Contagion: Contagio, etimologia: cum tangere

Di Giuliana Molteni   |   27 Febbraio 2012
Contagion: Contagio, etimologia: cum tangere
Esce in homevideo per Warner il thriller Contagion, diretto da Steven Soderbergh, non un film catastrofico né un thriller complottista, ma un ottimo esempio di cinema commerciale d’autore. Contagion è stato girato interamente in digitale  ad alta risoluzione con Red One, una scelta stilistica che caratterizza tutto il tono del film. Nel DVD l’immagine è così sempre molto pulita, senza rumore di fondo, nitida nella resa della morbida fotografia originale molto naturale. Contagion non è un film da effetti speciali, quindi l’audio in DD 5.1 è centrato sui dialoghi, con una buona resa della colonna sonora e dei rumori ambientali. Buona la traccia italiana, sempre più pulita e nitida quella originale. Peccato per gli extra, nel DVD c’è posto solamente per uno speciale, Come il virus ha cambiato il mondo, un veloce e spiritoso excursus sullo sviluppo delle epidemie (2 minuti scarsi), troppo poco. Continuiamo a dissentire dalla politica attuata da alcune case, che penalizzano pesantemente il DVD rispetto al Blu-ray. Nel caso di questo film però, anche nel supporto digitale gli extra non sono abbondantissimi, solo due altri brevi filmati.

Condensando e aggiornando i numerosi film precedenti sul tema del contagio, con il mestiere acquisito in anni di produzioni indipendenti ma anche di blockbuster come la serie Ocean’s Eleven, Soderbergh racconta la lenta, inesorabile, del tutto plausibile escalation di un virus sconosciuto e ovviamente letale, dalla trasmissione e dall’incubazione velocissima. La narrazione segue un gruppo di personaggi, coinvolti in quanto semplici cittadini o uomini delle autorità, tutti però livellati dalla possibilità del contagio, dalla necessità della sopravvivenza propria e del sistema. Non ci sono governanti particolarmente efferati o militari fascistoidi, né multinazionali più avide del dovuto o laboratori scientifici incauti, nessuno si trasforma in un morto vivente o in folle dittatore. Accade perché nel nostro fragile equilibrio può accadere, e accade come accadrebbe, nella velocità della diffusione, nella lentezza dell’individuazione, nella cautela delle ammissioni, nella goffaggine delle prime controffensive. Ad ogni personaggio è affidata una piega della narrazione, ciascuno incarna una sfumatura della reazione, dall’uomo della strada al Generale. La narrazione parte dal giorno 2, perché con un meccanismo da thriller, anche se si parla di sentimenti, solo alla fine sapremo cosa è accaduto nel giorno 1 del contagio (attenzione al primo dialogo del film). Ottimo cast corale di grandi nomi, come piace a Soderbergh.


Giudizio

  • Amuchina ringrazia
  • 7/10