Di Giuliana Molteni   |   26 Novembre 2015
Il sapore del successo: Recensione

Per i begli occhi di Bradley

Mentre sempre più persone nel mondo soffrono la fame e alle nostre porte premono milioni di diseredati affamati pure loro, nell'incosciente occidente acquista sempre maggiore influenza la figura dello chef, che a chiamarlo cuoco forse potrebbe tirati una coltellata. Si sono create nuove categorie di maître à penser, di divi di esibita eccentricità, di termini tecnici (al solo usare il neologismo "impiattare" si sentono tutti grandi cuochi) e così via nella distrazione di massa.

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Di Giuliana Molteni   |   22 Ottobre 2015
Io che amo solo te: Recensione

Sole, amore e fantasia

Si usa dire che ogni essere umano è un'isola. Ma allora forse è più corretto dire che siamo arcipelaghi, tante piccole isole vicine, a volte collegate le una alle altre. E quando soffia il vento, porta scompiglio dappertutto. Damiano (Scamarcio) e Chiara (Chiatti) stanno per sposarsi, bel ragazzo lui di facoltosa famiglia di agricoltori, bella ragazza di più umili origini ma assai per bene lei.

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Di Giuliana Molteni   |   06 Marzo 2015
Nessuno si salva da solo: Recensione

Come si cambia (per non morire)

Quando di un grande amore restano solo odio e risentimento, e urla, litigate, cattiverie, dove sono andati a finire i giochi e la passione, l'affetto, la tenerezza dell'innamoramento? Sono svaniti, evaporati, triturati dal fallimento o da qualche parte qualcosa ancora esiste, sotto la scorza dura dell'autodifesa? Cosa può rianimare un grande amore, è possibile ricucire una ferita per sempre sanguinante? Gaetano e Delia si sono conosciuti e subito amati forsennatamente, gran passione fisica, gran bisogno di colmare i troppi vuoti (o i troppi "pieni") di infanzie che hanno lasciato diversi scontenti.

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Di Giuliana Molteni   |   16 Ottobre 2013

Basta un piccolo aiuto
Cosa ci può essere di più umile e fallimentare di un'impresa piccola e per di più meridionale? Costantino, prete spretato senza prospettive, un disoccupato cinquantenne senza professionalità, si vede costretto a fare ritorno al paesello natio. Ma anche lì trova solo problemi: la sorella ha abbandonato il marito, con conseguente scandalo, e l'anziana e severa madre è esasperata dai continui cambiamenti e rifiuta di accettare la conversione del maturo figlio. A Costantino non resta che rifugiarsi nella vecchia casa di famiglia, un faro ormai abbandonato.

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Di Giuliana Molteni   |   11 Dicembre 2012
To Rome With Love Blu-ray: Recensione

Dolci vizi al Foro
Arriva la versione su Blu-ray Warner per To Rome with Love, l'ultima commedia di Woody Allen, film in sala davvero rovinato dal doppiaggio italiano, che aveva "smarmellato" ogni diversità linguistica. Dato che le parti in italiano sono quasi pari a quelle in inglese, si poteva ben distribuire in originale con i sottotitoli, invece che completamente doppiato. Fortunatamente adesso l'edizione per l'homevideo offre l'occasione per recuperare correttamente un film che vale sicuramente una rilassata visione, a patto di essere estimatori del caro Woody e della sua produzione degli ultimi anni: le vette di certi titoli non si raggiungono più, ma ogni tanto qualche piacevole sorpresa la riserva comunque. L'audio è di buona potenza, per essere una commedia di dialoghi, sempre ben dettagliato su tutti i canali, più brillante in inglese, come spesso accade. Buona anche l'immagine, che ripropone le tonalità calde della fotografia originale, dai colori molto saturi, sempre di buona definizione.

