La banalità del Male
Primi anni ’80, la dittatura argentina è agli sgoccioli. L’arzilla Famiglia Puccio (nome vero, è storia, raccontata anche nella serie tv argentina Historia de un clan) da anni campa alla grande grazie alle connivenze del capofamiglia Arquimedes con il sistema. Ma non sono più i bei tempi andati e gli appoggi cominciano a mancare.
Il mondo in tasca
Imperdibile, per chi abbia amato il film al cinema e soprattutto per chi lo abbia perduto, esce l’edizione Universal per l’homevideo di Steve Jobs, per molti un santone, un guru, un ispiratore, per altri una specie di Satana che ha avviluppato l’umanità nei cavi dei suoi Mac, dei suoi iPhone.
Vavá, Didì, Pelé
Edson Arantes do Nascimiento, soprannominato Dico dai genitori, noto al mondo come Pelé, è stato un calciatore leggendario. Rappresentante di quel “bel gioco” che fa la felicità degli stadi, in tutto ha realizzato 1283 gol in 1366 partite e collezionato 92 presenze internazionali. È riuscito perfino nell’impresa di rendere popolare il calcio negli USA. Considerato da Time una delle venti persone più importanti del XXI secolo, nominato dalla FIFA “Il giocatore del secolo”, ha ricevuto il pallone d’oro alla carriera, creato appositamente per lui.
Le ombre del Sistema
Nel 2008 a Pittsburgh operava il preparato e puntiglioso medico di origine nigeriana Bennet Omalu, un neuropatologo forense plurilaureato, attivamente impegnato nella costante costruzione del suo “Sogno americano”, da bravo emigrato con permesso di studio in attesa di cittadinanza. Per caso, per puro caso, è di servizio quando si deve effettuare l’autopsia sul cadavere di un devastato ex grande campione di football, finito a vivere, solo cinquantenne, come un barbone a causa dei suoi presunti problemi psichiatrici.
I tempi sono cambiati
Nel 1936 a Berlino, nel momento del massimo fulgore del regime nazista si sono tenute le undicesime Olimpiadi. Nell’intenzione di Hitler, dovevano diventare un forte strumento di propaganda degli ideali di superiorità della razza ariana. Leni Riefenstahl chiamata a riprendere il tutto, realizzerà nel ’38 il suo capolavoro, Olympia. Di lì a tre anni la Germania avrebbe invaso la Polonia e sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale. Negli Stati Uniti il Comitato Olimpico era spaccato fra chi caldeggiava la partecipazione americana (Avery Brundage – Jeremy Irons, che diventerà comunque Presidente del Comitato Olimpico dal ‘52 al ‘72), e chi invece propendeva per il boicottaggio (Jeremiah Mahoney – William Hurt).
Madness is in the Air
Chi è Marco Mazzoli e perché si parla di lui? Chi è per avere meritato, a soli 43 anni, un film su di lui, personaggio del quale non sappiamo quale sarà l’evoluzione e quindi il reale “peso storico”? Mazzoli è l’intrattenitore radiofonico, il DJ insomma, che nel 1999 si è inventato lo Zoo di 105, programma di culto per molti, aborrito da altrettanti, in cui, affiancato da vari altri personaggi cresciuti alla sua ombra, si è divertito a scandalizzare i benpensanti (che non si capisce perché lo ascoltassero), deliziando quanti si sentivano partecipi di una trasgressiva rottura delle regole, accontentandosi di un po’ di scorrettezza politica.
Wouldn’t it Be Nice..
C’è bisogno di dire che Brian Wilson è uno dei Fratelli Wilson, più noti come Beach Boys, autore di quei pezzi che hanno segnato un’epoca, colonna sonora per surfisti e spiagge californiane (anche se, come dirà Brian stesso, lui e i fratelli non sono mai stati surfisti e ai surfisti le loro canzoni non piacevano)? Ma quello era l’immaginario più superficiale a loro legato, le bionde e abbronzate California Girls in bikini, le tavole colorate per solcare le onde come in Un mercoledì da leoni e Point Break, cosa di più mitico?
They had a dream
Ottima occasione l’uscita su Blu-ray Universal per recuparare Straight Outta Compton, prodotto fra gli altri da Dre e Ice Cube, documento importante di un passaggio storico che non riguarda solo la musica ma anche la società americana, un film che unisce Fuck the Police, Rodney King e Boyz n the Hood alla situazione attuale.
Una donna dentro un uomo
Nel 1926 a Coopenhagen Einar e Gerda Wegener sono una bella copia felice, paesaggista stimato e scenografo lui, originale ritrattista/illustratrice lei. Gerda è anche un’innamorata moglie, complice e spregiudicata, che casualmente fa scoprire al giovane marito il piacere di indossare abiti femminili e lo asseconda in un gioco del tutto lecito, soprattutto nel loro trasgressivo ambiente artistico.
La lotta per libertà non è un pranzo di gala
Negli anni seguenti la Seconda Guerra Mondiale, negli Stati Uniti era montato un clima di isterismo di massa nei confronti del “pericolo rosso”, delle influenze comuniste nella società, ben orchestrato da chi ha sempre interesse a mantenere elevato il livello di intolleranza della pubblica opinione, a indirizzarla verso un “nemico” preciso. Grandi eventi storici erano complici, a parte l’atteggiamento stesso dell’Unione Sovietica pre-Kennedy: la costruzione del Muro di Berlino; la sperimentazione atomica dell’Urss; la rivoluzione cinese maoista; la guerra in Corea; i numerosi casi di spionaggio che affollavano le cronache (clima appena narrata da Spielberg nel suo Il ponte delle spie).