L’uomo, intorno all’adamantio
Come si fa a spiegare, e in modo convincente, che Logan è il più bel film su Wolverine, forse il migliore sui mutanti? Senza motivare il giudizio, senza raccontare della trama nulla di più di quello che si mostra nei trailer, per non togliere il piacere della sorpresa continua che è questo film, facendo attenzione a non tradirsi nemmeno con un aggettivo, perché sarebbe spoiler?
Meglio orfani?
Mamma e papà si sono amati molto, fin da giovani, hanno fatto tre figli e pure carriera, lei ingegnere in una raffineria, lui ostetrico rinomato. E sono arrivati pure i soldi, che hanno donato un certo benessere. Ma gli anni passano, l’amore finisce, si resta amici ma non basta. E allora si pensa di divorziare.
Gli ultimi giorni di Jackie
Ci sono due personaggi più lontani di Jacqueline Bouvier vedova Kennedy, poi sposata Onassis, e il regista cileno Pablo Larrain? Difficile trovarne di più diversi. Eppure proprio Larrain con questo suo film traccia uno dei più bei ritratti di colei che è stata la più fuggevole e più indimenticabili First Lady degli Stati Uniti, ponendo un altro tassello alla sua riflessione (dopo Neruda e dopo No) al rapporto fra potere e comunicazione, alla potenza della rappresentazione del mito contro la realtà.
Nicholas corre
L’amore fa girare il mondo, così ci ricorda nel prologo Casey, il protagonista del film Autobahn, mentre è intrappolato nei rottami della sua auto dopo un folle inseguimento appunto in autostrada. Veniamo poi a sapere la sua storia, americano a Colonia, che fa soldi come galoppino di un boss turco (Kingsley) che ha le mani in pasta in qualunque affare sporco. Ma conosce la compatriota Juliette (Felicity Jones), bionda, bella, dolce e onesta pare e per lei molla tutto e si mette a lavorare da un demolitore di macchine.
Clone contro clone
Nel caso uno si sentisse confuso, a 14 anni dal primo capitolo, sovrastato dai molti altri film visti nel frattempo, con zombi, apocalisse e multinazionali perfide, il nuovo, ultimo (forse) film della saga nata dal famoso videogioco, si apre con un veloce excursus, per rinfrescare le idee a chi non ricordasse bene quante ne ha passate la sempre bellissima Alice/Milla, nella sua trafficatissima esistenza.
Un cuore in inverno
Il terzo film di Kenneth Lonergan racconta la Long Way Home di un uomo devastato da un lutto inenarrabile, irreparabile. Lee si è annientato in un lavoro meccanico e solitario, addetto alla manutenzione di un condominio popolare alla periferia di Boston, chiuso dopo il lavoro nello scantinato dove vive, o a ingaggiare qualche rissa al bar con degli sconosciuti.
La carica delle ex
Così come nelle canzoni più tradizionali dopo una tot di strofe arriva il ritornello, nei film della serie Cinquanta sfumature di qualcosa, dopo un tot di scene deve arrivare la scopata. Quindi il resto della trama si riduce a mero pretesto per arrivare alle suddette, vero momento che le platee golose attendono, per poter ululare e schiamazzare ad ogni striptease di Jamie Dornan, perché la maggior parte dell’audience del film è femminile in versione libera uscita per Festa della donna.
Una regale Odissea
Nicolas III re del Belgio deve compiere una visita di stato in Turchia, che sta facendo le sue manovre diplomatiche in vista di un suo agognato ingresso nell’Unione Europea (il film è di prima dei recenti fatti turchi e viene già un po’ da ridere, amaro). La visita si presenta noiosa come sempre, il re è un pupazzo da spostare e far parlare a comando, ostaggio del suo addetto al protocollo cerimoniale di palazzo e della sua addetta stampa, mentre dal Belgio la regina martella di telefonate.
La costruzione di un eroe
Solo uniti si vince! Motto sempiterno, che trova la sua più intuitiva applicazione proprio nei mitici mattoncini Lego. In questo divertente spin off del film The Lego Movie del 2014, incontriamo Batman, eroe solitario perché totalmente ego-riferito, perché intimamente convinto di essere solo lui all’altezza, che nella caccia ai malvagi trova l’unico momento di gratificazione in un’arida esistenza.
Una regina d’Africa
La romantica storia d’amore (vera) fra Seretse Khama, erede al trono dell’allora misero stato del Bechuanaland (oggi Botswana) e Ruth Williams, segretaria piccolo borghese con interessi terzomondisti, prende l’avvio nel 1947. I due si incontrano a Londra, dove Seretse sta completando i suoi studi ed è subito amore, quello vero, e decidono di sposarsi. Ma appare subito chiaro che le cose non saranno facili.