Paura e delirio a Gordita Beach
Solo Paul Thomas Anderson poteva fare un film tratto da un romanzo di Thomas Pynchon. Ma a quale pubblico, a quanto pubblico oggi può interessare un film tratto da Pynchon, a chi quindi è indirizzato questo film? Mai come in questo caso lo spettatore medio dovrebbe essere avvisato su quale sia l'origine letteraria della sceneggiatura, perché Vizio di forma non si può guardare a prescindere, perché a prescindere può risultare assurdo, fastidioso, noioso (anche perché dura 150 minuti).
E' arrivato online l'atteso primo trailer per Inherent Vice, il nuovo film di Paul Thomas Anderson tratto dal libro di Thomas Pynchon. Le immagini sono abbastanza efficaci nel ricostruire la struttura essenziale della trama e nel trasmettere il mood generale di quella che appare come una pulp comedy in piena regola
Wrapped around your finger
Freddie è un reduce della Seconda Guerra Mondiale, tornato con tutto il suo carico di traumi (allora non si chiamava ancora stress post-traumatico). Incapace di reinserirsi in quel Land of Planty che si voleva fosse l'America del dopoguerra, ossessionato da sesso e alcool, si è inventato una micidiale mistura chimica da sballo ed è pronto per diventare un qualunque homeless alcolizzato e per finire in galera. Quando è sull'orlo dell'annientamento, incontra Lancaster Dodd, geniale cialtrone di altro livello, leader spirituale di una setta chiamata La Causa, che della Way of Life americana ha fatto la sua Oyster. Adesso è The Master e con le sue capacità affabulatorie attira e seduce masse sempre più numerose di adepti, gli Infelici Molti che nella promessa costituzionale della Felicità hanno trovato solo inganno.
Se per caso, lunedì prossimo, vi trovaste in Texas, potreste avere la possibilità di vedere The Master, l'ultimo controverso film di Paul Thomas Anderson, proiettato in 70 mm al The Alamo Drafthouse Ritz di Austin. Di seguito una clip che funge anche come pubblicità per l'evento. Intanto, la premiazione della Mostra del Cinema di Venezia coinvolge The Master in una strana polemica: secondo Hollywood Reporter, infatti, la Giuria guidata da Michael Mann, oltre al Leone d'argento per la regia e la Coppa Volpi ad Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, avrebbe assegnato a The Master anche il Leone d'Oro ma, una regola del festival impedisce ad un film di ricevere più di due premi importanti così che il massimo riconoscimento è stato assegnato a Pieta di Kim-Ki Duk.
Direttamente dal Late Show with David Letterman, arriva online una nuova clip da The Master, attesissima nuova opera di Paul Thomas Anderson che verrà presentata alla Mostra del Cinema di Venezia. Le immagini in questione hanno come protagonista Amy Adams, la moglie del predicatore che si trova al centro della vicenda.
E' arrivato online un nuovo trailer di The Master, il controverso nuovo film di Paul Thomas Anderson. C'è molta attesa per una pellicola che, nonostante le smentite, sembra mettere al centro della vicenda Scientology ed il suo fondatore Ron Hubbard.
E' arrivata online una nuova clip da The Master, il nuovo film di Paul Thomas Anderson che ha già suscitato alcune polemiche a causa della sua tematica. Dalla clip in questione, riusciamo ad avere un'idea più dettagliata a proposito del personaggio interpretato da Amy Adams.
Si continua a parlare molto di The Master, il nuovo e controverso film diretto da Paul Thomas Anderson che dovrebbe essere mostrato al prossimo Festival di Venezia. Oggi, online, sono comparse nuove immagini e, intervistato da EW, l'attore protagonista Phllip Seymour Hoffman ha dichiarato che, nonostante le speculazioni, il film non è incentrato su Scientology e che il personaggio da lui interpretato non è assolutamente Ron Hubbard.
Immenso. Nessun'altra parola probabilmente potrebbe definire in maniera più appropriata l'intenso e prorompente Magnolia, terza opera dell'enfant prodige della San Fernando Valley Paul Thomas Anderson. Dopo l'esuberante Boogie Nights (1997), che raccontava con malinconica ironia e una sorprendente umanità il mondo del porno losangelino tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del secolo scorso, nel 1999 il ventinovenne cineasta californiano torna a far parlare di sé firmando un'opera straordinaria, ambiziosa fino ai limiti dell'inverosimile. L'obiettivo è, sull'evidente modello di America Oggi di Robert Altman (1993), quello di raccontare il fatale intrecciarsi delle vite di 12 persone lungo l'arco di un'unica lunga, palpitante e nevrotica giornata. Gli avvenimenti che accadranno in queste tumultuose 24 ore porteranno i loro tormentati protagonisti a fare i conti con il proprio passato, perché, come dicono uno dei personaggi e il narratore esterno del film, “possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi”. E ad Anderson tre (tesissime) ore di narrazione bastano appena a rappresentare un mondo in cui si affacciano violentemente emozioni fortissime, sofferenze indicibili e forse, alla fine, inaspettate possibilità di redenzione.
- Recensione
- Magnolia
- Ghoulardi Film Company
- New Line Cinema
- The Magnolia Project
- Paul Thomas Anderson
- Julianne Moore
- William H. Macy
- John C. Reilly
- Tom Cruise
- Philip Baker Hall
- Philip Seymour Hoffman
- Jason Robards
- Alfred Molina
- Melora Walters
- Michael Bowen
- Ricky Jay
- Jeremy Blackman
- Melinda Dillon
- April Grace
- 2000
- Drammatico