Someone’s Watching Over Me
Tutti al mondo hanno qualcuno da accudire, da aspettare, da abbracciare, da amare, con cui ridere, scherzare, fare sesso. Tutti tranne l’infelice Rachel (Emily Blunt), ragazza devastata dal tradimento e dal conseguente abbandono del marito. Ormai alcolizzata e disoccupata, passa le sue giornate a fare avanti e indietro sui treni che collegano gli eleganti sobborghi in cui viveva con la vicina città.
Cavalcano ancora
Forse un grande classico come I magnifici 7, film del 1960 a sua volta già remake del giapponese I sette samurai, diretto nel 1954 da Akira Kurosawa, era finora scampato al rifacimento perché western, genere ormai da molti anni finito sotto una specie di maledizione. Anche se tentativi c’erano stati, con Quel treno per Yuma e Il Grinta, mentre per Django di Trantino il discorso è più complesso.
É tutto soggettivo
Negli ultimi anni si è spesso lamentato che il cinema rubasse trame, idee, personaggi e stili narrativi dal mondo dei videogames (detto ovviamente nell’accezione negativa), oltre ad abusare di computer grafica. Il pubblico qualche volta ha apprezzato, talvolta meno, a seconda del valore del risultato finale.
Dane (Chris Massoglia) e Lucas (Nathan Gamble) sono una coppia di fratelli che, costretti a seguire gli impegni lavorativi della madre Susan (Teri Polo), si trasferiscono in una piccola città di provincia. Spaesati e senza amici, i due ragazzi cominciano ad esplorare la grande casa che li ospita: visitando la cantina si trovano di fronte ad una strana botola saldamente chiusa con diversi lucchetti. Spinti dalla curiosità, i ragazzi riescono a trovare le chiavi e ad aprire la botola che nasconde uno strano buco nero, apparentemente senza fondo. Questa bizzarra scoperta coincide, però, con l’inizio di strane e spaventosi “visioni” che coinvolgono Dane e Lucas ma anche Julie (Haley Bennett), la loro unica amica nonché vicina di casa. Incuriositi e preoccupati da quello che gli sta capitando, i tre ragazzi chiedono spiegazioni al vecchio proprietario della casa, il quale li mette in guardia contro “l’oscurità” che si trova in fondo al buco e che avrebbe la facoltà di dare forma alle nostre paure più profonde.
L’animale che dunque sono. Così è intitolata un’opera del geniale filosofo contemporaneo Jacques Derrida, deciso a decostruire, fra le altre, la presunta superiorità di cui l’essere umano (quel famoso “animale sociale” che però si scorda spesso d'indossare entrambi gli aggettivi) si ostina da millenni ad ammantarsi rispetto all’animale, secondo la logica del “padrone” nei confronti di un altro essere che luoghi comuni vorrebbero privo di ragione, cuore, sentimenti... Ma non c’è bisogno di essere esperti studiosi per accorgersi presto del contrario: chi ha avuto in casa un cucciolo, uno qualsiasi, lo sa bene.
Malgrado questo, Jennifer Aniston ha, comunque, molta voglia di parlare quando si siede davanti alla folla di giornalisti intervenuta alla presentazione del suo ultimo film Io e Marley.
In realtà parla in continuazione ma questo atteggiamento, che in altre occasioni sarebbe potuto risultare fastidioso, compensa quello di Owen Wilson, suo partner all'incontro e nella pellicola, decisamente più svogliato e restio a prender la parola.
Ma, forse, ad incidere sul suo umore sono stati i problemi che la lavorazione del film hanno creato al rapporto tra lui ed il suo cane. "Quando tornavo a casa con l'odore di Marley addosso - spiega infatti Wilson - era difficile spiegare al mio cane che non l'avevo tradito, che era solo lavoro: lui era gelosissimo".
Un amore vero, quello tra l'attore e il suo cane Garcia, analogo a quello tra la Aniston e i suoi Norman, un misto di terrier e di pastore tedesco australiano, e Dolly, un pastore bianco. Ed è proprio per questo che l'attrice ci tiene a mettere in evidenza come lei e Wilson fossero "la coppia perfetta per questo film perché entrambi siamo convinti che l’amore che ti da un cane è una cosa speciale perché è senza condizioni”.
Dal libro campione di incassi di John Grogan, storia del suo Labrador Retriver, è finalmente portata sui grandi schermi con Marley and Me (Io e Marley). Owen Wilson e Jennifer Aniston sono la coppia che adotterà il terribile ma assolutamente adorabile cane. Tra i nomi del film: il premio Oscar come attore non protagonista Alan Arkin e il regista David Frankel.