Di Giuliana Molteni   |   14 Novembre 2013
jOBS: Recensione

Credere nell'impossibile
Il Genio, il Guru, il Santo Padre degli oggetti più amati, della tecnologia che ha reso più liberi. Per altri una specie di Genio del Male, l'astuto manipolatore di mercato, il monopolista che subdolamente ha ammaliato i mercati mondiali, schiavizzando le masse nel legame con la dipendenza dai suoi prodotti (altri dicono circa le stesse cose di Bill Gates, consoliamoci). Steve Jobs è morto da solo due anni e già arriva sugli schermi una rispettosa biografia. Con una struttura tradizionale, partendo dalla presentazione dell'iPod del 2001, la narrazione ripercorre la vita di Jobs dai tempi dell'Università in poi, ragazzo adottato che non conosceva i suoi genitori biologici, con la sua caratteristica di girare scalzo (e complessivamente poca igiene, come già si diceva in I pirati di Silicon Valley ma riguardo a Bill Gates, vuoi dire che genio e cattivi odori vanno a braccetto?).

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Di Giuliana Molteni   |   02 Agosto 2011
Amore e altri rimedi: L'amore è una medicina?

Edizione su DVD Medusa ricca di extra per una recente commedia americana, Amore e altri rimedi. Troviamo 7 minuti di scene tagliate e 4 speciali, in tutto circa 20 minuti di materiale. Si comincia con “Il rapporto fra Hathaway e Gyllenhaal”, intervista doppia con i due bei protagonisti, seguono “Magnificamente complessa”, chiacchierata con Hathaway che descrive il suo personaggio, e lo speculare “Donnaiolo riformato” con Gyllenhaal, per concludere con “Amore & altri rimedi”, veloce “dietro le quinte” con il cast, il regista-sceneggiatore Edward Zwick e Jamie Reidy, autore del libro da cui è tratta la storia. L’immagine è nitida e luminosa, l’audio da commedia, centrato sugli anteriori, con leggero effetto ambientale e buona resa delle musiche sui canali posteriori. La nuova commedia di Edward Zwick, Amore e altri rimedi (Love and Other Drugs), ha un inizio molto promettente. Il personaggio di Jamie (interpretato da unJake Gyllenhaal sempre più maturo e molto “piacione”) è un allegro addicted di sesso, successo, soldi e vita in genere, per rivalsa su una famiglia opprimente. Siamo a Pittsburgh nel 1997 e Jamie intraprende la carriera dell’informatore farmaceutico, calandosi nei panni del bieco emissario della (giustamente) demonizzata Big Pharma, la “congrega” delle multinazionali produttrici di farmaci. Si tratta di un’attività spietata, da piazzisti con molto pelo sullo stomaco, che richiede spregiudicatezza e cinismo a volontà. Ma a scompigliare i suoi piani entra in scena la bella e altrettanto disinvolta Maggie (una splendida Anne Hathaway), artista indipendente, afflitta però da un precoce Parkinson.

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Di Giuliana Molteni   |   17 Febbraio 2011
Amore e altri rimedi: Quando l'amore può essere una medicina
 Se è vero che tutte le storie sono state già raccontate, anche la commedia sentimentale made in USA è stata ormai declinata in mille versioni. Nel periodo più recente anche si sono cercate variazioni di tono, accentuando la disinvoltura sessuale dei costumi o puntando su gag scatologiche oppure, all’opposto, affrontando i connessi problemi della maternità, naturale o da fecondazione artificiale. Ci sono state anche storie che scaturivano da eventi luttuosi (Qualcosa di speciale, Tre all’improvviso), tutto nel tentativo di far percorrere ai personaggi dei percorsi meno prevedibili lungo il cammino dell’incombente lieto fine. La nuova commedia di Edward Zwick, Amori e altri rimedi (Love and Other Drugs), ha un inizio molto promettente.
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