L’irrimediabile distanza
Il giovane soldato Billy Lynn, marine di stanza in Iraq, ha commesso un’azione eroica ed è tornato in patria per una licenza insieme ai colleghi di battaglia, a scopo propagandistico. L’ultima tappa sarà nello stadio di Dallas per la partita di football, occasione canonica di grande festeggiamento per il Thanksgiving del 2004. Billy prima è riuscito a passare da casa, dove lo reclama la sorella che tenta di convincerlo a non tornare sul campo di guerra.
Tutto nella notte
Nella notte di Las Vegas il dirty cop Vincent (Jamie Foxx) insieme ad un collega altrettanto dirty rapina una gang che trasporta 25 chili di cocaina. La roba appartiene a Rubino (Dermot Mulroney), gestore di un hotel/casino di lusso, che a sua volta l'ha promessa a una banda di ferocissimi trafficanti, capitanata da Novak (Scott McNairy).
Occhio nel cielo, occhio di dio
Negli scenari sempre più foschi dei nostri tempi, resta d’attualità un film come Il diritto di uccidere, di cui segnaliamo l’uscita su Blu-ray grazie a Teodora Film e CG Entertainment. L’immagine è sempre ben definita e nitida, nella resa della fotografia originale, dalle dominanti molto naturali, che alterna gli interni delle “stanze dei bottoni” e degli assolati panorami africani, alle riprese fatte dai droni.
Io ti proteggerò
Desmond Doss è esistito per davvero, è morto anche di recente, 10 anni da, dopo una vita lunga e felice. Perché è degno che su di lui si faccia un film? Perché è stato non solo il primo obiettore di coscienza americano, ma ha meritato una medaglia al valore, massima onorificenza, durante la Seconda Guerra Mondiale sul campo di Okinawa, davanti all’equivalente di una delle tante Hamburger Hill della storia, una parete a strapiombo da scalare prima di trovarsi faccia a faccia col nemico.
Città delle stelle, è per me che stai brillando?
Come finiva Pretty Woman, compendio di ogni favola a lieto fine? “Questa è Hollywood, la terra dei sogni. Alcuni si avverano, altri no. Ma voi, continuate a sognare…”. Perché non si può rifare oggi un musical, genere che ha certo raggiunto vette definite inarrivabili con personaggi come Fred Astaire, Gene Kelly o Vincent Minnelli, solo per citare il più lontano passato (non dimentichiamo gente come Jacques Demi e Bob Fosse)?
Perché proprio noi?
Ned (Cranston) è un burbero ma simpatico imprenditore di un‘azienda in crisi perché fondata sulla commercializzazione della carta, materia ormai obsoleta. Insieme alla moglie e al figlio minore decide di passare le vacanze di Natale in California, per fare visita alla figlia maggiore che studia con profitto alla Stanford. Un’orribile sorpresa però lo attende: a sorpresa si ritrova a fare la conoscenza del “fidanzato” di lei, Laird (Franco), un miliardario hipster/hippy che nella Silicon ha fatto soldi a palate grazie a videogames e varie app, tatuato, uso a girare assai poco vestito, sboccatissimo.
Canta che ti passa
Dopo il film sui Minions e dopo Pets, torna l’animazione made in Illuminatios Entertainment, la „ditta“ di Chris Meledandri, che ci regala un prodotto nettamente migliore, insieme al regista Garth Jennings, autore nel lontano 2005 della trasposizione cinematografica del mitico romanzo Guida galattica per autostoppisti e poi del poco visto Son of Rambow. Si raccontano le avventure di un gruppo di tenerissimi perdenti (tipologia da manuale per storie di questo genere), impegnati in una dura lotta di rivalsa contro i limiti che si sono autoimposti.
La disperazione fa evolvere
Poche esperienze devono essere devastanti come finire sequestrati e rinchiusi in una cantina da un misterioso rapitore, in attesa di chissà cosa, per chissà quanto tempo. Figurarsi se il rapitore sembra un uomo solo ma in realtà racchiude dentro la sua mente malata ventitré altre personalità, con una nuova, ancora più inquietante, che sta maturando. Le ragazze rapite nel nuovo film diretto e scritto da M. Night Shyamalan sono tre, rinchiuse in una cella in balia di un individuo che cambia ogni volta che riapre la porta.
Guerre, amori e non solo
L'uscita su Blu-ray Universal di Whiskey Tango Foxtrot è una buona occasione per recuperare uno di quei titoli minori che spesso vengono trascurati all'uscita in sala. Perché si tratta di una storia, tratta dal libro The Taliban Shuffle di Kim Baker, scritta da Robert Carlock, a fianco di Tina Fey per 30 Rock e Unbreakable Kimmy Schmidt, che equilibra con grande mestiere i toni della commedia sentimentale e quelli della cronaca di guerra e traccia un ritratto femminile credibile, delicato, una figura raccontata con humor e affetto.
Pugni, pupe e coolness
Era un esperto di sport estremi, dedito a una causa vagamente anarcoide. Era stato arruolato a forza da un'agenzia americana per combattere un criminale che voleva seminare la sua personale anarchia sul pianeta a forza di gas nervino. Lo avevamo lasciato 14 anni fa su una spiaggia di Bora Bora, a trastullarsi con Asia Argento, come ogni emulo di 007 che si rispetti. Era stato dato per defunto nel secondo capitolo (che sospettiamo non sia stato visto da molti).