Confessioni di menti pericolose
Un monaco italiano, Roberto Salus, viene invitato a partecipare ad un summit riservatissimo di potenti della finanza mondiale, con l’inclusione di un paio di personaggi extra, un musicista pop (un po’ Eric Clapton, sembra, non è chiaro) e un’affascinante scrittrice di libri stile Rowling. Anche il monaco ha scritto dei libri ma è un personaggio che rifugge ogni clamore mondano e ogni classificazione. Nelle ovattate stanze dell’hotel di lusso che li ospita, in riva al mare ad Heiligendamm in Germania, si intrecciano alcuni nuovi rapporti, nella curiosità reciproca.
La ricetta Besson
3 Days è un tipico prodotto dell'ultimo Luc Besson, vero bulimico dell'industria cinematografica che di strade nella vita ne ha intraprese parecchie, passando da Leon ai Minimei, da Nikita a Le Grand Bleu, da fantascienza a storia (Il quinto elemento e Giovanna d'Arco) alla biografia di Aung San Su Kyi con The Lady.
Mea vulva, mea vulva, mea maxima vulva
Ci sono invadenti campagne di marketing che rischiano di produrre effetti nefasti: noia, perplessità, fastidio, sarcasmo, eccesso di aspettative, calo dell'attenzione, facendo avvicinare all'oggetto di tante chiacchiere mediatiche con preconcetti in positivo e in negativo. Arriva sugli schermi Nymphomaniac, l'ultimo film di Lars Von Trier, regista che del marketing provocatorio ha fatto secondo mestiere, riuscendo però ormai a scandalizzare giusto qualche anziana suora di provincia.