Di Giuliana Molteni   |   14 Aprile 2016
Mistress America: Recensione

 

“All Gone to Look for America”

Tracy (Lola Kirke) si trasferisce a NY per trovare la sua strada (vorrebbe fare la scrittrice) e, sola nella metropoli, va a cercare quella che diventerà la sua sorellastra, Brooke (Greta Gerwig), perché i rispettivi mamma e papà stanno per risposarsi, in cerca di una second chance in età avanzata (non si smette mai).

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Di www.MovieSushi.it   |   18 Febbraio 2010
Oren Moverman: dopo The Messenger un biopic su Kurt Cobain
The Messenger, la storia di due militari che si occupano di notificare alle famiglie il decesso in guerra di un loro membro, è ancora inedito da noi, ma ha avuto un ottimo successo di critica oltreoceano. Potrebbe essere una garanzia di qualità allora Oren Moverman, regista e autore della sceneggiatura, che è appena stato incaricato di riscrivere la sceneggiatura del biopic su Kurt Cobain, di cui sarà anche il regista.
Moverman riprenderà in mano un progetto che è da tempo nei cassetti della Universal. Era stato David Benioff (autore di romanzo e sceneggiatura de La 25a ora) l’incaricato di adattare per lo schermo la biografia di Cobain Heavier Than Heaven, scritta da Charles R. Cross. Si era parlato anche del possibile protagonista, Ewan McGregor, scelto personalmente da Courtney Love (era stato già un simil Iggy Pop in Velvet Goldmine di Todd Haynes). Ma poi del progetto non si erano avute notizie. Fino ad oggi.
La presenza di Courtney Love tra i produttori del film dovrebbe assicurare alla pellicola anche un buon numero di canzoni dei Nirvana. In ogni caso non sarebbe la prima volta che Cobain arriva sul grande schermo. Anche se non è mai stato al centro di un biopic classico. Il leader dei Nirvana era stato rappresentato nei suoi ultimi giorni di vita in Last Days di Gus Van Sant. E le sue confessioni al giornalista Michael Azerrad, registrate per il libro Come As You Are: The Story Of Nirvana, erano finite nel bellissimo Kurt Cobain: About A Son, di A.J. Schnack, confessione a cuore aperto con un uso impressionista delle immagini più che documentario vero e proprio. Presentato nella sezione Extra del primo Festival di Roma, qui in Italia lo abbiamo visto in pochissimi. Purtroppo.
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Di www.MovieSushi.it   |   16 Ottobre 2009
Ben Foster veste I panni dell’ufficiale dell’esercito Americano Will Montgomery, di ritorno dal fronte in Iraq e che, ancora convalescente per una ferita all’occhio, viene assegnato al Casualty Notification Office, ovvero graduati che hanno il compito di riferire ai familiari il decesso dei soldati al fronte. Accompagnato e sostenuto da Tony Stone (Woody Harrelson), Will deve affrontare la difficoltà di portare a termine il suo lavoro e contemporaneamente fornire conforto e comprensione alle persone che hanno appena perduto qualcuno che amavano, dovendo sostenere le reazioni più disparate. Un giorno si trova di fronte a Olivia (Samantha Morton) una donna a cui deve portare la notizia della morte del marito e nella quale trova una sensibilità che lo colpisce. Dall’incontro con Olivia il distacco emotivo di Will inizia a dissolversi facendo prendere alla usa vita una piega inaspettata.
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