La Famiglia sotto attacco
Non c'è due senza tre e torna anche un altro "vendicatore" gradito alle platee. Dopo The Equalizer e John Wick ritroviamo infatti Bryan Mills, il papà più stressato del mondo, che non si capisce se sia lui una calamita per i guai o se sia semplicemente l'uomo più perseguitato dalla sorte sul pianeta. Questa volta nessun rapimento, ma un evento ancora più grave e devastante, con successivo tentativo di incastrarlo, scatenandogli alle calcagna tutta la polizia di Los Angeles.
Raccontala ancora, Tommy
Che tipo di adulti possono mai diventare due ragazzini traumatizzati dall'abbandono dei genitori, finiti nelle grinfie di un killer cannibale, che li tiene sequestrati in attesa di farne arrosticini? Sicuramente due con qualche problema di fiducia e di relazione, che li chiude in una cerchia degli affetti molto ristretta: una coppia formata da loro due e basta, e come mestiere, la caccia ai cattivi per evitare che altri bambini rischino di fare la loro fine. Questa è la lettura della nota fiaba dei "sanguinari" Fratelli Grimm, Hansel e Gretel, racconta nuovamente oggi, ambientandola in un imprecisato 1500/600 dove si parla di caccia alle streghe e di roghi, fra foreste e piccoli villaggi nei quali i due scorrazzano armati di un sacco di gadget steampunk, stile Wild Wild West.
Giù le mani dalla famiglia
Taken – la vendetta, il secondo capitolo delle avventure della famigliola dell'iperprotettivo ex agente segreto Bryan, esce in homevideo Fox. Nell'edizione su DVD, che contiene anche una versione estesa del film (circa 6 minuti in più), l'immagine è sempre ottima, definita e dettagliata, ben contrastata nella fedeltà alle scelte cromatiche originali, con l'occasionale presenza di grana a sporcare volutamente certe sequenze. Potente e ben distribuito anche l'audio in DD 5.1, con i dialoghi nitidi e una costante, precisa spazialità. Molto coinvolgente la resa degli effetti sonori, dell'ambiente e delle musiche di Nathaniel Méchalv.
Giù le mani dalla famiglia
Guai a far arrabbiare Bryan, cinquantenne ancora molto in forma, per anni nei servizi segreti USA come "preventore", ai massimi livelli di professionalità, in pensionamento a L. A. per stare vicino all'ex (ancora amata) moglie e alla figlia post-adolescente, nei cui confronti è accusato di essere iperprotettivo. Ma meglio così. Lo avevamo infatti visto nel film precedente, quando aveva messo a ferro e fuoco Parigi per riprendersi la ragazza, incautamente rapita da una bieca congrega di trafficanti di carne umana, che aveva giustamente massacrato durante il recupero. Figurarsi dunque la sua reazione, quando a essere sotto tiro è tutto il suo circolo degli affetti, il suo nucleo famigliare al completo. Dal misero paesino dove sono stati riconsegnati i corpi dei defunti, con strazio dei parenti (nessuno che si interroghi sulla cattiva educazione impartita ai pargoli) parte la Vendetta.
Il nuovo sindaco, Rudy Giuliani, ha iniziato a implementare le sue iniziative anti-divertimento contro "crimini" come rumorose radio portatili, graffiti e ubriachezza.
In questo sfondo Luke Shapiro (Josh Peck) trascorre la sua ultima estate al college vendendo stupefacenti in tuttla la città di New york, per pagare la terapia presso il suo strizzacervelli (Ben Kingsley).
Maturare, diventare adulti, invece, è tutta un’altra storia e la vita di Luke Shapiro sembra essere una costante, fastidiosa conferma di questa scomoda verità.
Difficile parlare di maturità, infatti, quando i tuoi genitori litigano in continuazione come due adolescenti ed il tuo psichiatra è anche il più fedele cliente del tuo «lavoretto estivo» come pusher di marijuana. Del resto “qualcuno deve pur lavorare qui” come dice Luke a sua madre, mentre la sua esistenza da tipico adolescente sfigato va incontro alla fatidica ultima Estate prima del college. Nel corso di essa Luke conoscerà anche l’Amore (il maiuscolo è d’obbligo), il primo Amore, quello troppo perfetto e, quindi, illusorio e destinato a non durare.