Di www.MovieSushi.it   |   10 Febbraio 2010
Un sobborgo londinese in un'Inghilterra post-guerra e pre-Beatles, una ragazza brillante è divisa tra l'impegno nello studio per un posto ad Oxford e la sensuale attrazione per un uomo più grande di lei.
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Di www.MovieSushi.it   |   04 Febbraio 2010
Bello il film, ma il libro era un’altra cosa. Chi non ha mai pronunciato, o sentito pronunciare, una frase di questo tipo? Il rapporto tra letteratura e cinema è complesso. Il cinema ha bisogno di grandi storie per produrre immagini. Ma a volte le immagini rischiano di non essere all’altezza di quello che le parole dei libri hanno scatenato nella nostra immaginazione. Ci sono film che tradiscono i libri. Altri che, raramente, migliorano quello che troviamo sulla pagina scritta. Nel caso di Nick Hornby, scrittore inglese, il rapporto tra letteratura e cinema sembra però semplicissimo. Ogni volta che un suo libro arriva sullo schermo le cose sembrano, come per incanto, andare a posto. I suoi libri sembrano scritti apposta per essere portati sul grande schermo, è vero. Ma Hornby è stato anche fortunato negli adattamenti che sono capitati alle sue storie. O ha scelto bene a chi concedere i diritti. Si pensi a un altro grande scrittore contemporaneo, Brett Easton Ellis, e alla difficoltà con cui sono stati adattati i suoi libri per il cinema.
Postato in Cinema
Di www.MovieSushi.it   |   02 Febbraio 2010
An Education: L'amore secondo Nick
An Education. Un’educazione. Ma di che tipo di educazione stiamo parlando? Siamo a Londra, nel 1961, e la sedicenne Jenny studia per essere ammessa all’Università di Oxford, mentre nella sua camera sogna una vita eccitante con le canzoni di Juliette Greco, che significano fascino, esotismo, fuga. Un’evasione da una vita grigia e un po’ piatta, che avviene grazie all’incontro a sorpresa con David, trentenne affascinante che la corteggia, iniziandola alla vita, tra mondanità, concerti, cultura e sesso. Un’educazione allora significa educazione alla vita, educazione sessuale. Un titolo che suona beffardo e ironico, se riferito al contrasto tra questa educazione e quella ufficiale, quella scolastica, così noiosa e poco affascinante agli occhi di ogni adolescente. Quell’educazione che ogni giovane sopporta un po’ a fatica, in un momento della propria vita in cui sente il bisogno di un’altra istruzione, quella alla vita che non si impara a scuola.
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