Nonostante, in una recente intervista, Jaume Balaguero aveva dichiarato di aver già esaurito l'interesse "sperimentale" che lo aveva portato a realizzare REC, oggi arriva la notizia che la Filmax produrrà, nel corso dei prossimi due anni, altri due film della saga: REC Genesis e REC Apocalypse.
Tra tutti i film firmati da Jaume Balaguero, uno dei nomi emergenti del nuovo horror spagnolo, REC e il suo sequel (realizzati insieme all'amico regista Paco Plaza) sono di certo le punte di diamante. Un successo talmente travolgente che, subito, gli americani hanno messo in moto la macchina del remake confezionando Quarantena, inutile copia carbone del film originale.
A meno di un mese dall'uscita italiana di REC 2, sequel dell'monimo horror diretto nel 2007 da Jaume Balaguero e Paca Plaza, già si comincia a parlare di un terzo capitolo. Nei giorni scorsi, infatti, tramite Facebook, i produttori avrebbero annunciato ufficialmente la pre produzione di REC3. Oggi, però, arriva la secca smentita da parte della Filmax, la quale si dichiara totalmente estranea all'operazione Facebook.
Certo non esistono due film l'uno più diverso dall'altro, ma entrambi hanno in comune il fatto di essere attesissimi dai rispettivi fans e di uscire al cinema nello stesso periodo.
Rec! Si gira! Dopo il loro sorprendente primo film, gli “assassini” Jaume Balaguerò e Paco Plaza tornano sul luogo del delitto con il sequel del loro horror in soggettiva. Il ritorno sul luogo del delitto avviene letteralmente: prima dei titoli di testa vediamo l’ultima scena del film precedente, con la reporter Angela Vidal trascinata nel buio. E Rec 2 inizia pochi secondi dopo la fine di Rec: all'opera c'è una squadra speciale della polizia (tipo SWAT) pronta a intervenire nel famoso condominio messo in quarantena.
Valérie Tasso è una ninfomane e scrive un suo diario per poi venirci a dire: e che c'è di male? Questo è in sostanza l'esile succo di un film vuoto come Diario di una ninfomane.
Se, in aggiunta, questa società ospita all'interno dei suoi confini lo Stato di una delle tre grandi religioni monoteiste mondiali, le cose diventano, ovviamente, più complicate. Argomenti tabù come il sesso, specialmente se vissuto e raccontato dalla metà femminile dell'umanità, generano equivoci, incomprensioni e, assai spesso, polemiche strumentali.
E così la conferenza stampa di Valèrie Tasso, scrittrice franco-spagnola giunta a Roma per presentare Valèrie - Diario di una ninfomane, si trasforma in una specie di dibattito sulla sessuologia e le dinamiche sociali che essa sottende, finendo col trascurare eventuali considerazioni sul valore artistico del film. E proprio per evitare confusione e diatribe, la Tasso, pur esprimendosi in un discreto italiano, opta per lo spagnolo. Una ricerca della chiarezza che fa capire quanto grande e complesso sia l'argomento trattato, all'interno del nostro contesto sociale.
La "censura" è argomento quanto mai all'ordine del giorno in Italia, un paese che continuamente si pavoneggia del suo essere democratico e laico, ma che a fatti dimostra di essere quasi sempre l'esatto contrario.