Di Giuliana Molteni   |   20 Luglio 2012

La caduta degli dei
Esce su Blu-ray Warner La furia dei Titani, secondo capitolo della saga, ottima occasione per recuperare un classico fantasy che, anche se un po' datato, garantisce la sua dose di ludico divertimento. Qui parliamo del Blu-ray 2D compreso nella bella edizione su due dischi, nella quale è presente anche il primo film, Scontro tra Titani. L'immagine è ottima in ogni frangente, sempre molto definita e nitida, nella resa dei brillanti colori della fotografia originale. Il film è ricco di sequenze d'azione (giganteschi ciclopi, Chimere a due teste, guerrieri con due corpi, il cavallo alato Pegaso, un Minotauro imbufalito, folgori divine, meteoriti, eruzioni vulcaniche, esplosioni, mazzate paurose e il mostruoso gigante di lava e fuoco Kronos), che l'audio restituisce con grande potenza e dettaglio, ricreando una scena di coinvolgente spettacolarità, grazie alla spiccata spazialità e a dei bassi clamorosi.

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Di Giuliana Molteni   |   30 Marzo 2012

Zeus è morto e neanche io mi sento tanto bene... Gli Dei dell'Olimpo sono a rischio mortalità. Gli uomini, stanchi di loro, non pregano più e gli dei lasciati soli stanno perdendo la loro forza (finisse così anche con la politica...). Divisi e litigiosi come sempre fino alla fine, rischiano l'estinzione (non che grazie alla loro presenza gli uomini se la cavassero poi così bene). In ogni modo Zeus è costretto a chiedere aiuto a Perseo (di nuovo Sam Worthington), che di lui e della sua metà divina non ne vorrebbe sapere più niente, ancora traumatizzato dalla lotta col furioso Kraken (e con Arpie, streghe e la terribile Medusa) nel film precedente che, ammazzato anche da uno dei peggiori 3D della storia, era così brutto che non avremmo mai scommesso su un sequel. E invece eccoci qui e per fortuna le cose vanno meglio.

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Di www.MovieSushi.it   |   30 Dicembre 2009
Io, loro e Lara: Verdone il "melancomico"
Questo Cristo che si sacrifica, questo Cristo che soffre, questo Cristo che si immola.. Ricordate Padre Spinetti, il finto sacerdote interpretato da Carlo Verdone in Acqua e sapone? Il regista e attore romano è tornato in abito talare, ma stavolta non è né un impostore, né una caricatura come i preti impersonati in Un sacco bello e Viaggi di nozze. Il Padre Carlo di Io, loro e Lara, il suo nuovo film, è un prete vero. Anzi, un uomo, prima ancora che un prete. Una figura lontana dalle macchiette quanto dall’immagine dei prelati a cui ci hanno abituati i media. Lo ricorda lo stesso Padre Carlo in una scena del film. E, in quanto uomo, è in preda a dubbi, a una crisi d’identità prima ancora che di fede. Così lascia l’Africa, dove fa il missionario, e torna a Roma. Dove trova una famiglia allo sbando: il padre si è risposato con una badante moldava, la sorella ha una figlia alienata e l’ex marito che non le paga gli alimenti, il fratello è un cocainomane con relazioni poco stabili. In montaggio alternato vediamo Lara, ragazza tormentata tra assistenti sociali e chat erotiche, e capiamo che le loro strade si incroceranno. Il come è una sorpresa. Perché le vie del Signore sono infinite.
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Di www.MovieSushi.it   |   30 Dicembre 2009
“Pedinatore di italiani”. È così che si definisce Carlo Verdone, che ha presentato oggi a Roma Io, loro e Lara, il suo nuovo film, in uscita il 5 gennaio in 650 copie. La nuova definizione si aggiunge a quella di “melancomico”, che gli fu data qualche anno fa, e che cita ancora oggi. E, mescolate insieme, riescono a dare la cifra di quello che è il suo nuovo film. Perché Io, loro e Lara torna a un cinema più velato di malinconia, lungo un filone iniziato con Io e mia sorella e continuato con Compagni di scuolaPerdiamoci di vista. Ed è un film che, partendo da una vicenda personale, parla dell’Italia di oggi: ci sono gli immigrati, i precari, le famiglie divise e le nuove famiglie allargate. C’è la Chiesa, una Chiesa insolita e diversa da quella ufficiale che siamo abituati a vedere. Lo ricorda, in una scena, proprio il personaggio di Verdone, Padre Carlo. Un missionario in crisi di fede e d’identità che torna in Italia per trovare conforto – dalla sua famiglia – e trova solo sconforto: il padre è circuito da una badante moldava, la sorella divorziata (Anna Bonaiuto) deve fare i salti mortali per mantenere la figlia, il fratello cocainomane (Marco Giallini) vive di relazioni molto instabili. E nella loro vita – non vi sveliamo come – deve ancora entrare la misteriosa Lara (Laura Chiatti), ragazza tormentata con più di un segreto. “È un film particolare, coraggioso, giocato sui mezzi toni” ha esordito Verdone. “È la prima volta che faccio un prete, perché non possiamo considerare la caratterizzazioni dei miei film del passato. Ho voluto raccontare la storia di un uomo perbene che si trova in una crisi”. Non è un caso che Verdone torni con un film di questo tipo, una svolta matura più volte tentata e poi abbandonata. Non è un caso perché Verdone gira un film prodotto e distribuito dalla Warner dopo i due film con la Filmauro di De Laurentiis, evidentemente più incline a un cinema di puro intrattenimento. Nella conferenza stampa è arrivata inevitabile la domanda su che differenza ci sia tra le due produzioni. E la risposta di Verdone, seppur diplomatica e priva di ogni polemica, è stata illuminante su come funzionino i meccanismi del cinema.
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Di www.MovieSushi.it   |   04 Dicembre 2009

Indossa ancora la tonaca ma questa volta seriamente (o quasi) accanto a una Laura Chiatti scatenata. Carlo Verdone sarà a gennaio nelle sale con Io, loro e Lara, pellicola prodotta dalla Warner Bros svelata in anteprima in rapidi frammenti alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento.

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