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Di Giuliana Molteni   |   29 Novembre 2012

Fuori dalle regole
Una volta si chiamavano alternativi oggi forse antagonisti, anche se non sempre sono persone che si oppongono con violenza all'autorità costituita, spesso cercano solo uno spazio a loro misura nelle pieghe del sistema. Cosimo, italiano, e Nicole, francese, si incontrano durante gli scontri al G8 di Genova e non si lasciano più. Dopo aver vagabondato per la Francia, finiscono a lavorare proprio in quella città per Paolo, un impresario di musica "indipendente", che però fa anche lui ricorso a tecniche "capitalistiche" da caporalato, padre padrone dei suoi collaboratori. Cosimo e Nicole passano un buon momento, si fermano, lui impara un mestiere interessante, trovano una specie di casa per loro, le cose sembrano andar bene. Ma un incidente in cui incorre un immigrato clandestino nel cantiere di Paolo scompagina tutte le carte, mettendo tutti davanti al proprio limite.

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Di Pierfranco Bianchetti   |   20 Settembre 2012
Il rosso e il blu: Recensione

Tra ordine e caos, la scuola italiana d'oggi
Il professor Giovanni Prezioso (Riccardo Scamarcio), giovane motivato supplente di storia e letteratura, prende servizio presso una scuola superiore romana diretta dalla Preside Giuliana (Margherita Buy), dedita al suo ruolo con competenza ma rigida e fredda sul piano personale. Prezioso si trova a dover fronteggiare da subito una classe di studenti apatici e disinteressati, convinto però di riuscire a stimolare in loro un minimo di voglia di apprendimento. Nel corpo insegnate della scuola, non particolarmente brillante, spicca la bizzarra del professor Fiorito (Roberto Herlitzka), un vecchio insegnante di storia dell'arte alle soglie della pensione, letteralmente "scoppiato" che odia ferocemente i suoi allievi, per lui tutti indistintamente mentecatti ignoranti e incapaci di recepire qualsiasi nozione.

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Di Giuliana Molteni   |   18 Aprile 2012

Dolci vizi al foro 
Ci sono vite che sembrano marce trionfali, altre delicati minuetti o appassionati tanghi, anche epiche e drammatiche overture sinfoniche o tragiche romanze di melodramma lirico, e così via a immaginare. Per Woody Allen, almeno nei suoi ultimi film, sono valzerini leggeri e veloci, canzoncine allegre che conducono sulle loro note le ronde esistenziali dei suoi personaggi, in ciascuno dei quali l'autore versa qualcosa di se stesso, delle sue ipocondrie, paranoie, manie, fissazioni, continuando a mettere in scena l'eterna commedia della vita (che commedia per lui è sempre, forse per esorcizzare il momento in cui si muterà in dramma finale). Se in Vicky Cristina Barcelona era la svelta canzoncina di Giulia y Los Tellarini e in Midnight in Paris l'azione scorreva sui valzer da bal musette, qui il tema ricorrente è un arrangiamento di Arrivederci Roma su fisarmonica, mentre in apertura e chiusura c'è Nel blu dipinto di blu, anche in versione bandistica.

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Di Giuliana Molteni   |   03 Febbraio 2012
Se in genere la vita del poliziotto è dura, ancora peggiore è quella di chi si occupa dei più terribili dei reati, quelli contro i minori, abusi sessuali, violenze, sfruttamento, pedofilia online.
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Di www.MovieSushi.it   |   04 Marzo 2010
La normalità: che brutta parola. È una battuta di Mine vaganti, il nuovo film di Ferzan Ozpetek. Ma potrebbe essere il titolo che rappresenta l’intera carriera del regista turco. Che in tutta la sua cinematografia ha sempre cantato il bisogno di libertà e di affermare la propria identità: quella sessuale, ma anche quella artistica, professionale. Al di là di tutto quello che viene considerato “normale”. La storia di Mine vaganti ne è un esempio lampante: Tommaso (Riccardo Scamarcio) torna a casa, a Lecce, da Roma, deciso ad affermare le sue scelte personali. Ha studiato lettere, invece che economia. Vuole fare lo scrittore, e non dirigere il pastificio di famiglia. E amare chi vuole, cioè un ragazzo. Ma proprio mentre sta per fare outing, viene “superato a sinistra” dal fratello Antonio, gay anche lui, che fino a quel momento ha sacrificato identità personale e affetti in nome della famiglia e dell’azienda. Il padre viene colpito di infarto (a tempo di pizzica) e Tommaso, che non se la sente di infierire ancora, è costretto a tenere nascosto il suo vero io.
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