Una notte con la regina: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   08 Aprile 2016
Una notte con la regina: Recensione

 

Pretty in Pink

Esiste una credenza popolare per cui i soldi non portano sempre la felicità, forse certe volte troppi soldi costituiscono un impegno difficile da gestire. Figurarsi se parliamo di casati reali, dove potere e ricchezza si associano a doveri di rappresentanza tali da strangolare la vita. Esemplare caso di questa categoria è universalmente Lady Diana, la principessa triste per antonomasia (chiaro che a fare questo discorso a una commessa che campa a stento con 800 euro al mese si rischia l’insulto).

Il cacciatore e la Regina di Ghiaccio: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   08 Aprile 2016
 Il cacciatore e la Regina di Ghiaccio: Recensione

 

Cold Cold Heart

Avendo da tempo capito che un “cattivo” ben scritto ha molto più appeal di qualunque “buono”, molti personaggi fin qui negativi vengono rimessi in scena indagando sulle origini del loro “male”. Esempio clamoroso è stata l’ultima Maleficent e anche la Regina Grimilde di Biancaneve, rinominata Ravenna, era piaciuta, donna ferita in un mondo che gira sulle regole degli uomini, di cui i maschi avevano disposto cinicamente.

Victor - La vita segreta del Dottor Frankenstein: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   06 Aprile 2016
Victor - La vita segreta del Dottor Frankenstein: Recensione

 

Tuoni, fulmini e saette

Appena reduci dal trattamento operato da Bernard Rose, con il suo mostro di Frankenstein contemporaneo trash e horror, arriva un film che assume principalmente il punto di vista del creatore Victor Frankenstein e del suo aiutante, il mitico Igor Strausman (dimentichiamoci Marty Feldman ovviamente). In questa versione, scritta dal Max Landis di Chronicle, Igor è un povero gobbo senza nome, mostriciattolo in un circo di freaks, abituato a subire ingiurie di ogni tipo, che viene liberato e rapidamente riportato alla normalità dal giovane, geniale, iperattivo Dottor Frankenstein.

Veloce come il vento: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   06 Aprile 2016
Veloce come il vento: Recensione

 

La vita va veloce

Siamo nel circuito di gare Gran Turismo, figlio di un dio minore rispetto alla Formula 1, i soldi girano ma non sono paragonabili all’altro ambiente, i media nazionali se ne occupano pochissimo, si vince per la sopravvivenza della scuderia e guai a danneggiare l’auto. E la gloria è effimera. Eppure si corre e forte e si rischia la vita lo stesso. La diciassettenne Giulia, con la velocità nel sangue, corre da quando era piccolissima ed è una vera promessa. Resta sola con il piccolo fratellino e per legge deve accettare la “tutela” legale del fratello Loris, un ex campione di corse finito malissimo, un randagio drogato che vive con una peggio di lui in una lurida roulotte.

Race: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   01 Aprile 2016
Race: Recensione

 

I tempi sono cambiati

Nel 1936 a Berlino, nel momento del massimo fulgore del regime nazista si sono tenute le undicesime Olimpiadi. Nell’intenzione di Hitler, dovevano diventare un forte strumento di propaganda degli ideali di superiorità della razza ariana. Leni Riefenstahl chiamata a riprendere il tutto, realizzerà nel ’38 il suo capolavoro, Olympia. Di lì a tre anni la Germania avrebbe invaso la Polonia e sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale. Negli Stati Uniti il Comitato Olimpico era spaccato fra chi caldeggiava la partecipazione americana (Avery Brundage – Jeremy Irons, che diventerà comunque Presidente del Comitato Olimpico dal ‘52 al ‘72), e chi invece propendeva per il boicottaggio (Jeremiah Mahoney – William Hurt).

On Air: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   01 Aprile 2016
On Air: Recensione

 

Madness is in the Air

Chi è Marco Mazzoli e perché si parla di lui? Chi è per avere meritato, a soli 43 anni, un film su di lui, personaggio del quale non sappiamo quale sarà l’evoluzione e quindi il reale “peso storico”? Mazzoli è l’intrattenitore radiofonico, il DJ insomma, che nel 1999 si è inventato lo Zoo di 105, programma di culto per molti, aborrito da altrettanti, in cui, affiancato da vari altri personaggi cresciuti alla sua ombra, si è divertito a scandalizzare i benpensanti (che non si capisce perché lo ascoltassero), deliziando quanti si sentivano partecipi di una trasgressiva rottura delle regole, accontentandosi di un po’ di scorrettezza politica.

Love & Mercy: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   01 Aprile 2016
Love & Mercy: Recensione

 

Wouldn’t it Be Nice..

C’è bisogno di dire che Brian Wilson è uno dei Fratelli Wilson, più noti come Beach Boys, autore di quei pezzi che hanno segnato un’epoca, colonna sonora per surfisti e spiagge californiane (anche se, come dirà Brian stesso, lui e i fratelli non sono mai stati surfisti e ai surfisti le loro canzoni non piacevano)? Ma quello era l’immaginario più superficiale a loro legato, le bionde e abbronzate California Girls in bikini, le tavole colorate per solcare le onde come in Un mercoledì da leoni e Point Break, cosa di più mitico?

La comune: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   29 Marzo 2016
La comune: Recensione

 

La Grande Illusione

Negli anni ’70 un fantasma si aggirava per il mondo occidentale, quello della rivoluzione, politica, sociale, sessuale (perché il personale è politico). Quale strumento sembrava allora più repressivo e nefasto per le vite dei futuri cittadini, più ancora dei governi autoritari? La Famiglia. Hanno allora preso vita tanti progetti, specie nei paesi anglosassoni e nel Nord Europa, importati con scarsa diffusione nel nostro cattolico paese. E forse non è stato un male.

Desconocido – Resa dei conti: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   29 Marzo 2016
 Desconocido – Resa dei conti: Recensione

 

La gogna del bancario

Come si può arrivare a far pentire un bancario? Uno di quei solerti funzionari che per guadagnarsi stipendio e premi di produzione piazzano azioni che non valgono nulla, titoli-spazzatura ad apparente alto rendimento ma a massimo rischio senza dirlo, propongono investimenti arrischiati a gente che si fida del prolungato rapporto intessuto con loro?

Land f Mine – Sotto la sabbia: Recensione

Di Giuliana Molteni   |   24 Marzo 2016
Land f Mine – Sotto la sabbia: Recensione

 

La Mia Terra

Cosa si fa quando dopo un conflitto ci si trova il proprio amato paese disseminato di mine, arma di distruzione vile, subdola, capace di stermini crudeli e indiscriminati anche anni e anni dopo la fine di quel conflitto? Si prende gente che appartiene al gruppo che le ha installate e nel frattempo ha perso quella guerra, e la si manda a rastrellare centimetro per centimetro l’area interessata, per rimuoverle. Ne moriranno tanti? Pazienza, se lo meritano.