Di Giuliana Molteni   |   26 Novembre 2015
Natale all'improvviso: Recensione

Ogni 26 dicembre

Natale e Festa del ringraziamento, appuntamenti che per gli anglosassoni soprattutto sembrano motivo di infinito stress, per le obbligate odiate reunion con famiglie con le quali non si è chiaramente mantenuto un buon rapporto, dalle quali ci si era allontanati a tutta velocità. Negli USA le famiglie si frantumano e si disperdono nel vaso paese, abitualmente, in modo molto diverso da quanto avviene da noi. Sarà per questo motivo che la loro cinematografia è così ricca di storie di obbligati ritrovi festivi, fonte di rocambolesche avventure (per arrivare in tempo), di problemi culinari, di ambasce esistenziali, di ricordi poco lieti, di imbarazzanti rimpatriate.

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Di Giuliana Molteni   |   02 Aprile 2015
Third Person: Recensione

Vite o storie?

L'amore, l'amore, quante cose fa fare l'amore. Di qualunque genere esso sia. Nel suo ultimo film Paul Haggis mette in scena una ronda di coppie diversamente scoppiate o perlomeno male assortite, triangoli in cui il terzo angolo muta, sfumato o proprio fuori quadro, in cui uomini e donne si macerano variamente. Si tratta di tre storie, di moderato interesse umano quanto a empatia o coinvolgimento, mentre assistiamo al loro evolversi.

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Di Giuliana Molteni   |   23 Ottobre 2014
Third Person: Recensione

Vite o storie?

L'amore, l'amore, quante cose fa fare l'amore. Di qualunque genere esso sia. Nel suo ultimo film Paul Haggis mette in scena una ronda di coppie diversamente scoppiate o perlomeno male assortite, triangoli in cui il terzo angolo muta, sfumato o proprio fuori quadro, in cui uomini e donne si macerano variamente. Si tratta di tre storie, di moderato interesse umano quanto a empatia o coinvolgimento, mentre assistiamo al loro evolversi.

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Di Giuliana Molteni   |   07 Aprile 2014
Lei: Recensione

Una persona nel taschino

"She may be the mirror of my dreams, a smile reflected in a stream". Siamo sempre più connessi ma sempre più solitari, incapaci di rapportarci fisicamente con l'umanità che ci circonda, preferendo sms, facebook o whatsapp alla telefonata, all'incontro dal vivo. Incontrare fisicamente, infatti, conformarsi a un'altra persona, sembra quasi una violazione della privacy. L'umanità si aggira così in un panorama di desolata solitudine, percepita come un'importante affermazione individuale, mentre nell'inconscio dilaga il disagio di vivere.

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Di Giuliana Molteni   |   17 Settembre 2013

Vite extra-ordinarie
Tante sono state le storie di finzione che sotto nomi di fantasia hanno adombrato noti personaggi del mondo delle corse automobilistiche. Ricordiamo i più noti, Gran Prix, Indianapolis, Le 24 ore di Le Mans, Un attimo una vita, Giorni di tuono, il più recenti Driven o la parodia Ricky Bobby (una menzione a parte per il bellissimo documentario Senna). Arriva adesso un film che i nomi li fa, Niki Lauda e James Hunt, la cui rivalità si è protratta lungo i circuiti di vari continenti nel corso degli anni '70, conclusa solo dopo l'incidente di Lauda nel '76 a Nürburgring.

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Di Paolo Zelati   |   18 Luglio 2013
Rush: online il terzo trailer del nuovo film di Ron Howard

E' arrivato online il nuovo trailer (il terzo) di Rush, film con il quale Ron Howard esplora il mondo delle corse automobilistiche. Le immagini sottolineano proprio la velocità di queste gare e l'aggressività necessaria per vincere.

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Di Giuliana Molteni   |   20 Settembre 2012

Scrivete, scrivete, qualcosa resterà
Tre storie inscatolate l'una nell'altra, storie che diventano vite, che diventano parole, che a loro volta determinano nel bene e nel male le vite che saranno raccontate. Clay Hammond, uno scrittore di successo (Dennis Quaid) legge pubblicamente alcune pagine del romanzo che lo ha portato alla celebrità. Narra la storia di Rory Jansen (Bradley Cooper), giovane aspirante scrittore, in attesa di vedere pubblicato il romanzo in cui ha infuso tutto se stesso e le sue aspirazioni. Vive con la bella e amatissima Dora (Zoe Saldana), il padre lo aiuta finanziariamente, pur con lo scetticismo tipico dell'imprenditore nei confronti di un creativo, ma gli editori respingono tutti il suo manoscritto e la crisi sopraggiunge.

