I gap generazionali
Ritroviamo l’amena coppietta dei Radner (Rogen e Byrne) in procinto di vendere la casa che tanta fatica gli è costata, quella che hanno difeso strenuamente dall’orrida congrega studentesca che li aveva afflitti nel primo film di due anni fa. Lei aspetta un’altra bambina e tutti e due sembrano avere messo la testa a posto, pur sempre con quale eccentricità accessoria (la piccina gioca per tutto il film con un elegante vibratore che veste come fosse una bambola), lui è sempre il solito pacioccone, lei la perfettina con vena di isteria facile.
Altro che Fringe
Mike (Eisenberg) è un tale fallimento umano (un totale sfigato, un nevrotico imbranato con attacchi di panico appena esce dalla cittadina, un gobbetto con lunghi capelli unticci, sempre con un bong o una canna fra le dita e pure funghi e acidi vari) che non si capisce come faccia ad aver fatto innamorare la pur sempre bella Phoebe (Stewart), anche lei in look trasandato e bisognosa di uno shampoo, che si vede che trova rassicurante la sua nullità.
La promessa dell’assassinio
Videa CDE pubblica su Blu-ray il bellissimo Macbeth con Michael Fassbender. L’immagine riesce a superare le difficoltà insite in una fotografia originale molto particolare (il responsabile, da ricordare, è Adam Arkapaw), spesso la scena è illuminata solo da candele, le tonalità virate al rosso, altre volte sono tenui e desaturate. Nel complesso di un quadro morbido la definizione è buona, come si può notare negli esterni più luminosi.
(Oh baby) It’s a Wild World
Non si può perdere l’edizione su Blu-ray Fox di The Revenant, l’ultimo film di Alejandro Gonzáles Iñárritu, che ha finalmente permesso a Leonardo Di Caprio di vincere l’Oscar (cosa che poteva tranquillamente succedere prima). Per il regista si è trattato del suo secondo Award. L’immagine restituisce con definizione cristallina la splendida fotografia originale del grande Emmanul Lubezki, sia nei primi piani di dettaglio iperrealista, sia negli spettacolari panorami, senza mai un momento di flessione, in ogni circostanza.
Cuori di mamma
Ci sono film che lavorano sull’affetto, quel sentimento di gratitudine che si prova nei confronti di chi ci abbia in passato raccontato belle storie, consolatorie, tenere, quelle che sappiamo benissimo nella vita vera non avvengono mai, ma in cui ci piace ogni tanto fingere di credere con noi stessi. In Mother’s Day c’è una combo micidiale, Garry Marshall e Julia Roberts, quelli di Pretty Woman (e nel cast con relativa battuta sulle posate, compare Hector Elizondo e pure di sfuggita Larry Miller).
L’insostenibile elaborazione del lutto
Forse non è mai il tempo giusto per accettare che una persona che amiamo ci lasci, nel modo più definitivo. E quanto più era amata, tanto più insopportabile sarà quella perdita. Isabelle Reed (Huppert) è stata una grande fotografa di guerra, dalle foto capaci di influenzare l’opinione pubblica, morta da tre anni in un incidente d’auto. Il suo editore decide di dedicarle una mostra e un noto giornalista (Strathairn), fedele amico di lei e compagno di molti reportage, sta per scrivere un articolo che rivelerà una verità che il marito di Isabelle (Byrne) non ha mai voluto condividere con il figlio minore, Conrad (Druid).
Il Diavolo, of course
Quando si dice “portarsi il lavoro a casa”. E’ quello che succede alla nota coppia Ed e Lorraine Warren, già protagonisti del primo, riuscito episodio di tre anni fa (al quale si è ispirato lo spin-off Annabelle), che a forza di indagare su misteri demoniaci e varie, collezionando nello scantinato una quantità di mirabilia inquietanti (noi mai nella vita), si trova minacciata da vicino da quelle forze oscure contro cui per tutta la vita ha lottato.
Quegli adorabili cretini
Imperdibile per gli amanti del personaggio Zoolander e del suo ambiente, arriva su Blu-ray Universal il secondo film dedicato all’eccentrico personaggio. L’immagine restituisce con nitore assoluto la brillantezza smagliante della fotografia originale, dalle tonalità vivacissime.
Restare perplessi
Ci si informa su un film in uscita, si vede chi è il regista (sconosciuto), chi sono gli interpreti, noti e ben noti. Si legge la trama: storia di un giovane avvocato (Josh Duhamel), che per ambizione (e forse anche uno scrupolo morale, forse) convince il capo del suo potente studio legale (Al Pacino) a iniziare una causa contro una multinazionale farmaceutica, che ha provocato la morte di molti pazienti con un farmaco non adeguatamente testato.
Cogli l’attimo
Manca un weekend all’inizio delle lezioni universitarie alla Southeast Texas University. Arriva la matricola Jake Bradford, che deve fondersi insieme ad altre due “reclute” come lui al gruppo “storico” degli studenti senior. Tutti insieme giocheranno nella squadra di baseball dell’Università, per essere acquistati da qualche grande società e per diventare ricchi e famosi, per farsi più ragazze possibili, per laurearsi (forse). Richard Linklater torna a raccontare le piccole storie senza gloria di un gruppetto di ragazzi su un “orlo” esistenziale.