Fuga verso la realtà
Ci sono autori che fanno sempre lo stesso film, per la gioia di chi li apprezza, nell'antipatia dei detrattori che dopo il primo film già si sono stufati. Più obiettivamente si può dire che certi personaggi fanno i loro film intorno alle medesime tematiche, qualche volta riusciti, qualche volta un po' meno. Uno di loro è Wes Anderson, responsabile di deliziose commedie agrodolci come Rushmore, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, ma anche prodotti più di maniera come Il treno per Darjeeling e Fantastic Fox (e mai giudizio fu più soggettivo). In Moonrise Kingdom, con tutti i suoi consueti vezzi (amati, appunto, o detestati) scrive (insieme a Roman Coppola) e dirige una storiellina infarcita dei suoi soliti personaggi eccentrici, spesso sentimentalmente afasici, capaci di comunicare solo trasversalmente, gentilmente disadattati, più folli gli adulti dei piccini, che ancora (forse) faranno in tempo a cambiare.
Io non scrivo di te, scrivo te
Calvin Weir-Fields è una promessa che non si è mantenuta. Giovanissimo autore di un romanzo di successo, non ha avuto l'intuizione di Salinger, scomparendo dai radar della società. E' rimasto a galla con qualche racconto e le riedizioni del primo fortunatissimo romanzo, ma non riesce più a scrivere una riga da dieci anni. Quasi trentenne, si sta ritirando sempre più dalla società, rendendosi così incapace di scrivere di quella vita che rifugge. Nei suoi sogni inizia ad apparire Ruby, una figura femminile esattamente come lui vorrebbe fosse la sua donna ideale. Finché, con vero sgomento Calvin se la ritrova in carne e ossa in cucina. Dopo alcuni attimi di puro terrore, nel dubbio sulla propria salute mentale("è come il film Harvey, ma lei non è un grosso coniglio!"), il giovane uomo accetta la bizzarra realtà. Perché interrogarsi troppo, se scrivendo alcune aggiustatine in progress, Ruby sembra davvero essere l'ideale assoluto? Ma in continuazione insorgono altri problemi, finché appare chiaro che il meccanismo non funziona.
Notte da leoni Teen
Arriva per gli schermi casalinghi l'edizione su Blu-ray Warner di Project X, anche in versione estesa di qualche minuto (ma l'audio non è doppiato). Project X è una commedia/disaster movie diretto da Nima Nourizadeh, ma prodotto da Todd-Hangover-Phillips (e aggiungiamo anche Joel Silver come produttore esecutivo), che ripropone in chiave adolescenziale il formato di Notte da leoni, ormai inevitabile pietra di paragone quando si parla di eccessi maschili nella versione "disastro annunciato", pronto a degenerare velocemente in "epic fail". L'immagine risente delle scelte della fotografia originale, parte del film è girato in modo "amatoriale" con il ricorso a macchine fotografiche, i Phone e cellulari vari, con ovvia flessione della qualità, ma nelle scene riprese tradizionalmente e con buona luminosità, dettaglio e definizione sono buoni.
Due capolavori di John Schlesinger
Nel passato ci sono stati anni in cui i maggiori stimoli, i film più interessanti arrivavano dalla cinematografia inglese, gli anni del Free Cinema, dalla metà degli anni '50 ai primissimi '70 circa. In questo arco di tempo sono usciti film memorabili, alcuni oggi irrecuperabili, perché mai trasposti su DVD. Due di questi hanno avuto la grazia di esser pubblicati da Cecchi Gori, entrambi diretti dal grande John Schlesinger: Darling del 1965 e Domenica, maledetta domenica, capolavoro del 1971. Sono film che reggono ancora bene il tempo passato, più significativi di qualche colto saggio per illustrare i cambiamenti in atto in una società tradizionalista e sclerotica come quella inglese.
Avere fede
Ma esistono davvero Babbo Natale e i suoi Elfi che confezionano e consegnano regali ai bimbi di tutto il mondo (grazie anche all'aiuto dei simpatici Yeti simil-Chewbacca)? E e il cicciotto Sandman che manda "sogni d'oro" impalpabili nei sonni dei piccini, come scie di friabile polvere dorata, e anche la Fatina dei Denti con le sue minuscole assistenti, che immagazzinano i dentini persi da tutti i bambini del mondo, per finire con l'atletico Coniglio delle Uova di Pasqua, in perenne rivalità con Babbo Natale sull'importanza della festa? Esistono solo finché qualcuno ci crede (si potrebbe mettersi a discutere anche di dio, ma non è il caso), come nel bellissimo libro La storia infinita, altrimenti sbiadirebbero e si spegnerebbero mano a mano che i bambini della Terra cessassero di credere in loro.
