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Il festival cinematografico veneziano ci consegna l'ultima fatica del giovane talentuoso regista danese come fosse un regalo prezioso, tenuto nascosto per trent'anni a maturare, come il buon vino. Una pellicola che ha tutto il sapore 80's, a partire dal font usato per i titoli, per confermarsi nella scelta delle note di sottofondo, che rimbalzano sulle luci dei semafori di una Los Angeles ancora una volta scenario prediletto nel raccontare la solitudine. Questa alienazione riecheggia costante nell'intera cinematografia di Refn, cosí come di Lynch e di Fuqua prima di lui. Un forte senso di rarefazione, fin dalla prima splendida sequenza di immagini, intensificata notevolmente dalla scelta della luce che veste i personaggi di uno stile quasi caravaggesco.
Sebbene lo scorso anno non si faceva che parlare di un ritorno di Luc Besson al suo primo amore, parliamo della science-fiction ovviamente (che andate a pensare?!), il suo prossimo lavoro smentisce del tutto quelle voci. Infatti il regista, produttore e sceneggiatore francese decide di tornare sul grande schermo con una storia che racconta la vita dell'attivista politica birmana Aung San Suu Kyi, interpretata da Michelle Yeoh nel suo The Lady.
Noi ve le proponiamo di seguito e vi rimandiamo alla scheda del film per tutte le altre notizie.
Ma procediamo con ordine. Per quanto riguarda il sequel del film uscito nel 2009, ora che cast e reparto regia sono decisi, si sta provvedendo alla scelta delle location, cosa che vorrebbe significare che l'inizio della produzione partirà a breve. Insomma il cast e l'intera produzione sono lì con il piede sulla linea del via, che fremono per buttarsi in questa nuova avventura.