Di Giuliana Molteni   |   07 Aprile 2014
Lei: Recensione

Una persona nel taschino

"She may be the mirror of my dreams, a smile reflected in a stream". Siamo sempre più connessi ma sempre più solitari, incapaci di rapportarci fisicamente con l'umanità che ci circonda, preferendo sms, facebook o whatsapp alla telefonata, all'incontro dal vivo. Incontrare fisicamente, infatti, conformarsi a un'altra persona, sembra quasi una violazione della privacy. L'umanità si aggira così in un panorama di desolata solitudine, percepita come un'importante affermazione individuale, mentre nell'inconscio dilaga il disagio di vivere.

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