(Oh baby) It’s a Wild World
Non si può perdere l’edizione su Blu-ray Fox di The Revenant, l’ultimo film di Alejandro Gonzáles Iñárritu, che ha finalmente permesso a Leonardo Di Caprio di vincere l’Oscar (cosa che poteva tranquillamente succedere prima). Per il regista si è trattato del suo secondo Award. L’immagine restituisce con definizione cristallina la splendida fotografia originale del grande Emmanul Lubezki, sia nei primi piani di dettaglio iperrealista, sia negli spettacolari panorami, senza mai un momento di flessione, in ogni circostanza.
La Bella e le Bestie
I gemelli Kray sono stati Signorotti incontrastati del sottobosco malavitoso nella Londra degli anni ’60, in un East End lontano dalle aree più mondane, più turistiche, in una città ancora segnata dal dopo-guerra. Dei due, Reggie era il più strafottente e fascinoso, mondano e imprenditoriale. Ron sotto un aspetto più dimesso nascondeva una natura inquietante, a causa di qualche imprecisato deficit mentale che ne faceva una mina vagante.
(Oh baby) It’s a Wild World
Quale è la molla che fa andare avanti un piccolo fragile essere umano, per quanto venga massacrato dal destino, sballottato dagli elementi naturali, frantumato nel corpo, devastato nell’animo da lutti e tradimenti? Quanto è forte l’istinto di sopravvivenza e può la determinazione dello spirito avere la meglio sulle ingiurie cui è stato sottoposto un corpo? Quando della vita (e a chiamarla vita si faceva già uno sforzo) non è rimasto nulla, tutto è stato portato via e restano solo sangue, fango, escrementi e dolore, fame e gelo e la crudeltà degli uomini e della natura, entrambe ugualmente spietate, non danno tregua, cosa può indurre a non lasciarsi andare, a scivolare via da tanto patimento: una cosa sicuramente, il desiderio di vendetta.
La speranza è un errore
Attesissima esce su Blu-ray Warner l'edizione homevideo di Mad Max, fragoroso successo in sala di pochi mesi fa, da gustare adesso anche in casa, se muniti di un sistema video e audio all'altezza (ormai è indispensabile). Il film, come in sala, è uscito anche su Blu-ray in 3D ma noi qui parliamo della versione in 2D. L'immagine è dettagliatissima, di estrema nitidezza in ogni frangente, dai primissimi piani degli incarnati degli attori ai panorami immersi nella splendida luminosità di Australia e Namibia, luoghi dai paesaggi sterminati dove è stato girato il film.
La speranza è un errore
Da circa 15 anni George Miller (quasi settant'anni) ce l'aveva dentro, questo remake del suo Mad Max, allora presupponendo ancora Mel Gibson come protagonista, dopo il suo Interceptor del '79, film a basso costo dal successo inaspettato, seguito dai due sequel. Sono stati film che hanno dato il via, concettualmente e soprattutto figurativamente, al genere "medioevo barbarico prossimo venturo", più tecnicamente definito post-apocalittico. Finalmente, e non senza ulteriori intoppi, Miller è riuscito a portare sullo schermo una rivisitazione del suo amato personaggio e del suo strabordante universo di morte.
Era meglio morire da piccoli
Si moriva di fame nella Russia stalinista del 1933. Il piccolo Leo come tantissimi altri bambini resta orfano, finisce in un orfanatrofio che è un girone infernale, fugge, viene preso sotto l'ala protettiva di un militare e diventa un eroico combattente contro i nazisti nella Seconda Guerra. Al suo ritorno a Mosca lo attende un posto da capo nei Servizi di sicurezza nazionale, il famigerato MGB, specializzato nella caccia ai dissidenti. Il regime stalinista è al suo massimo (reale) dispiegamento di follia, delazioni, tradimenti, sospetti avvelenano l'anima di tutti costringendo la popolazione a vivere sotto una cappa di opprimente terrore.
Dove cade la goccia
Bob (Tom Hardy) è un brav'uomo, un semplice barista dal cuore troppo tenero con i suoi clienti. Semplice, dimesso, discreto, sembra succube della figura quasi paterna del burbero cugino Marv (James Gandolfini), un tempo padrone del locale, che per debiti ha dovuto cedere ai temibili ceceni. I quali adesso usano quel bar come "punto di consegna" di tutti i soldi sporchi che sono girati nella notte (la caduta dei soldi nel ripostiglio nascosto, The Drop, dà il nome al film in originale, mentre inutilmente esplicito è il titolo italiano).
Girato in Africa da George Miller, regista del film originale, sta per arrivare su grande schermo Mad Max: Fury Road, remake di Interceptor (1979). Il primo trailer, appena arrivato online, è carico d'azione e di momenti bizzarri...
"La differenza tra una volta e mai è tutto"
"Lights will guide you home and ignite your bones and I will try to fix you" cantavano i Coldplay. E questo cerca di fare Ivan Locke, sistemare le cose. Una vita integerrima, amato marito e padre di famiglia, stimatissimo capocantiere impegnato nella costruzione di un grattacielo da record. Ha commesso un solo errore nella vita e lo sta pagando. Ha appena ricevuto una telefonata che gli ha cambiato la vita e mentre guida verso una destinazione alla quale non può sottrarsi, a sua volta telefona e cerca con le molte telefonate di rimediare.
Girato in Africa da George Miller, regista del film originale, sta per arrivare su grande schermo Mad Max: Fury Road, remake di Interceptor (1979). Oggi, online, è comparsa una nuova featurette che ci porta dietro le quinte.