La banalità del Male
15 aprile 2013, a Boston fra il pubblico che assiste alla storica maratona, scoppiano due bombe artigianali ma non per questo meno devastanti. I morti sul posto sono miracolosamente solo tre (di cui un bambino di otto anni), ma ci sono 264 feriti, dei quali molti subiranno tragiche mutilazioni (un poliziotto sarà ucciso in seguito). Oggi Peter Berg insieme a Mark Wahlberg (di nuovo insieme dopo Lone Survivor e Deepwater Horizon) ci racconta quelle drammatiche quattro giornate, che si sono concluse con l’uccisione di uno degli attentatori e la cattura dell’altro.
Lasciarsi per ripigliarsi
E’ tutta questione di prospettive, che ci si trovi sdraiati sul lettino di uno psicanalista o sul tappetino di una palestra, la visione della vita è ben diversa. Elia è un ricco psicanalista ebreo, avaro negli affetti come nelle questioni finanziarie, afflitto da abbondante dose di spleen, che passa la vita accoccolato sulla sua poltrona abbuffandosi di dolci mentre finge di ascoltare i suoi pazienti, che è incapace di curare.
Dal Giappone con nostalgia
Un gruppetto di diversamente emarginati, di ragazzi in crisi con la famiglia, con la società (ma blandamente), diversamente “colorati” (ah, il melting pot!), si trova coinvolto in un antichissimo conflitto che riporta in vita una perfida strega, Rita Ripulsa, che fin da ere preistoriche vuole dominare la Terra. A ostacolare il suo piano c’è solo Zordon rimasto però intrappolato nei circuiti della sua astronave, che viene casualmente portata alla luce dal gruppetto di ragazzi.
Se non lo sai, sallo
In fondo siamo qui a farci raccontare la storia di due uomini, due migliori amici fin da piccini, che hanno diviso tutto dall’adolescenza. Poi è arrivato l’amore per la stessa donna a dividerli. Tanti, tanti anni dopo, ormai ultra-quarantenni, si ritrovano insieme a insegnare nello stesso liceo, Ernesto è un burbero insegnante di lettere alquanto trombone, Filippo un insegnante di matematica superficiale e vanesio.
Città delle stelle, è per me che stai brillando?
Come finiva Pretty Woman, compendio di ogni favola a lieto fine? “Questa è Hollywood, la terra dei sogni. Alcuni si avverano, altri no. Ma voi, continuate a sognare…”. Perché non si può rifare oggi un musical, genere che ha certo raggiunto vette definite inarrivabili con personaggi come Fred Astaire, Gene Kelly o Vincent Minnelli, solo per citare il più lontano passato (non dimentichiamo gente come Jacques Demi e Bob Fosse)?
L'assordante silenzio di un dio
Sulla metà del 1600 due giovani missionari gesuiti, Padre Rodrigues (Andrew Garfield) e Padre Garupe (Adam Driver) partono dal Portogallo alla volta del lontanissimo Giappone, alla ricerca del loro maestro spirituale, Padre Ferreira (Liam Neeson), inghiottito da un paese in cui la penetrazione religiosa da parte di altre nazioni era avversata e perseguita con inusitata durezza.
Liberi mai
Di sogni si può vivere, per un sogno si può lottare e morire, e se quel sogno tale permane, qualcosa forse resterà a non rendere vana la fatica, le sofferenze di chi lo aveva sognato. Liricamente questo si può dire di Newton Knight, personaggio realmente esistito, la cui vita viene ripercorsa nel film Free State of Jones, che definiremmo di impegno civile più che di intrattenimento.
Someone’s Watching Over Me
Tutti al mondo hanno qualcuno da accudire, da aspettare, da abbracciare, da amare, con cui ridere, scherzare, fare sesso. Tutti tranne l’infelice Rachel (Emily Blunt), ragazza devastata dal tradimento e dal conseguente abbandono del marito. Ormai alcolizzata e disoccupata, passa le sue giornate a fare avanti e indietro sui treni che collegano gli eleganti sobborghi in cui viveva con la vicina città.
Madonna-Mussolini: zero a zero
Capita ogni tanto di porsi il retorico interrogativo: come siamo finiti così? Francesco Diliberto aka Pif con il suo secondo film, cerca una risposta, per capire, per spiegare una parte importante della nostra storia, che tanti pesantissimi riflessi ha avuto sul nostro sviluppo come paese civile (se una pianta ha radici malate, crescerà asfittica, deforme, malaticcia). Come in La Mafia uccide solo d’estate, Pif la prende alla lontana e la sua narrazione ha un approccio sentimentale, nel senso che la storia, anche quella con la S maiuscola, gira intorno alle vicende di piccole persone, ai loro affetti, ai loro principi, ai loro sacrifici. E ai loro errori.
Sognano la California
L’estate è momento di rottura con gli schemi, di fuga, di cambiamento (anche se momentaneo) e, in particolare se si è giovani, di conoscenza, di esplorazione, di trasgressione. In generale le estati fanno bene anche quando sembrano far male. Ciascuno avrà la sua da ricordare (speriamo per lui), Gabriele Muccino nel suo ultimo film made in Italy ce ne racconta una sua, supponiamo arricchita da elementi di fantasia, con un cast misto italo/americano, perché dei quattro protagonisti due, Marco e Maria, sono italiani e due, Matt e Paul, sono americani.