È un Radu Mihaileanu molto spirituale quello che ha presentato a Roma Il concerto, pellicola uscita venerdì in tutte le sale italiane e che è stata tra le anteprime più applaudite all'ultimo Festival di Roma. Già regista di un film cult come Train de Vie, Mihaileanu torna di nuovo con una storia di "impostura", con protagonisti questa volta alcuni musicisti ebrei strappati alla musica durante la dittatura comunista del 1980 e oggi ridotti a fare i lavori più miseri e disparati. Un "caso" della vita permetterà loro di provare a prendersi una rivincita: si fingeranno la nota orchestra del Bloshoi e organizzeranno un concerto nientedimeno che al prestigioso Theatre du Chatelet di Parigi.
Gli Screen Actors Guild Awards, che annualmente consegnano i riconoscimenti ai migliori attori dell'anno, confermano una volta di più il consenso per il film Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, attualmente quarto tra i favoriti per gli Oscar dietro Avatar, The Hurt Locker e Tra le nuvole.
Dopo il sindacato dei produttori, anche quello dei registi, il Directors Guild of America, ha annunciato le proprie candidature ai migliori film dell'anno.
Il cinema di Radu Mih?ileanu ruota da sempre attorno a questi elementi, che ritornano anche nella sua ultima opera, Il concerto, nelle sale italiane dal prossimo 29 Gennaio ma presentato in anteprima (trovate qui la nostra recensione) all’ultima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma.
Ad essi, il regista rumeno aggiunge quel tocco di leggera e brillante ironia che, nel 1998, lo fece conoscere al grande pubblico con Train de vie – Un treno per vivere. Nel poetico racconto ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale la grottesca preparazione di un finto treno di deportazione da parte di una comunità ebraica diventa il simbolo della reazione, comica e fiabesca, alla barbarie nazista.
La storia di alcuni musicisti ebrei, allontanati dal Bolshoi di Mosca all’epoca della Russia comunista, che accettano l’invito ad esibirsi in un prestigioso teatro di Parigi, in realtà destinato alla vera orchestra del celebre teatro russo, caratterizza invece Il concerto.
Ancora una volta, dunque, Mih?ileanu ci offre la sua preziosa lezione: guardare negli occhi la tragedia, l’Olocausto come gli orrori dell’URSS, e avere il coraggio di irriderla, non significa sottovalutarla ma è, al contrario, l’unico modo di sopravvivere ad essa e, forse, prendersi una rivincita nei suoi confronti.
- Intervista
- Festival Internazionale del Cinema di Roma 2009
- Il concerto
- Les Productions du Trésor
- Europacorp
- France 3 Cinema
- OÏ OÏ OÏ Productions
- Castel Films
- Panache Productions
- RTBF
- Radu Mihaileanu
- Alexeï Guskov
- Dmitry Nazarov
- Mélanie Laurent
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- Miou Miou
- Valeri Barinov
- Bim Distribuzione
- 2010
- Commedia
- Radu Mih?ileanu
Un altro anno cinematografico sta per concludersi, lasciando nella mente di ogni spettatore immagini, emozioni e altrettanti ricordi. Ma quali sono stati i momenti più esaltanti e più coinvolgenti di questa stagione?
La volontà di Quentin Tarantino di realizzare un prequel di Bastardi senza gloria è nota da tempo. Quello che il regista ha rivelato oggi è di avere già 40 pagine di sceneggiatura pronte per il film.
Salgono Avatar e Bastardi senza gloria. Scendono Nine, Invictus e Amabili Resti. Nella corsa all'Oscar si fanno i conti con la critica, il pubblico e i premi finora consegnati delle varie associazioni sparse sul suolo americano.
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