Colpi di fulmine: Recensione

Di   |   13 Dicembre 2012
Colpi di fulmine: Recensione

Natale in crisi
Non ci sono neanche più i Cinepanettoni di una volta... Quest'anno, forse per risparmiare, la Filmauro dei De Laurentiis si presenta sugli schermi con una commedia comico/romantica in due episodi, uno interpretato da Christian De Sica, mentre l'altro è affidato alla coppia Greg & Lillo. Il fatto che non si riesca a mettere insieme una sceneggiatura capace di reggere almeno 90 minuti, ricorrendo a due brevi storielle separate, la dice lunga sullo stato di salute del nostro cinema più commerciale. Nel primo episodio De Sica è Alberto, psichiatra sotto indagine del feroce Fisco. Temendo la carcerazione preventiva, fugge dalla sua clinica travestito da prete, finisce a Trento e rocambolescamente si insedia nella Parrocchia di un ridente paesino montano (curioso cameo di Vauro).


Là si prende una cotta folgorante per la bella "Marescialla" Luisa Ranieri, con la prevedibile sequela di equivoci. De Sica, che pure dal vivo si rivela un cortese signore di buona famiglia, nei film deborda ogni volta un poco di più, ormai incontenibile (e incontenuto dalla regia) calca la mano con una "recitazione" grottesca, frenetica, tutta urla e smorfie, con una gestualità eccessiva. Qualcuno dovrebbe dire a lui e a Neri Parenti che esagitazione non significa ritmo. Nel secondo, che è nettamente il migliore, Greg è un ingessato ambasciatore di altolocata famiglia, addetto ai rapporti col Vaticano, che si innamora di una sguaiata ma bellissima pescivendola (Foglietta). Per conquistarla deve tramutarsi in un credibile coatto, grazie ai consigli del fido autista (Lillo), un "coatto dentro" camuffato da gentleman per esigenze lavorative. La parte sull'istruzione "comportamentale/ verbale" dell'algido snob è la più spassosa e mostra quanto la coppia di comici sia affiatata. Nel complesso si finisce sempre a pescare nel repertorio della mitizzata commedia di un tempo, a parte la struttura a episodi (ma sono solo due), ben note sono molte gag (quella del sordo che storpia le parole è un classico, rilanciata di recente da Proietti in Un'estate al mare); le figure di Maresciallo dei Carabinieri, prete, pescivendola provengono dai tempi di Pane amore e ... Luisa Ranieri stessa è una citazione vivente di Sophia Loren, quanto a bellezza mediterranea, richiamata anche nel mestiere della Foglietta. Già sfruttato anche lo scambio di identità fra ricco e povero e il muto che mima i suoi discorsi con prevedibili equivoci. Colpi di fulmine è un'operazione romano-centrica a costi contenuti, tanto per portare sugli schermi nel periodo festivo (ma reggerà fino a Natale?) un film di pura evasione nazional-popolare, per cuori semplicissimi, dalla risata molto facile. C'è ancora un pubblico così, pronto a spendere i non pochi soldi per un biglietto? Chissà...

Giudizio

  • 4 per De Sica, 6 per Lillo e Greg
  • 5/10

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