La Terrorista Riluttante
Chi danza nell'ombra più di un traditore, di una spia? Il titolo originale del film di James Marsh è infatti Shadow Dancer e starà allo spettatore decidere quale dei protagonisti sia il "danzatore solitario" del titolo. Siamo nel 1993 a Belfast, sull'orlo dell'accordo che avrebbe sancito la fine della guerra civile che insanguinava Inghilterra e Irlanda dal 1922. Colette (Andrea Riseborough), vedova con figlioletto, sorella di "soldati", un'infanzia già devastata dal conflitto, sembra non avere altra chance che sottomettersi all'IRA e diventare terrorista anche lei (o patriota, come al solito i punti di vista sono almeno due). Viene arrestata dall'MI5 dopo un mancato attentato e costretta a collaborare con i Servizi segreti. Altrimenti la attendono almeno 25 anni di carcere durissimo con conseguente perdita del figlioletto, già orfano "di guerra".
Buoni/cattivi
Una ragazzina di 12 anni viene brutalmente ammazzata. Delle indagini si occupano due detective, Joe e Chrissie, due fratelli molto legati da un'infanzia traumatica a causa del padre, ex poliziotto violento, personaggio troppo ingombrante, vero ineludibile convitato di pietra delle loro vite. La pressione è forte, la madre della ragazzina, l'opinione pubblica, la stampa incalzano, tutti esigono il colpevole. I sospetti si indirizzano verso Jason, un condannato per reati sessuali, ora in libertà, dedito alla religione nell'agognata espiazione dei propri riconosciuti peccati. Ma non ci sono prove e deve essere rilasciato, su volontà di Robert, un collega ortodosso e scrupoloso.
Playing by heart
L'angolo al centro di una circonferenza ha 360 gradi. Un girotondo si muove in cerchio e un cerchio è anche più melodrammaticamente quello della vita. Proprio 360 è il titolo originale del nuovo film di Fernando Meirelles, regista dall'esordio folgorante con City of God, Oscar nel 2004, che dopo The Constant Gardner e Blindness, ci propone una versione del nuovo millennio di Girotondo, la famosa opera di Arthur Schnitzler, già ispiratrice di Cecil B. De Mille e Stanley Kubrick, portata sullo schermo da Roger Vadim e Max Ophüls.
Quel che resta della rappresentazione
Si diventa vecchi come si è vissuto e le passioni non muoiono mai. L'azione si svolge in una lussuosa casa di riposo, immersa nella splendida campagna inglese, dove gli ospiti sono tutti artisti. Le carriere non hanno favorito le vite sentimentali e molta è la solitudine, che però i sempre attivi vegliardi riempiono con la stessa arte che ha occupato tutta la loro esistenza vagabonda, pur fra piccole beghe, dispetti, invidie e rancori "teatrali". Per organizzare la recita annuale con cui raccogliere fondi per la villa, il vanesio ed egocentrico ex direttore artistico (Michel Gambon) cerca di reclutare fra gli ospiti un quartetto d'eccezione per eseguire il Rigoletto.
Grandi sentimenti
Grandi speranze è un romanzo scritto da Charles Dickens intorno al 1860, che ha avuto circa 250 adattamenti sul palcoscenico e sullo schermo. Si fa rientrare nella categoria "bildungsroman" in quanto segue le avventure del protagonista dalla giovane età alla maturità. Con gli occhi di oggi sembra un gran romanzo d'appendice, con il consueto avvicendarsi di ingiustizie e sofferenze, fino alla catarsi finale in cui tutti i conti tornano, il malvagio paga il fio, i buoni ricevono il loro premio, mentre qualcuno muore, anche fra i buoni. In Great Expectations avremo così grandi aspettative ma anche grandi patimenti, grandi fraintendimenti, grandi dolori, grandi soprusi. E sul filo di lana, un lieto fine, almeno per alcuni. Il ragazzino Pip vive un'umile esistenza nella famiglia che lo ha adottato dopo la morte dei genitori. Dato che è un bravo ragazzino, aiuta un misero evaso che però viene prontamente catturato.
La Diva e il ragazzo
Su Marilyn Monroe tutto è stato ormai raccontato, dai suoi film e dalle biografie, dagli ex mariti e dagli amanti di un giorno o di un'ora, dagli specialisti di gossip a tutti quelli che hanno fatto parte del suo entourage, lucrando abbondantemente sulla loro contiguità e conoscenza, vera o esibita come tale, di un personaggio cui la tragica morte ha dato fama eterna. Qui ci viene raccontata una parentesi poco nota, un episodio accaduto in Inghilterra nel 1956: Colin Clarke è un ragazzo di estrazione alto-borghese disposto a ogni sacrificio pur di entrare nel dorato mondo del cinema, che lavora come assistente tuttofare e sarà incaricato di occuparsi dei rapporti fra la protagonista del film, i suoi assistenti e il set. Sarebbe solo una storia di formazione, quella di un ragazzo alle prime armi nel lavoro e nella vita, se non fosse che quel set ospita Laurence Olivier, il massimo attore inglese di quegli anni, che sta girando Il principe e la ballerina, di cui è anche protagonista, e soprattutto lei, Marilyn, che aveva 30 anni e già tre matrimoni alle spalle, allora al massimo della sua luminosità, prossima a farsi inghiottire dalle sue tenebre personali.
Risalire la corrente
La pesca con la mosca metafora di un metodo di vita, se non addirittura Lo zen e l'arte della pesca con la mosca. Dopo In mezzo scorre il fiume, nuovamente questo tipo di attività (da alcuni definita sportiva) cambierà la vita di tutti coloro che il destino si divertirà a radunare intorno a quella canna da pesca, nel raggio d'azione delle morbide evoluzioni della lunga lenza. Per migliorare la propria immagine, dopo l'ennesima "strage per caso" compiuta in Medio Oriente, il vice Ministero degli Esteri inglese, la volitiva e cinica Patricia, Kristin Scott Thomas, decide di dare supporto a un progetto all'apparenza folle. Un ricchissimo sceicco arabo (Amr Waked) ha intenzione di ricreare nel suo Yemen un paesaggio naturale tale da poter accogliere i salmoni scozzesi, della cui pesca lo sceicco, un personaggio ortodosso ma illuminato, è un grande appassionato.
Balla che ti passa
Dopo il successo del precedente Street Dance 3D dell'anno scorso, i due registi Max Giwa e Dania Pasquini hanno messo in cantiere un secondo episodio, forti del gradimento dimostrato dal pubblico. Che ha spesso in effetti apprezzato questo genere di film, che cuciono banali trame centrate sui temi amore-riscatto, mentre si trascinano lungo allenamenti e vari contest per arrivare alla solita sfida finale di un gruppo di "ballerini da strada" specialisti di particolari tipi di danza moderna. Anche se è improprio definire "danza" le "mosse" di breaking, docking, popping, jerking, tutting, b-boynig di cui sono composte le coreografie che somigliano però sempre più a numeri ginnico-musicali su base hip hop-rap-house che a balletti, anche a causa del montaggio troppo spezzettato.