Il mondo delle favole
Sempre stata dura la vita dei divi di Hollywood e di chi si occupa dell’industry. Oggi abbiamo Internet, con i cellulari in mano di chiunque a violare la privacy delle celebrity. Prima c’erano i paparazzi scatenati per vendere lo scatto pruriginoso ai giornaletti di gossip ricattatorio. E prima ancora c’era il Codice Hays, che vigilava feroce sulla condotta degli appartenenti all’ambiente, sulla loro morale, in attesa del maccartismo che si sarebbe abbattuto sui demonizzati “comunisti”.
Per aspera...
Bella edizione su Blu-ray Universal per Everest, la tragica storia vera di una spedizione sul "Tetto del mondo". Il video è di clamorosa nitidezza, ogni dettaglio è minutamente restituito, nei primi piani e negli infiniti panorami, in qualunque condizione di luminosità. La resa delle tonalità originali è perfetta, con le colorate carovane umane in contrasto con le fredde (anche quelle) tinte dello scenario naturale. L'audio italiano è in DD 5.1, soddisfacente pur nei limiti della sua codifica.
Per aspera...
La sfida fa parte della natura umana, andare sempre più avanti, più in alto, sempre oltre, esplorare le foreste, scalare le vette, solcare gli oceani, scandagliare gli abissi, sfidare la fisica, incrementare record, mettere piede sulla Luna, investigare l'atomo. Fa parte della nostra natura perché favorisce l'evoluzione, si dice. Ma anche la Natura, come gli Dei, ride, quando l'uomo fa i suoi piani, specie se la riguardano. E sembra che di recente rida di più perché l'uomo civilizzato è convinto che la sua tecnologia lo metta al riparo dalle conseguenze di eventuali sue manchevolezze, capace di rimediare agli errori che possa commettere nella sua fallibilità.
Per me si va nella città dolente
Gli Stati Uniti del Messico sono una nazione a governo democratico, quattordicesimi fra gli stati mondiali quanto a superficie del paese, con una popolazione di circa 118 milioni di persone. In realtà il Messico sembra essere una provincia all'interno della Nazione del Narcotraffico, stato nello stato con un bilancio inimmaginabile, che si governa con pugno ferreo, dove chi osa sgarrare finisce macellato e appeso a un ponte come pubblico monito.
Vivere e morire a S. C.
Torna Robert Rodriguez con la sua città del peccato che imputridisce le anime: Sin City, città senza speranza, piena di sogni infranti, la trasposizione del famoso fumetto di Frank Miller, che questa volta ha collaborato anche alla regia. Nel Blu-ray pubblicato da Key Films/CGHV sono presenti sia la versione in 3D che quella in 2D, di cui qui parliamo. L'immagine restituisce tutta la contrastata, particolare fotografia originale, con un perfetto equilibrio del bianco e nero macchiato dalle consuete chiazze di acceso colore.
Paura e delirio a Gordita Beach
Solo Paul Thomas Anderson poteva fare un film tratto da un romanzo di Thomas Pynchon. Ma a quale pubblico, a quanto pubblico oggi può interessare un film tratto da Pynchon, a chi quindi è indirizzato questo film? Mai come in questo caso lo spettatore medio dovrebbe essere avvisato su quale sia l'origine letteraria della sceneggiatura, perché Vizio di forma non si può guardare a prescindere, perché a prescindere può risultare assurdo, fastidioso, noioso (anche perché dura 150 minuti).
Vivere e morire a S. C.
Torna Robert Rodriguez con la sua città del peccato che imputridisce le anime. E torna tutto il suo immaginario, tornano le pupe sanguinarie, dai corpi scoperti e dalle anime segrete, sante e puttane, vittime e carnefici di un mondo dove il potere è degli uomini e bisogna adeguarsi o lottare. Tornano gli eroi sbagliati dal cuore più nobile di mille cavalieri, e i potenti di sadica impunita ferocia, nell'orgia visionaria di Robert Rodriguez infatti c'è posto solo per caratteri eccessivi.
E' appena stato diffuso il primo poster/teaser ufficiale per Sin City 2, intitolato A Dame to Kill For. L'attesissimo sequel diretto da Robert Rodriguez è tuttora in fase di post produzione e dovrebbe uscire il 22 agosto 2014.
La crudele morale di una nera favola
Prendere una storia già messa in scena, rifarla a proprio modo riadattandola al proprio stile (rispettando, non copiando): operazione più che legittima, di remake, di riletture, la storia del cinema è piena. Ma questa volta il tasto è particolarmente sensibile perché alla sua uscita il film originale aveva scosso molti spettatori, diventando un cult. Sappiamo altrettanto bene però che il pubblico americano non ama andare a vedere film stranieri sottotitolati, tranne qualche raro cinefilo.
Per coloro che hanno visto il film originale diretto da Park Chan Wook, la trama di Oldboy non sarà certo una sorpresa. La cosa interessante sarà scoprire come un regista completamente diverso come Spike Lee ha interpretato la storia. La FilmDistrict ha diffuso oggi altre due clip.