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Abbiamo spesso lamentato la scarsità di idee nuove da parte degli sceneggiatori di Hollywood, da anni avvitati fra sequel, prequel, reboot e spin off. Costituisce quindi una piacevole sorpresa la terza puntata di Men in Black, la divertente serie nata nel 1997dagli omonimi fumetti di Lowell Cunningham grazie al regista Barry Sonnenfeld, che a distanza di dieci anni torna a dirigere per la terza volta le avventure dei due impassibili agenti J e K. Nel loro instancabile impegno come tutori della legge terrestre nei confronti delle schiere di alieni che si riversano sul nostro pianeta in cerca di occasioni più o meno lecite, i nostri "negoziatori intergalattici" sono sempre alle dipendenze di un'Agenzia Governativa non meglio identificata.
Il film, che ha come protagonista il celebre personaggio letterario francese, è diretto da Steven Spielberg e ha visto la collaborazione celebre di Peter Jackson il quale, con la sua WETA ne ha curato la post produzione. Da quello che si può capire nel trailer il processo di motion capture è stato ulteriormente migliorato (gli attori sono Jamie Bell, Andy Serkis, Simon Pegg, Nick Frost e Daniel Craig) e Spielberg, pescando a piene mani dal cinema noir, ha confezionato un film ricco d'azione e di humor.
L'uscita europea, in 3D, è prevista per il 26 ottobre.
Il film, che ha come protagonista il celebre personaggio letterario francese, è diretto da Steven Spielberg e ha visto la collaborazione celebre di Peter Jackson il quale, con la sua WETA ne ha curato la post produzione. Da quello che si può capire nel trailer il processo di motion capture è stato ulteriormente migliorato (gli attori sono Jamie Bell, Andy Serkis, Simon Pegg, Nick Frost e Daniel Craig) e Spielberg, pescando a piene mani dal cinema noir, ha confezionato un film ricco d'azione e di humor.
L'uscita europea, in 3D, è prevista per il 26 ottobre.
Tintin è ormai entrato in post-produzione, ma ci resterà per molto tempo visto l'enorme lavoro da fare sugli effetti speciali, realizzati naturalmente dall'ormai leader nel campo WETA (Il signore degli Anelli, Avatar).
Tralasciando la bontà delle scelte che spesso hanno determinato l'assegnazione della statuetta d'oro, il premio Oscar è e rimane senza dubbio il riconoscimento più ambito da qualunque regista, soprattutto da chi è cresciuto artisticamente ad Hollywood. Per Spielberg, così come per Scorsese che lo vinse solo nel 2006 per The Departed, questo premio era ormai un cruccio che lo portò a cambiare radicalmente il proprio modo di fare cinema, fino ad allora forse troppo incentrato sulla realizzazione di blockbuster, in quei tempi poco ben visti dalle parti dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (l'organizzazione che assegna l'Oscar). Ed è infatti con Schindler's List, un film molto forte, girato in bianco e nero, sui campi di concentramento nazisti, che Spielberg riesce a vincere ben sette statuette tra cui miglior film e miglior regia.
Dopo appena 32 giorni di riprese (pochissimi per un kolossal del genere), Steven Spielberg ha lasciato a Peter Jackson l'intera post-produzione del suo The adventures of Tintin: Secret of the Unicorn, film ispirato alla serie animata del noto investigatore Tintin.