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Di Giuliana Molteni   |   12 Settembre 2012
In Time DVD: Recensione

Vivere...non ha prezzo
Valida edizione su DVD Medusa per In Time, interessante metafora dei nostri tempi, proveniente da un autore interessante come Andrew Niccol , già regista di S1mone e Lord of War, oltre che responsabile dello script di The Truman Show. L'immagine è sempre molto definita e nitida, luminosa nella resa della fotografia originale dalle tonalità sature. L'audio in DD 5.1 è potente e sempre ben distribuito su tutti i canali per rendere al meglio dialoghi, ambiente, effetti e musiche. Come extra troviamo uno speciale di 15 minuti, "The Minutes", quasi 13 minuti di scene tagliate e "Mood Piece" una clip musicale riassuntiva del film (2,30'). Da Zardoz a Gattaca da The Island a Freejack e Non lasciarmi, le élite si nutrono per moltiplicarsi e propagarsi nei secoli. Così anche la vita, il tempo che abbiamo a disposizione da quando l'orologio comincia a ticchettare, è per i ricchi, per chi può comprarsi cure, stili di vita, pezzi di ricambio.

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Di Giuliana Molteni   |   02 Aprile 2012
Cowboys & Aliens: Un B Movie di lusso

Noi non siamo soli, non lo siamo mai stati, nemmeno ai tempi della Frontiera, come ci mostra Cowboys & Aliens, anomalo fanta-western. Oggetto cinematografico non identificato, Cowboys & Aliens come film può provocare giudizi diversi, del tutto univoco è invece il giudizio sul Blu-ray Universal, un'edizione davvero di riferimento. L'immagine è di spettacolare definizione, con contorni precisi e dettagliatissimi anche negli sfondi, nella resa fedele della luminosa fotografia del blasonato Matthew Libatique, dai colori vivaci ma naturali, che vela di una leggera grana le sequenze in flashback. Spettacolare l'audio, il DTS HD Master Audio originale esplode in ogni minimo dettaglio, nella costante resa panoramica della scena. Si difende bene però anche la traccia italiana, in DD 5.1, perché l'audio è un elemento indispensabile per un film che vive di effetti, nelle sue numerosissime scene d'azione, fra sparatorie umane e aliene, cavalcate, esplosioni, senza mai togliere nitidezza ai dialoghi.

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Di Paolo Zelati   |   14 Ottobre 2011
Cowboys and Aliens: La conquista del West
 Arizona, 1873. Un uomo (Daniel Craig) si sveglia in mezzo al deserto assolato e si accorge di essere preda di una totale amnesia; l’unico segno identificativo consiste in uno strano bracciale elettronico che si ritrova al polso. Confuso e dolorante (è ferito al fianco), l’uomo riesce ad arrivare nella cittadina di Absolution dove lo sceriffo locale(Keith Carradine) lo ferma e gli annuncia che il suo nome è Jake Lonergan e che è ufficialmente ricercato dalla legge. L’uomo capirà presto che la cittadina è governata dal ricco proprietario terriero Woodrow Dolarhyde (Harrison Ford), il quale sembra aver un vecchio debito con Jack. Ma, mentre i due uomini si affrontano, dal cielo arrivano delle astronavi che rapiscono buona parte della cittadinanza. In questo frangente Jack capisce che il braccialetto che indossa è di provenienza aliena. Viste le circostanze, Dolarhyde e Lonergan mettono da parte le divergenze ed organizzano un squadra che si mette alla ricerca della base aliena: la misteriosa Ella Swenson (Olivia Wilde), Nat Colorado (Adam Beach) braccio destro di Dolarhyde, lo sceriffo Taggart, suo nipote Emmett (Noah Ringer) e Doc (Sam Rockwell) fanno parte di un missione che si dimostrerà fondamentale per la sopravvivenza della razza umana.
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