Di Paolo Zelati   |   13 Novembre 2009

Presentato all’ultimo Festival di Cannes, Gli abbracci spezzati non aveva riscosso l’abituale successo riservato alle opere di Pedro Almodovar. Persino alcuni “insospettabili” discepoli del regista spagnolo avevano liquidato il film come “un’opera minore”. Indubbiamente inferiore rispetto a Volver, la nuova fatica di Almodovar soffre a causa di un’aurea di dejà vu che avvolge la pellicola dall’inizio alla fine, senza mai emanciparsi da quello che si può definire come una sorta di mix delle tematiche (stilistiche e narrative) alle quali il regista spagnolo ci ha abituato nel corso della sua carriera.

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Di www.MovieSushi.it   |   11 Novembre 2009

Forse il più conosciuto cineasta spagnolo contemporaneo, Pedro Almodóvar è un regista che nel tempo ha saputo parlare di temi scabrosi e scomodi, ma affrontandoli sempre con una personalissima eleganza poetica.

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Di www.MovieSushi.it   |   08 Novembre 2009

E’ una dichiarazione d’amore al Cinema l’ultimo film di Pedro Almodovar Gli abbracci spezzati, e più specificatamente al Cinema puro, genuino, non “digitalizzato” (che fa rima con rima con patinato e forse non è un caso) di alcune ultime produzioni viste nelle sale. Ed è proprio il regista a risponderci a riguardo. «Ho riversato il mio amore per il Cinema attraverso i quattro personaggi della storia che interpretano degli aspetti di questo mio sentire. Negli anni Cinquanta, il Cinema per me rappresentava la vita, la speranza. Ho cercato di trasmettere questo amore.»

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Di www.MovieSushi.it   |   28 Agosto 2009
Le 13 rose: Rischio appassimento!

La storia, soprattutto quella dei piccoli eroi e delle grandi tragedie, è argomento allo stesso tempo facile e difficilissimo da portare al cinema. Facile perché nei suoi eventi ha spesso una forza narrativa ineguagliabile che sembrerebbe non richiedere ulteriori ornamenti, difficile perché proprio per questo si rischia spesso di sopravvalutarla. È proprio questo l'errore in cui precipita questo Le tredici rose, film spagnolo ambientato dopo la Guerra Civile del 1939, incentrato sul barbaro eccidio di tredici donne, militanti del JSU (Unione della Gioventù Socialista), che vennero arrestate e condannate a morte dal regime nazi-fascista con la falsa accusa di stare tramando un attentato contro Franco.

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Di www.MovieSushi.it   |   09 Luglio 2009
Lo star-system e il divismo sono, con molta probabilità, gli aspetti più odiosi e detestabili del mondo del cinema.
In un ambiente simile, in cui molto spesso e specialmente in Italia, incapacità fa rima con vanità, quando ci si trova di fronte un’attrice indiscutibilmente bella e affascinante, nel momento d’oro della sua carriera in virtù dei molteplici impegni cinematografici e televisivi che l’attendono, e si scopre che la spontaneità, l’autoironia e la battuta pronta sono altre doti importanti da lei possedute, non si può non rimanerne estasiati.

Ebbene, incontrare Gabriella Pession fa proprio questo effetto.

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