Quando i membri della banda realizzano di essere con le spalle al muro, costretti a compiere un’ultima rapina impossibile, pensano di procurarsi il tempo necessario all’esecuzione inscenando un “codice 999”, cioè l’uccisione di un collega, evento capace di distrarre momentaneamente tutto il corpo di Polizia. La vittima viene individuata, un poliziotto appena trasferito da altro distretto, che sembra sacrificabile. Ma non per tutti. Un ottimo cast di divi misti a meno divi, contribuisce alla riuscita del film, un nerissimo thriller poliziesco, che mescola in un cocktail sempre gradito al pubblico, poliziotti corrotti, ex mercenari, sadici latinos e glaciali mafiosi russi, mettendo in scena un paio di “colpi” rappresentati con realistica efficacia, con annessi sparatorie e inseguimenti, sorretto da una colonna sonora pompata e ansiogena. Chiwetel Ejiofor, Aaron Paul, Anthony Mackie, Clifton Collins Jr e Norman Reedus sono la gang; Casey Affleck è il poliziotto sacrificabile. Insolita Kate Winslet, implacabile dama mafiosa russa, la sorella-complice è Gal Gadot. Grande apparizione, come sempre, di Woody Harrelson, che con la sua parlata strascicata del sud (il film è ambientato ad Atlanta) conia il termine “Kosher Nostra”, dettagli che nel doppiaggio sarebbe bene mantenere. Dopo l’ottimo e (purtroppo) poco visto The Proposition, dopo il successo di The Road e la mezza delusione di Lawless, John Hillcoat dirige un efficace film di genere, che evidentemente si adatta meglio alle sue corde. Consigliato.