Di Giuliana Molteni   |   20 Maggio 2013

Il mio nome è Nessuno
Ottima edizione su Blu-ray Universal per Jack Reacher, il godibile action/thriller interpretato da un Tom Cruise sempre in gran forma, tratta dal nono dei 17 romanzi scritti da Lee Child. Dirige Christopher McQuarrie, autore di I soliti sospetti e Le vie della violenza. L'immagine è sempre di elevata definizione, con un dettaglio eccelso, nei primi piani e nei campi lunghi. Fedele la resa dei colori della fotografia originale, con un leggero velo di grana in alcune occasioni, con un quadro sempre nitido sia nei luminosi esterni sia nelle scene buie o piovose.

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Di Giuliana Molteni   |   03 Gennaio 2013

Il mio nome è Nessuno

Jack Reacher arriva from nowhere, svela le trame, raddrizza i torti, scagiona gli innocenti, scopre i colpevoli, castiga i malvagi, vendica le vittime. Poi, senza nemmeno fermarsi un attimo a riscuotere il suo compenso dalla riconoscente fanciulla di turno, riprende il suo cammino verso qualche altro nowhere. Manca solo un cavallo e la luce del tramonto e sarebbe un perfetto western. Dato che però stiamo parlando dell'ultimo action con Tom Cruise, sempre in ottima forma, si tratta di un thriller movimentato, venato di humor, nel solco delle storie care alla cinematografia noir, l'eroe sempre e comunque solitario contro tutti, una specie di samurai sciolto. E se per rimettere le cose a posto c'è da ammazzare qualcuno, non è il caso (non deve venire neanche in mente) di fare i pignoli.

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Di www.MovieSushi.it   |   19 Maggio 2009
Salvate il soldato Ryan: l'irrazionalità della guerra
La filmografia di Steven Spielberg, fino alla realizzazione di Schindler's List nel 1993, presenta una lunga lista di grandissimi successi e di vere e proprie pietre miliari del cinema internazionale: dal terrore de Lo squalo del 1975 alla fantascienza di Incontri ravvicinati del terzo tipo del 1977 o di E.T. L'extra-terrestre del 1982, passando per la trilogia di Indiana Jones fino ad arrivare al fantasioso Jurrassic Park del 1993. Eppure nessuno di questi film fu in grado di vincere un solo Oscar, neanche per gli effetti speciali che pur hanno sempre contraddistinto le opere di Spielberg.

Tralasciando la bontà delle scelte che spesso hanno determinato l'assegnazione della statuetta d'oro, il premio Oscar è e rimane senza dubbio il riconoscimento più ambito da qualunque regista, soprattutto da chi è cresciuto artisticamente ad Hollywood. Per Spielberg, così come per Scorsese che lo vinse solo nel 2006 per The Departed, questo premio era ormai un cruccio che lo portò a cambiare radicalmente il proprio modo di fare cinema, fino ad allora forse troppo incentrato sulla realizzazione di blockbuster, in quei tempi poco ben visti dalle parti dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (l'organizzazione che assegna l'Oscar). Ed è infatti con Schindler's List, un film molto forte, girato in bianco e nero, sui campi di concentramento nazisti, che Spielberg riesce a vincere ben sette statuette tra cui miglior film e miglior regia.

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