Di Giuliana Molteni   |   29 Marzo 2016
La comune: Recensione

 

La Grande Illusione

Negli anni ’70 un fantasma si aggirava per il mondo occidentale, quello della rivoluzione, politica, sociale, sessuale (perché il personale è politico). Quale strumento sembrava allora più repressivo e nefasto per le vite dei futuri cittadini, più ancora dei governi autoritari? La Famiglia. Hanno allora preso vita tanti progetti, specie nei paesi anglosassoni e nel Nord Europa, importati con scarsa diffusione nel nostro cattolico paese. E forse non è stato un male.

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Di Giuliana Molteni   |   17 Settembre 2015
Via dalla pazza folla: Recensione

Indipendenza o egoismo?

Via dalla pazza folla è un romanzo scritto nel 1874 da Thomas Hardy, autore anche di Tess e Jude, entrambi già trasposti su grande schermo. Anche questo romanzo è già diventato film nel 1915, ai tempi del cinema ancora muto, ha poi avuto una dimenticabile versione per la tv nel '98. Memorabile resta invece la versione fatta nel 1967 da John Schlesinger, interpretata da Julie Christie, Terence Stamp, Alan Bates, Peter Finch, il must del cinema inglese di quei tempi, con addirittura Nicolas Roeg alla fotografia.

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Di Paolo Zelati   |   22 Aprile 2013
Ecco il trailer di The Hunt, il nuovo film di Thomas Vinterberg

Famoso per aver inaugurato il famoso movimento stilistico Dogma 95 grazie al film Festen, Thomas Vinterberg è tornato alla regia con The Hunt, film che ha consentito all'ottore protagonista Mads Mikkelsen di vincere il premio come Miglior Attore al Festival di Cannes dell'anno scorso. 

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Di Giuliana Molteni   |   22 Novembre 2012
Il Sospetto: Recensione

Ama il prossimo tuo
Lucas vive da sempre in un tranquillo paesino della Danimarca, circondato dai suoi amici d'infanzia, in un ambiente in cui si trova del tutto a suo agio. È un maestro d'asilo amatissimo dai bimbi, un uomo disponibile e gentile, anche se sta gestendo una difficile separazione dalla moglie, che osteggia la custodia del figlio adolescente. Anche una nuova love story è all'orizzonte. Tutto bene dunque. Da un giorno all'altro invece lo scenario cambia brutalmente. Una piccina, figlia del suo migliore amico, per una malintesa vendetta del suo piccolo cuore ferito da un modo adulto e indifferente, lo accusa di una molestia. In un attimo il sassolino diventa montagna e, senza avvocati, processi e giurie, Lucas è condannato dal corpo insegnante prima, dai genitori della bimba poi e, a rapidissima macchio d'olio, da tutta la comunità, senza la minima incredulità, senza la necessità di una prova concreta.

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Di www.MovieSushi.it   |   30 Aprile 2009
Riunione di famiglia: Happy Festen? Di comico c'è ben poco.

Thomas Vinterberg torna sul luogo del delitto.

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Di www.MovieSushi.it   |   29 Aprile 2009
Thomas Vinterberg e il lato oscuro della Danimarca
"La naturale continuazione del lavoro che feci dieci anni fa con Festen".
Così Thomas Vinterberg presenta alla stampa il suo nuovo film, Riunione di famiglia - Il lato comico di Festen. "Ma - dice - non so da dove sia uscito questo sottotitolo" per il quale, quindi, dobbiamo ringraziare per l'ennesima volta il consueto, ed inappropriato, lavoro dei titolisti italiani...
"Questa - continua - è la pellicola che avrei girato subito dopo Festen se il successo internazionale di quest'ultimo non mi avesse permesso di viaggiare e sperimentare stili e generi diversi".

È sorprendente pensare che questo «ragazzone» perennemente col sorriso sulle labbra e dalla faccia pulita sia anche il regista che ha lanciato uno degli atti d'accusa più angoscianti e violenti verso l'istituzione familiare e le sue ipocrisie. E, non pago di quanto fatto dieci anni fa, torna ad occuparsi di tali disfunzioni in Riunione di famiglia, storia di padri immaturi e corrotti, di figli balbuzienti puri ed ingenui e della paura di questi ultimi di diventare simili ai loro odiati genitori. "Ma questo e Festen sono due creature diverse" ci tiene a precisare Vinterberg. "Festen raccontava con durezza ed aggressività la ricerca di una vendetta, questo va più verso la luce e la speranza".
Non a caso il regista danese dichiara di essersi ispirato a Fellini e che avrebbe voluto girare il film in Italia se non gli fosse stato sconsigliato a causa dell'assenza di "soldi e finanziamenti, poichè il vostro Primo Ministro Berlusconi ha fatto tabula rasa del cinema..."
Si attende la smentita del nostro presidente del Consiglio, evidentemente «frainteso» quando stabilì i tagli al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo).

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