Fuori dalle regole
Una volta si chiamavano alternativi oggi forse antagonisti, anche se non sempre sono persone che si oppongono con violenza all'autorità costituita, spesso cercano solo uno spazio a loro misura nelle pieghe del sistema. Cosimo, italiano, e Nicole, francese, si incontrano durante gli scontri al G8 di Genova e non si lasciano più. Dopo aver vagabondato per la Francia, finiscono a lavorare proprio in quella città per Paolo, un impresario di musica "indipendente", che però fa anche lui ricorso a tecniche "capitalistiche" da caporalato, padre padrone dei suoi collaboratori. Cosimo e Nicole passano un buon momento, si fermano, lui impara un mestiere interessante, trovano una specie di casa per loro, le cose sembrano andar bene. Ma un incidente in cui incorre un immigrato clandestino nel cantiere di Paolo scompagina tutte le carte, mettendo tutti davanti al proprio limite.
Alcool, sangue e soldi
Nella disperata miseria della Depressione, negli anni del proibizionismo, gli unici a fare soldi erano quelli che trafficavano in alcool, i produttori e i gangster che gestivano la distribuzione. Lawless racconta la storia di una famiglia realmente esistita, i Bondurant nella contea di Franklin, in Virginia. I tre fratelli sono Famiglia completa: Forrest (Tom Hardy) e Howard (Jason Clarke) fanno da padre e madre e zio del "cucciolo" Jack (Shia LaBeouf), che però vive male il suo ruolo subordinato. Tenuto in seconda fila anche per proteggerlo, scalpita per conquistarsi il rispetto che incutono i due fratelli maggiori, personaggi mitici nella zona fra gli altri distillatori clandestini, temuti anche dalla Polizia locale.
La rivincita del grigio
Se anche interpreta i film che dirige, Clint Eastwood si ritaglia sempre lo stesso personaggio di vecchiaccio burbero se non odioso, solitario e misantropo. Così fa anche in Trouble with the Curve, titolo originale ben comprensibile se si considera che il film è ambientato nel mondo del baseball, lo sport prediletto da una larga fascia di popolazione americana. Lo troviamo nel ruolo di Gus, un vecchio scout (quei personaggi adetti a scovare i nuovi talenti), mai rassegnato alla morte prematura dell'amatissima moglie, una figlia ormai adulta e sempre respinta, impegnato lui stesso a respingere il mondo per evitare ulteriori ferite (oltre che per negare il peso del tempo che passa). Gus infatti, che sta anche diventando cieco per un problema legato al trascorrere degli anni, vive ancora della sua attività, stimato e rispettato ma oggetto di assalti da parte di un nuovo manager rampante che sta cercando di erodere la sua credibilità agli occhi del Presidente della squadra per cui lavorano.
Potere e affari sporchi
La prima stagione di Boardwalk Empire approda adesso all'edizione per l'homevideo su Blu-ray Warner, serie blasonata, di cui Martin Scorsese è produttore per l'HBO insieme a Mark Wahlberg, oltre che regista del pilot costato quasi 20 milioni di dollari. La serie è stata ideata da Terence Winter, già autore dei Soprano, che ha tratto ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, incentrato sulla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale fra gli anni '10 e '40. Il cofanetto comprende 5 dischi con i 12 episodi della prima stagione. Ottima l'immagine sempre ben dettagliata e definita, mentre si adegua alle scelte delle varie fotografie e regie, a tratti più morbida e con una leggera grana, con tonalità spesso elegantemente poco sature o quasi seppiate.
Ama il prossimo tuo
Lucas vive da sempre in un tranquillo paesino della Danimarca, circondato dai suoi amici d'infanzia, in un ambiente in cui si trova del tutto a suo agio. È un maestro d'asilo amatissimo dai bimbi, un uomo disponibile e gentile, anche se sta gestendo una difficile separazione dalla moglie, che osteggia la custodia del figlio adolescente. Anche una nuova love story è all'orizzonte. Tutto bene dunque. Da un giorno all'altro invece lo scenario cambia brutalmente. Una piccina, figlia del suo migliore amico, per una malintesa vendetta del suo piccolo cuore ferito da un modo adulto e indifferente, lo accusa di una molestia. In un attimo il sassolino diventa montagna e, senza avvocati, processi e giurie, Lucas è condannato dal corpo insegnante prima, dai genitori della bimba poi e, a rapidissima macchio d'olio, da tutta la comunità, senza la minima incredulità, senza la necessità di una prova concreta.