E la morte non avrà dominio
Cosa sogniamo per il nostro futuro, quanto lo vorremmo diverso, quali invenzioni vagheggiamo, a cambiare la nostra vita in meglio? Nel delicato film di fantascienza spagnolo, Eva, ulteriore dimostrazione della capacità del cinema di questa nazione di rivisitare i generi con intelligenza, il futuro che vediamo non è molto dissimile dal nostro tempo, invecchiamento, stili di vita, abiti, mezzi di trasporto, abitazioni, cibi, tutto è simile. Ma la tecnologia ha fatto passi da gigante in un settore, quello della robotica, per creare a nostro piacimento surrogati di essere umani, da usare per svariati scopi. Cosa importa se il robot è una macchina, la cui reazione alle emozioni si può regolare con un comando. Essi esistono per noi, per fare provare a noi le emozioni che ricerchiamo, per ricevere in cambio le reazioni che desideriamo, con la semplicità di un comando vocale.
L'arte della malvagità
Cesar è un uomo che odia la felicità altrui. Incapace di costruirsene una sua, ha come fine distruggere quella degli altri, cancellare dai volti del suo prossimo ogni ombra di sorriso. Portiere di un elegante palazzo a Barcellona, con infinita perfidia persegue i suoi scopi. Ma la sottile crudeltà nel deprimere un'anziana sola non è che un esercizio di stile, perché Cesar si diverte ben di più con una sua complessa macchinazione, messa in atto nei confronti della bella inquilina Clara, che ha come unica colpa quella di essere allegra, felice, positiva. E con il fidanzato in un'altra città. Cesar tesse una rete sempre più stretta intorno a lei, fatta di stalkeraggio da lontano (lettere e sms) e di un'intimità rubata ben più angosciante. Infatti notte dopo notte, penetra nel suo appartamento, la droga e giace con lei. L'uomo si diverte tanto da esagerare e fare un passo falso, rischiando di mettere a rischio tutta la sua manovra.
E' arrivato online il trailer di Sleep Tight, il nuovo thriller di Jaume Balaguero (REC) del quale si parla un gran bene. Girato a Barcellona, il film non ha nessun elemento fantastico ma vive sulle atmosfere e sulle performance dei protagonisti
Dopo il successo riscosso all'ultimo Festival di Venezia, era prevedibile che a farla da padrone ai Goya Awards, ovvero i Premi Oscar spagnoli, sarebbe stato il piccolo thriller Celda 211, che in Italia uscirà con il titolo di Cella 211. Il film di Daniel Monzon si porta a casa ben otto premi. vincendo così la metà delle sedici categorie in cui era candidata (e che costituiscono il quarto numero maggiore di nominations ricevute nella storia della manifestazione).
Se la guardia e il ladro (anzi, diciamo pure un pluri-omicida) vengono traditi dalle loro rispettive fazioni di appartenenza, finiscono per saltare tutte le regole del gioco e tutto si trasforma in un meccanismo perverso e folle in cui vincerà solo il più bieco individualismo. Accade in un braccio del carcere spagnolo di Zamora, dove scoppia una rivolta, l'ordine lascia presto lo spazio al caos e ognuno finisce per scoprire il criminale che cela dentro di sé.
La storia, soprattutto quella dei piccoli eroi e delle grandi tragedie, è argomento allo stesso tempo facile e difficilissimo da portare al cinema. Facile perché nei suoi eventi ha spesso una forza narrativa ineguagliabile che sembrerebbe non richiedere ulteriori ornamenti, difficile perché proprio per questo si rischia spesso di sopravvalutarla. È proprio questo l'errore in cui precipita questo Le tredici rose, film spagnolo ambientato dopo la Guerra Civile del 1939, incentrato sul barbaro eccidio di tredici donne, militanti del JSU (Unione della Gioventù Socialista), che vennero arrestate e condannate a morte dal regime nazi-fascista con la falsa accusa di stare tramando un attentato contro Franco.
In un ambiente simile, in cui molto spesso e specialmente in Italia, incapacità fa rima con vanità, quando ci si trova di fronte un’attrice indiscutibilmente bella e affascinante, nel momento d’oro della sua carriera in virtù dei molteplici impegni cinematografici e televisivi che l’attendono, e si scopre che la spontaneità, l’autoironia e la battuta pronta sono altre doti importanti da lei possedute, non si può non rimanerne estasiati.
Ebbene, incontrare Gabriella Pession fa proprio questo effetto.