Io vorrei, non vorrei ma se vuoi...
Ci sono interrogativi cosmici, ciclici e immutabili come l'avvicendarsi delle stagioni. Uno di questi riguarda senza dubbio la possibilità che fra un uomo e una donna possa esistere il sentimento puro dell'amicizia, o se al contrario l'amicizia fra un uomo e una donna sia sempre solo una relazione privata della componente sessuale per volontà di uno dei due (della serie "la verità è che non gli piaci abbastanza"). E a chi non verrà in mente la quasi omonima canzone di Battisti (Ma che disastro, io mi maledico, ho scelto te - una donna - per amico).
I soldi sistemano tutto?
Uno squalo sa, che quando è in difficoltà, non può contare sull'appoggio dei suoi simili che anzi, al minimo accenno di debolezza, al minimo sentore di sangue, saranno i primi ad avventarsi sul soggetto indebolito. Questo sa benissimo Robert Miller (Richard Gere), finanziere miliardario in difficoltà per speculazioni sbagliate, ma anche per la crisi di mercato che ha bloccato i suoi magheggi. Miller è un capitalista dal volto umano, non ha mai fatto affari troppo sporchi, ha finanziato innumerevoli iniziative di beneficienza, ha mantenuto nel lusso totale una numerosa e bella famiglia piena di figli e nipotini, che dipende interamente da lui. Ha una bella e innamorata consorte (Susan Sarandon), che però, unico neo in tanta perfezione, tradisce con una giovane e affascinante pittrice (Laetitia Casta), che finanzia con anche eccessiva generosità.