglia che la perseguitava. Nel 1951, divenuta una procace e indipendente giovane donna, Tilly ritorna nel polveroso paesello, per prendersi le sue soddisfazioni.
Separati in casa
Il problema sono sempre i danni collaterali. Quando nel combattimento per sventare distruzioni apocalittiche da parte dei soliti folli malvagi, muoiono persone innocenti. Come ben sa Superman, anche gli Avengers sono messi sotto accusa. Del resto quando nel paesello c’è un bravo pistolero, arrivano da ogni dove per sfidarlo, creando scompiglio. L’opinione pubblica incalza i governi del mondo libero affinché limitino e regolamentino le incursioni dei Superuomini, anche se mirate al bene della stessa umanità (questo tema è molto sentito al cinema, perché nella vita vera dei civili morti ammazzati nelle varie parti del mondo in guerre varie sembra che non importi molto, specie se sono fuori dal proprio backyard).