La luce sugli oceani

Di   |   11 Marzo 2017
La luce sugli oceani

La vita  come  sofferenza

Siamo negli anni '20, in una sperduta cittadina sulla cosa sud-ovest dell'Australia arriva Tom, reduce dalla Prima Grande Guerra, anni a sopravvivere nelle trincee, a vedere morire tutti atrocemente intorno a lui. Tom è un uomo segnato, che non crede più nell'umanità intesa come insieme dei suoi simili e come sentimento, cerca solo un lavoro e accetta quello di guardiano del lontano faro, nell'isoletta di Janus Rock che solo una volta all'anno è raggiunta dalla barca per le provviste, luogo per lui ideale per isolarsi definitivamente.


Ma al cuore non si comanda, una ragazza lo incanta, decisa e piena di vita. Isabel infrange le sue resistenze, si sposano, vanno a vivere insieme sull'isoletta lontana. Il Destino però non ha in serbo la felicità per loro. La giovane donna vuole un figlio ma le sue gravidanze finiscono drammaticamente. Un giorno il mare risponde alla sua disperazione e fa arenare sulla riva una barchetta con un uomo morto e una neonata viva. Per Isabel questa è la risposta. Convince il renitente marito a commettere delle illegalità burocratiche, faranno passare la figlia per loro, frutto di una delle sue gravidanze. Passano gli anni, tutto sembra procedere serenamente. Ma in un altro posto un'altra madre attende risposte, dagli uomini, da dio, dal mare. Tratto dal romanzo The Light Between Oceans di M. L. Steadman, La luce sugli oceani verrà definito un melò, anche se melodrammatico non è mai perché si contiene, anche quando mette in scena momenti tragici, quando dipinge vite devastate, dolori e ingiustizie. Questo grazie anche alla controllatissima recitazione degli ottimi protagonisti, che riescono a rendere autentici i rispettivi personaggi. La luce sugli oceani è la storia triste di esseri umani buoni ma sventurati, colpiti da un destino che nessuno di loro meritava, alle prese con un distruttivo dilemma morale. In qualunque modo insomma, qualcuno soffrirà. Meglio aveva fatto Cianfrance con i suoi film precedenti, Blue Valentine e Come un tuono, ma anche questa incursione in un territorio che gli è meno congeniale, in un ambito non contemporaneo, non merita un voto negativo, perché fa riflettere su cosa si possa fare per amore, su cosa si intenda per amore, sulle differenze fra l'amore per il partner e per un figlio, sulla carità che si può mostrare nei confronti di chi, per amore, ha commesso errori, in contrasto con la grande, cieca crudeltà che la società, presa nel suo insieme ma fatta di singoli individui, spesso ci riserva.

 

Giudizio

  • Non solo per signore
  • 7/10

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